#EU: #aumenti sull’IVA del #basilico

#EU: #aumenti sull’IVA del #basilico

Alcuni TG hanno riportato una novità (si, sono sarcastico), l’Italia sarà obbligata, pena la solita procedura di infrazione, ad alzare l’aliquota IVA dal 4% al 10% su Basilico, Rosmarino e Salvia destinate all’alimentazione.

Siccome preferiamo verificare sempre, abbiamo scovato questo Articolo di Legge che Vi riportiamo in parte:

Articolo 10
(Modifiche alle aliquote IVA applicabili al basilico, al rosmarino e alla salvia freschi destinati all’alimentazione. Caso EU Pilot 7292/15/TAXU)

L’articolo 10 innalza dal 4 al 10 per cento l’aliquota IVA applicabile alle cessioni di piante allo stato vegetativo di basilico, rosmarino e salvia destinate all’alimentazione.

La norma è finalizzata alla chiusura del caso EU Pilot 7292/15/TAXU, nell’ambito del quale la Commissione europea ha rilevato l’incompatibilità con l’ordinamento dell’Unione del numero 12-bis) della tabella A, parte II, allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. In base a tale disposizione, alle cessioni in questione viene applicata l’aliquota super-ridotta del 4 per cento, in violazione dell’articolo 110 della direttiva 2006/112/CE, che consente di mantenere le aliquote inferiori al 5 per cento per le sole operazioni che al 1º gennaio 1991 già godevano di tale beneficio.

La violazione è stata rilevata alla luce della circostanza che il numero 12-bis) è stato introdotto in data successiva al 1º gennaio 1991, in particolare con l’articolo 6, comma 7, lettera b), della legge 13 maggio 1999, n. 133.

Pertanto, al fine di evitare l’apertura di una procedura d’infrazione, il comma 1 dell’articolo 10 in commento abroga il numero 12-bis) della tabella A, parte II, allegata al DPR n. 633 del 1972 (lettera a)).

La lettera b) del comma 1 prevede l’integrazione del numero 38-bis) della tabella A, parte III, allegata allo stesso decreto, con la voce riguardante la cessione di basilico, rosmarino e salvia, freschi, destinati all’alimentazione, che viene conseguentemente assoggettata all’aliquota ridotta del 10 per cento.

Ma guarda te questi di Bruxelles cosa vanno a fare tutto il giorno, stanno a leggersi tutta la legislatura e le applicazioni di Legge per spulciare dove abbiamo sbagliato (notare che la legge è del 13 maggio 1999) per punirci se non le facciamo rispettare.

C’è un rovescio della medaglia: pare che questi soldi servano anche per ridurre l’aliquota di prelievo sulle vincite sui “giochi d’azzardo legalizzati” (la famose videopoker et similia) tanto cari ai Governi Europei. Così i giocatori vinceranno di più e “investiranno” maggiormente in vista di vincite maggiori, che simpatici samaritani che sono!! E noi che pensavamo che lo facevano solo per guadagnarci di più!

Chissà che forse fanno bene i dipendenti comunali assenteisti pizzicati a fare l’orto in orario lavorativo, in vista dell’ennesimo rincaro, avran ben pensato come meglio investire il tempo “libero” in questa nobile ed economica attività, che sia un caso di lungimiranza maliterpretata?

Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra