Monthly Archives: Gennaio 2017

Alcuni di voi sicuramente ci darà dei polemici ma, giusto per non contraddirvi, vogliamo dire la nostra anche sul rinnovo dei finanziamenti della Legge Sabatini. Il Dr. Roberto Bartolini scrive su Il Nuovo Agricoltore: La nuova Legge di Bilancio 2017 ha stabilito di dare continuità alla Nuova Sabatini (la cui operatività si sarebbe conclusa il 31 dicembre 2016), che prevede per le micro, piccole e medie imprese – agricoltura compresa – contributi a tasso agevolato in conto interessi per l’acquisto, anche in leasing, di macchine e attrezzature nuove di fabbrica e investimenti in hardware, software e tecnologie digitali. È stato introdotto un contributo maggiorato del 30% della misura massima concedibile in caso di investimenti spiccatamente innovativi come per esempio robotica avanzata, meccatronica, banda ultralarga, eccetera. Per il 2017 è previsto un fondo di 27 milioni di euro, che sale 84 milioni di euro per il 2018. I finanziamenti sono concessi…

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Il Ministro Poletti non sta perdendo occasione per far figuracce o dar foggia della sua completa incompetenza in materia. Le ragioni di quanto scritto sono date dalle ultime vicissitudine di questi ultimi mesi sul suo operato, a guida del Ministero che dovrebbe essere il primo: quello del Lavoro (esattamente come è all’Articolo 1 della Costituzione). Firma una legge sul caporalato inutile ed iniqua, perchè non risolverà il problema ma inasprirà ulteriormente le pene senza cercare una soluzione. Un pò come se ad un alcoolizzato gli aumenti il prezzo del liquore per cercare di farlo bere di meno, ma lui lo ruba, quindi a che serve? Il Caporalato è una piaga sociale, ma se è così fiorente è perchè il lavoro in regola è troppo caro per qualsiasi agricoltore che necessita di molta manodopera nei campi. Quindi o si abbassa drasticamente il costo del lavoro, così da creare un concorrente al…

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“L’importante è gettare fumo negli occhi”. Vi confesso che questo è stato il mio primo pensiero dopo aver letto il Comunicato Stampa del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Nel corso della conferenza è stata poi presentata la nuova App Agea progettata, nell’ambito del Piano Agricoltura 2.0, per agevolare gli agricoltori nella consultazione delle informazioni e comunicazioni inerenti la propria azienda. Per la prima volta gli agricoltori potranno seguire lo stato di avanzamento della loro domanda. Con un sistema a semaforo saranno indicate nella App, scaricabile direttamente sullo smartphone, le pratiche corrette o le eventuali anomalie che gli agricoltori potranno risolvere contattando i CAA di riferimento o direttamente Agea. “I risultati di Agea – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – danno il segno di un cambio di passo nella gestione degli aiuti alle aziende. Un sostegno concreto, con risorse importanti, soprattutto per chi è stato colpito dagli eventi sismici…

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Fidarsi delle multinazionali, qualunque esse siano, è come camminare sul ghiaccio a piedi scalzi. Vi ricordate quando Lactalis aveva promesso, pochi anni fa, di trasformare il sito di Collecchio della Parmalat nel più grande punto di riferimento del latte fresco italiano? Tutte bugie, visto le ultime notizie di trasloco alla borsa di Parigi. Come si fa a fidarsi di questa Azienda francese? MILANO – Pochi giorni fa aveva deciso che il gruppo Parmalat non avrebbe più pubblicato le trimestrali. Ora potrà fare a meno anche della semestrale e del bilancio annuale. Con una operazione che – tutto sommato – era attesa dal mercato, il gruppo francese Lactalis ha annunciato prima dell’apertura dei mercati il “delisting” della società di Collecchio, togliendola così dal listino di Piazza Affari. Tramite la controllata Sofil,la società transalpina di proprietà della famiglia Besnier – già azionisti dell’87,74% di Parmalat – hanno lanciato un’Offerta pubblica di acquisto…

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Con molta calma l’azione giudiziaria contro il Re del vino italiano Zonin sta proseguendo; colui che ha fatto sprofondare negli abissi, insieme a diversi dirigenti, il maggiore Istituto veneto vive la sua dorata pensione sotto il sole siciliano ed americano. Il Sole 24 Ore ha pubblicato, in modo serio e doveroso, il vero modus operandi che la vecchia Dirigenza dell’Istituto avevano con la clientela. C’è di tutto un po’ nella richiesta dell’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della Popolare di Vicenza che il nuovo Cda ha proposto. E’ un ricco e amaro cahier de doleances di come non si gestisce un istituto di credito affondato dopo le perdite miliardarie e che ha visto andare in fumo 6 miliardi di valore azionario. Si va da quell’investimento “fittizio” da 350 milioni in fondi esteri che anziché rappresentare un mero investimento finanziario in cerca di rendimenti si è rivelata una riserva di liquidità della banca con…

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