Etichettatura #latte: il #Governo Renzi e #Coldiretti danno il via alla carnevalata. L’analisi del #decreto

Etichettatura #latte: il #Governo Renzi e #Coldiretti danno il via alla carnevalata. L’analisi del #decreto

Da ieri finalmente ha avuto inizio la carnevalata milanese della Coldiretti. A dare l’annuncio dettagliato e preciso è come di consueto Agricolae. Coreografia eccezionale, densa di bandiere e cappellini gialli, pagata con il sudore degli associati. Ospiti di primo livello, forti di dichiarazioni importanti ed inedite. Grande platea costituita principalmente di dipendenti e, in misura contenuta, da agricoltori.
L’accoglienza calorosa al premier, densa di fischi e di grida, è stata coperta grazie alla musica da discoteca e dalla voce dell’organizzatore che incitava ad alzare le bandiere e ad applaudire; ovviamente il filmato è stato immediatamente e misteriosamente interrotto.

Facciamo il punto ed alcune osservazioni sul decreto interministeriale sull’etichettatura del latte già firmato ed inviato a Bruxelles:

CADE OGGETTO ASSOCIATIVO COLDIRETTI: di fatto è caduto l’oggetto associativo della Coldiretti perchè il Segretario ha trasformato il sindacato in un’organizzazione politica. Gesmundo, l’uomo da almeno un milione di euro annui, che non conosce cosa vuol dire lavorare in campagna, detta vere e proprie linee politiche a quello che dovrebbe essere il maggiore sindacato italiano.
Il segretario organizzativo Vincenzo Gesmundo ha detto che voterà si al referendum, perché “noi siamo per l’Italia, amiamo l’Italia che ha bisogno di leggi fatte in tempi rapidi e di processi di semplificazione”. Poi ha aggiunto: “Renzi è un toscano Dop come Fanfani per realizzare i sogni di Coldiretti”. Fanfani fu colui che espropriò i grossi latifondi.

SOSTEGNO ALLA LOBBY INDUSTRIALE: il Governo Renzi ha sempre di fatto sostenuto la lobby industriale. Il viraggio mediatico, opportunamente predisposto, è unicamente una pura finzione. Viraggio verso la piccola imprenditoria? Assolutamente no! Si chiama terrore di perdere il referendum di ottobre; meglio promettere fondi per qualsiasi cosa mantenendo sempre in piedi l’alibi della bocciatura europea.
“Vogliamo che la grande impresa e la Gdo ha tutto da guadagnare dalla forza dei piccoli coltivatori diretti. per fare questa operazione occorre restituire orgoglio al paese”, dichiara il premier. Che aggiunge: “Mettiamo da parte le divisioni e andiamo in Europa con la forza di un paese unito. Abbiamo messo 300 milioni di euro su export, soprattutto sugli Stati Uniti. Con l’etichettatura il futuro industriale parte dai coltivatori diretti”.
“Abbiamo troppi politici in Italia”, continua. “Ho bisogno di voi per ridurre il numero dei parlamentari. Mi dovete aiutare”, prosegue il premier sopra gli applausi della platea. Poi la lista della spesa sulle cose da fare: “i fondi rotativi, sviluppo economico, fondo per i giovani agricoltori, fondo comunicazione per l’agricoltura. L’agricoltura tornerà ad essere centrale per l’economia italiana”.

LATTIERO CASEARIO ESCLUSO DAL DECRETO: sono esclusi i prodotti DOP e IGP oltre al latte fresco, praticamente la stragrande maggioranza di tutto il comparto. Rimangono per lo più il latte UHT, lo yogurt, il burro. Dimenticavo le sottilette tanto amate da McDonald’s. Giudicate voi l’importanza del decreto tanto acclamato in pompa magna.

-ESCLUSIONE DEI PRODOTTI STRANIERI: i prodotti ottenuti e confezionati all’estero ovviamente non rientrano nel decreto. Per il principio della libera circolazioni delle merci possono arrivare tranquillamente prodotti confezionati all’estero. Ricordiamo per esempio il latte austriaco a marchio Coop.

DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI CONTRAFFAZIONE: non è chiaro se nel decreto sia o meno prevista la depenalizzazione del reato penale di contraffazione a semplice sanzione amministrativa. Pressioni in tal senso, sul settore agroalimentare, vengono dal Ministro Maria Elena Boschi da diverso tempo.

STOCCAGGIO CONTEMPORANEO LATTE ITALIANO E LATTE STRANIERO: non sarà vietato lo stoccaggio contemporaneo nello stesso stabilimento tra il latte italiano e quello straniero. Permane pertanto il rischio concreto e reale del loro mescolamento.

ETICHETTATURA SOLO PER UNA PICCOLA PARTE DEL LATTIERO-CASEARIO: il decreto riguarda solo una piccola parte del comparto lattiero-caseario. Tutti gli altri settori agroalimentari sono stati esclusi per impedire tensioni con gli amici confindustriali, forti sostenitori economici delle campagne elettorali renziane.

AFFOSSATO EMENDAMENTO LEGA-M5S PER POI RIESUMARLO: il decreto del Governo non è altro che la riesumazione dell’emendamento bocciato in Senato dal PD. Prima l’emendamento, secondo l’On. Paolo Cova, era illegittimo per poi diventare incredibilmente legittimo. Continua il gioco di prestigio che ha come unico scopo quello di perdere tempo in una situazione economica particolarmente pesante.

SPERIMENTAZIONE FRANCESE: i nostri cugini francesi stanno sperimentando un decreto simile da oltre quattro anni senza particolari successi. Inutili confidare in illusioni economiche positive.

RISPOSTA EUROPEA: il decreto è una proposta; l’UE può bocciarla o stravolgerla. Visto che il convegno è stato organizzato da circa due mesi ci domandiamo perchè si sia atteso il 31 maggio per firmare il decreto. Forse perchè si teme una sonora bocciatura o ulteriore ridimensionamento del provvedimento?

La campagna elettorale per le amministrative, grazie agli amici compiacenti, si conclude a Milano, capitale economica del Belpaese, con una bella carnevalata !

Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra