75.000 agricoltori caduti nella #rete dell’#usura mafiosa nel totale silenzio delle #Istituzioni

75.000 agricoltori caduti nella #rete dell’#usura mafiosa nel totale silenzio delle #Istituzioni

A volte ci sono silenzi che soffocano più di una sberla, che rimbombano più forte dell’indifferenza di molti di noi. Per tanti giornalisti, per tanti di noi operatori del settore primario, parlare di usura mafiosa e bancaria appare come cosa pericolosa, da dimenticare, da accantonare come se nulla fosse.
Noi invece di Insieme per la Terra gridiamo e grideremo con tutta la forza che abbiamo dentro di noi, un “NO” secco, senza se e senza ma.
Il TG5 delle ore 8 del 8 settembre 2016 ha dedicato un servizio giornalistico per abbattere un muro di omertà nell’informazione italiana. Numeri sconcertanti: 75.000 agricoltori colpiti da usura mafiosa, richiedenti prestiti medi di 30.000 euro. Nessun riferimento alle vittime di usura bancaria, magari per non disturbare gli Istituti di credito ed i loro dirigenti. Quando si parla di usura tutti pensiamo al Sud Italia; proprio per sconfessare questo mito il TG5 indica nella Città di Parma come il principale riferimento italiano per questo reato.
Dove sono le Istituzioni come i Prefetti locali? Come possono avere il coraggio di far finta di nulla e dormire sonni tranquilli? Nessuna manifestazione delle sindacali agricole, nessuna riunione delle autorità locali e nazionali, nulla di nulla.
Una cosa è certa, l’agricoltura italiana è rimasta sola!

Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra