Monthly Archives: Giugno 2017

Mesi difficili per Gianni Zonin, re del vino italiano ed ex Presidente della Banca Popolare di Vicenza, divisi tra shopping a Milano con la moglie e una vita ricoperta d’oro. Mentre gli agricoltori ed allevatori hanno perso tutti i loro sudati risparmi, il Sig. Zonin non solo si sta godendo la liquidazione erogata dall’Istituto che ha portato al fallimento, ma ha deciso di portare buona parte delle sue ricchezze in Cile. Giusto per mettere al sicuro i proventi delle truffe realizzate in decenni di presidenza. Mentre disabili e pensionati sono ridotti alla canna del gas, mentre la protezione politica e giudiziaria adempie al massimo dell’efficienza, mentre i sindacati agricoli fanno ampie pinnichelle, mentre prevale il “non so” e il “non ho visto”, Zonin trasloca sotto il sole del Cile. Mentre la sua ex banca, su cui ha governato per 20 anni, è alle prese con il secondo impervio salvataggio della…

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Diteci la verità. Quanti di voi seduti davanti all’impiegato CAA si è sentito dire che la commissione per la propria pratica PAC doveva essere pagata anticipatamente? “Sig. Rossi la nostra competenza va pagata in anticipo”, “guardi Rossi per lei faccio un’eccezione inviando la pratica adesso in Regione ma le raccomando di portarmi i soldi così da evitare un richiamo dalla sede” oppure “Signor Rossi, se lei non paga anticipatamente ho delle difficoltà a inserirla”. Vi suonano già sentite queste frasi? Coldiretti, Confagricoltura e Cia non solo chiedono al proprio associato una competenza calcolata a percentuale sul probabile premio percepito ma la chiedono anche anticipatamente. Se non fosse così come sarebbe possibile mantenere in piedi la poderosa macchina politico sindacale, ricca di privilegi e premi? Altri CAA minori, presenti nel Belpaese, non solo rifiutano la commissione anticipata ma addirittura vanno a forfait, non a percentuale. Spesso in questi CAA, meno famosi…

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Anche l’Associazione Allevatori, ente coldirettiano, rischia la chiusura. La crisi delle stalle italiane non poteva che travolgere anche l’associazione, piaccia o non piaccia. La cosa strana è l’adozione di due pesi e due misure; su Ismea e sui Consorzi Agrari l’interessamento di Coldiretti può definirsi proficuo mentre per l’Associazione Allevatori emerge un certo disinteressamento. Brutto periodo per le associazioni provinciali degli allevatori. Ad una settimana dalla decisione di aggregare nel regionale le cinque provinciali, iniziando dalle tre già commissariate, arriva la notizia di un drastico taglio delle risorse da parte del Ministero. Con una comunicazione a firma del direttore generale del Mipaaf, gli assessorati regionali all’agricoltura hanno appreso che i fondi destinati alla tutela della biodiversità e al sostegno del sistema allevatoriale passano da 22 a 7. Nessun commento da parte del presidente dell’Ama (associazione mantovana allevatori) Roberto Chizzoni, che preferisce attendere maggiori informazioni dall’Aia. Immediata invece la reazione di…

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Leggiamo il Comunicato stampa del Servizio Stampa CAI edito da Roberto Guidotti e Matteo Bernardelli, che Vi riportiamo integralmente qui sotto: “L’agricoltura di precisione e l’agricoltura conservativa richiedono investimenti minimi di 150.000 fino a 600.000 per cantieri abilitati alla raccolta con la mappatura dei terreni, la semina e la concimazione a rateo variabile. Questo significa che, per avere un differenziale positivo di 50 euro ad ettaro, la superficie dominata deve essere  di almeno 1.000 ettari l’anno, tenuto conto di un ammortamento su 6 anni”. Così ha detto il vicepresidente della Confederazione Agromeccanici e Agricoltori Italiani, Sandro Cappellini, intervenuto ieri in audizione alla Commissione Politiche agricole della Conferenza delle Regioni, insieme a Roberto Guidotti, responsabile dello staff tecnico di Cai. La richiesta avanzata alle Regioni è andata nella direzione di prevedere l’accesso ai Programmi di sviluppo rurale per i finanziamenti agli investimenti tecnologici. “Non possiamo sperare che l’innovazione passi attraverso le poche aziende agricole…

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Sicuramente vi starete domandando cosa accomuna il latte di soia, Ettore Prandini e la politica agricola italiana. Iniziamo con ordine, giusto per non dare alibi ai soliti provocatori. Pochi giorni fa, come tutti sapete, la Corte di Giustizia UE ha sentenziato che non è possibile utilizzare la dicitura “latte di soia” o “latte di riso” in quanto si può definire “latte” solo quei prodotti di origine animale, evitando in questo modo di indurre il consumatore in confusione. Dopo solo poche ore dalla sentenza, ampiamente pubblicata sui media, Ettore Prandini attuale Presidente Regione Lombardia della Coldiretti (con uno stipendio modesto di circa “soli” 325.000 euro/annuo) e candidato alla Presidenza Nazionale (con uno stipendio di “soli” 1.000.000 euro/annuo), si è attribuito il merito di questa sentenza storica, dichiarando a Il Punto Coldiretti: “Una vittoria della Coldiretti che da anni porta avanti questa battaglia contro le indicazioni scorrette e fuorvianti con l’atteso stop…

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Che si fossero creati grossi problemi per l’inserimento delle pratiche relative alle domande uniche e del Psr, l’avevamo capito nel momento in cui ci avevano comunicato la “saggia” e “felice” decisione di far inserire, ai centri di assistenza agricoli, per la campagna 2017, il 75% delle domande grafiche. Qualche cervellotico ingegnere geospaziale, ha fatto l’invenzione del secolo, utilizzando però come cavie, prima gli agricoltori e poi i responsabili e gli operatori dei CAA. Gli “scienziati” che hanno inventato questa nuova applicazione, non si sono accorti che hanno montato un motore ferrari su una vecchia e sgangherata fiat cinquecento, non hanno calcolato minimamente il fatto che un’applicazione geospaziale, montata in un vecchio sistema informatico, avrebbe rallentato se non quasi bloccato tutte le procedure di inserimento delle pratiche agricole. Quello che sta avvenendo in questi giorni è veramente drammatico, per inserire in sistema la domanda di aiuto, se tutto va bene, passano…

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Mi chiamo Giuseppe Bracone, sono di Orta Nova (Foggia) e voglio raccontare ai lettori quanto sta accadendo nelle nostre campagne. Premetto: dopo un lungo periodo della mia vita trascorsa nella città di Bologna, alle dipendenze di una grande azienda del settore dei trasporti, ottengo quel foglio di via tanto desiderato, il trasferimento nella mia terra d’origine. Felice così di impegnarmi in ciò che ha reso dignitoso il passato di molte famiglie di Capitanata. Ormai da anni, l’agricoltura foggiana è ridotta alla carità. I costi gestionali sono triplicati, mentre le vendite dei prodotti agricoli sono agli stessi livelli remunerativi di quando sono nato io, cioè nel 1984. Il settore cerealicolo risulta quello più beffeggiato; quello orticolo ormai sembra essere capeggiato dal jolly come nelle carte da gioco francesi: se hai un jolly tra le mani vinci, altrimenti devi pagare i debiti. Riguardo alla campagna orticola 2016/17, per quel che si possa…

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Di giorno fanno finta di litigare mentre di notte cenano insieme. Vi ricordate quando Don Camillo era davanti al Giudice per difendere l’On. Peppone? Ebbene questo copione cinematografico si è concretizzato anche ai giorni attuali nel settore lattiero caseario. Iniziamo con ordine. Le sindacali italiane hanno dato vita ad una operazione di falsificazione della realtà da far invidia al miglior film della Signora in Giallo. Ai giornali locali, sia in forma cartacea sia on line, raccontano, come accaduto su bergamonews.it, come i prezzi del latte corrano al rialzo, tanto da prospettare ottimi guadagni per le stalle italiane. “Questi valori non si registravano da tempo – sottolinea il presidente di Coldiretti Bergamo Alberto Brivio -. Evidentemente l’entrata in vigore, il 19 aprile scorso dell’etichetta d’origine per il latte a lunga conservazione e per i formaggi, che come Coldiretti abbiamo fortemente voluto, sta iniziando a cambiare gli assetti del mercato e il…

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Frutto vincente nella stagione calda, dissetante, rinfrescante ed ipocalorica, con abbondante apporto idrico. L’anguria o cocomero, è tra gli alimenti più dissetanti e rinfrescanti in assoluto: è costituita da oltre il 93% di acqua, con pochissime calorie (solo 16%), 3,7% di zuccheri. E’ un frutto quindi alleato nelle diete ipocaloriche, è fonte di vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio. Ha proprietà depurative, stimola la diuresi favorendo l’eliminazione delle scorie in eccesso. Essendo ricca di potassio, l’anguria è consigliata anche a chi soffre di ritenzione dei liquidi, mentre per la presenza di vitamine, sostanze antiossidanti e carotenoidi, l’anguria rientra tra i frutti utili a contrastare i radicali liberi. E’ consigliabile consumarla lontano dai pasti perché tende a rallentarne la digestione, fornisce una certa sensazione di sazietà: mentre i semi di anguria hanno blande proprietà lassative. L’anguria contiene inoltre…

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Liti furiose in Agea, Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura. La situazione informatica ed organizzativa interna sembra fuori controllo tanto che in queste ore si paventa un secondo rinvio per la presentazione delle domande PAC. Il clima tra i vari dirigenti in stile “avanti tutta ma separatamente” è accolto nella totale indifferenza del Ministro Maurizio Martina, troppo occupato sulla legge elettorale, e dalle sindacali, troppo occupate in questi giorni a fare cassa con gli UNICI. L’Italia della burocrazia riesce talmente a condizionare la realtà perchè nessuno fa il proprio dovere, lavorativamente parlando, e nessuno si assume delle responsabilità, piccole o grandi che siano. Molto probabile, vista la tempistica, che i pagamenti, anche in acconto, della PAC non saranno effettuati, come spesso accadeva, nell’anno in corso; mentre gli agricoltori e gli allevatori annegano nelle difficoltà quotidiane i dirigenti di Agea sono intenti a litigare. Come si può lavorare in queste condizioni?…

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