#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Seconda parte

#Etichette #Alimentari, ma come si leggono? – Seconda parte

Continua il nostro articolo sulle etichette alimentari, fornendovi l’elenco delle sostanze “buone” e quelle che sarebbe meglio evitare per la salvaguardia della nostra salute.

Riprendiamo da dove ci eravamo interrotti con gli Antiossidanti:

Antiossidanti    
Antoossidanti innocui Antiossidanti da evitare
E300 Acido ascorbico E310 Gallato di propile
E301 Ascorbato di sodio E311 Gallato di d’ottile
E302 Ascorbato di calcio E312 Gallato di dodecile
E304 Palmitato di ascorbile E315 Acido eritorbico
E306 Estratto ricco in tocoferolo E316 Eritorbato di sodio
E307 Alfatocoferolo E320 Butilidrossianisolo e butilidrossitoluolo
E308 Gammatocoferolo E321 Idrossitoluene Butilato
E309 Deltatocoferolo
E322 Lecitina di soja

 

Correttori di acidità
Correttori di acidità innocui  Correttori di acidità da evitare
E325 Lattato di sodio E338 Acido fosforico (penalizza l’assimilazione di calcio)
E326 Lattato di potassio E339 Fosfato di sodio
E327 Lattato di calcio E340 Fosfato di potassio
E330 Acido citrico E341 Fosfato di calcio
E331 Citrati di sodio E350 Malati di sodio
E332 Citrati di potassio E351 Malati di potassio
E333 Citrati di calcio E352 Malati di calcio
E334 Acido tartarico E353 Acido metatartarico
E335 Tartrato di sodio E354 Tartrato di calcio
E336 Tartrato di potassio E355 Acido adipico
E337 Tartrati di sodio e potassio E356 Adipato di sodio
E375 Niacina E357 Adipato di potassio
E363 Acido succinico
E380 Citrato triammonico
E385 EDTA

 

Addensanti, emulsionanti, gelificanti, stabilizzanti
Addensanti, emulsionanti, gelificanti, stabilizzanti innocui Addensanti, emulsionanti, gelificanti, stabilizzanti da evitare 
E400 Acido alginico E450 Difosfato disodico (ammessi solo come agenti lievitanti)
E401 Alginato di sodio E451 Trifosfati (ammessi solo come agenti lievitanti)
E402 Alginato di potassio E452 Polifosfati
E403 Alginato d’ammonio
E404 Alginato di calcio
E405 Alginato di 1.2 propandiolo
E406 Agar-agar
E407 Carragenina
E410 Farina di semi di carrube
E412 Gomma di guar
E413 Gomma adragante
E414 Gomma d’acacia (gomma arabica)
E415 Gomma di xanthan
E416 Gomma di karaya
E417 Gomma di tara
E418 Gomma di gellano
E420 Sorbitolo
E421 Mannitolo
E422 Glicerolo
E431 Stearato di poliossietilene
E432 Monolaurato di poliossietilensorbitano
E433 Monooleato di poliossietilensorbitano
E434 Monopalmitato di poliossietilensorbitano
E435 Monostearato di poliossietilensorbitano
E436 Tristearato di poliossietilensorbitano
E440 Pectine
E442 Fosfati di d’ammonio
E444 Saccarosio di isobutirrato acetato
E445 Esteri della glicerina della resina del legno
E460 Cellulosa
E461 Metilcellulosa
E463 Idrossi-propil-cellulosa
E464 Idrossi-propil-meticellulosa
E465 Etilmetilcellulosa
E466 Carbossimetilcellulosa
E470a Sali di sodio, di potassio e di calcio degli acidi grassi
E470b Sali di magnesio degli acidi grassi
E471 Mono-e digliceridi degli acidi grassi
E472a Esteri acetici di mono-e digliceridi degli acidi grassi
E472b Esteri lattici di mono-e digliceridi degli acidi grassi
E472c Esteri citrici di mono-e digliceridi degli acidi grassi
E472d Esteri tartarici di mono-e digliceridi degli acidi grassi
E472e Esteri mono-e diacetitartarici di mono-e diglicerididegli acidi grassi
E472f Esteri misti acetici-tartarici di mono-e digliceridi degli acidi grassi
E473 Esteri di saccarosio degli acidi grassi
E474 Sucrogliceridi
E475 Esteri poliglicerici degli acidi grassi
E476 Poliricinoleato di poliglicerolo
E477 Esteri dell’1.2 propandiolo degli acidi grassi
E479b Prodotto di reazione dell’olio di soia ossidato termicamente con mono-e digliceridi degli acidi grassi
E481 Stearoil-2 lattilato di sodio
E482 Stearoil-2 lattilato di calcio
E483 Tartrato di stearile
E491 Monostearato di sorbitano
E492 Triestearato di sorbitano
E493 Monolaurato di sorbitano
E494 Monooleato di sorbitano
E495 Monopalmitato di sorbitano

 

Sali ed agenti lievitanti classificati
Sali ed agenti lievitanti classificati come innoqui Sali ed agenti lievitanti classificati da evitare
E500 Carbonato di potassio E512 Cloruro stannoso
E503 Carbonati d’ammonio E513 Acido solforico
E504 Carbonati di magnesio E514 Solfati di sodio
E508 Cloruro di potassio E515 Solfati di potassio
E509 Cloruro di calcio E516 Solfato di calcio
E511 Cloruro di magnesio E520 Solfato d’alluminio
E570 Acido stearico e derivati E521 Solfato di alluminio e sodio
E571 Stereato di Ammonio E522 Solfato di alluminio e potassio
E572 Stereato di Magnesio E523 Solfato di alluminio e ammonio
E450 Difosfato disodico (ammessi solo come agenti lievitanti) E524 Idrossido di sodio
E451 Trifosfati (ammessi solo come agenti lievitanti) E525 Idrossido di potassio
E526 Idrossido di calcio
E527 Idrossido d’ammonio
E528 Idrossido di magnesio
E529 Ossido di calcio
E530 Ossido di magnesio
E535 Ferrocianuro di sodio
E536 Ferrocianuro di potassio
E538 Ferrocianuro di calcio
E541 Fosfato acido di sodio e alluminio
E551 Biossido di silicio
E552 Silicato di calcio
E553a Silicato di magnesio
E553b Talco
E554 Silicato di sodio e alluminio
E555 Silicato di potassio e alluminio
E556 Silicato di calcio e alluminio
E559 Silicato di alluminio (caolino)

 

Additivi da evitare!
Esaltatori di sapidità nocivi
E620 Acido glutammico
E621 Glutammato monosodico
E622 Glutammato monopostassico
E623 Diglutammato di calcio
E624 Glutammato monoammonico
E625 Diglutammato di magnesio
E626 Acido guanilico
E627 Guanilato disodico
E628 Guanilato dipotassico
E629 Guanilato di calcio
E630 Acido inosinico
E631 Inosinato disodico
E632 Inosinato dipotassico
E633 Inosinato di calcio
E634 5′-ribonucleotidi di calcio
E635 5′-ribonucleotidi di sodio
E640 Glicina e suo sale di sodio
Dolcificanti nocivi
E952 Ciclamato e i suoi derivati

 

Ricordiamo che l’etichetta deve riportare il peso o il volume netto del prodotto. Nel caso di prodotti conservati in un liquido di governo deve essere indicato anche il peso sgocciolato.

Data di scadenza: prestiamo attenzione alla più importante indicazione “da consumarsi preferibilmente entro” che, come ben sappiamo, indica che le caratteristiche del prodotto rimarranno inalterate fino alla data indicata (ovviamente se correttamente conservato), dopodiché lo si può comunque consumare ma non se ne assicura la qualità e l’integrità.
Curiosità: non è vietato dalla legge vendere prodotti dopo questa data, anzi in Gran Bretagna ad esempio esiste un mercato dove vengono venduti i prodotti “scaduti” rimossi dagli scaffali della GDO a prezzi ribassati. Se ne è parlato molto anche durante la fortissima crisi in Grecia, dove si era di molto estesa questa pratica, per favorire i consumatori con prodotti che avevano superato la data di scadenza indicata. 

Quando leggiamo “da consumarsi entro“, si tratta della scadenza vera e propria, passata la quale il produttore non garantisce più per l’integrità del prodotto.

La data di scadenza deve essere scritta in modo chiaro e ben leggibile, cosa non sempre viene seguita purtroppo, la stampa deve essere effettuata con inchiostri indelebili e in posizione facilmente visibile dal consumatore.

Essa deve indicare:

  • il giorno, il mese e l’anno per i prodotti conservabili per meno di tre mesi (latte fresco, latticini, yogurt, ecc.);
  • solo il mese e l’anno per gli articoli conservabili per più di tre mesi ma per meno di 18;
  • solo l’anno per alimenti come i pomodori pelati o le verdure in scatola conservabili per più di 18 mesi.

L’indicazione non è invece obbligatoria per i prodotti ortofrutticoli freschi da banco, i vini, l’aceto, i superalcolici, il sale da cucina, lo zucchero e da poco, anche l’olio (vedi i nostri articoli di protesta).

Per i prodotti che necessitano di una particolare conservazione, come ad esempio i surgelati, la modalità deve essere sempre indicata, così come il loro corretto consumo (es. La dicitura “consumare previa cottura”, “scongelare prima di consumare”, etc).

Nella prossima parte, si parlerà della provenienza dei prodotti, una delle nostre lotte più feroci.
Torna alla prima parte – Continua…

Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra