#Eurobarometro: ecco dove finiscono i #soldi che vanno all’UE

#Eurobarometro: ecco dove finiscono i #soldi che vanno all’UE

Si, si certo, lo dicono tutti, a Bruxelles hanno tutti tantissimo da fare, tanto che sono li tutto il giorno a pensare a cosa altro trovare per meglio spendere tutti i ricavi delle centinaia di “procedure di infrazione” che infliggono agli Stati membri di questa Unione (Finanziaria) Europea. Oltre a pagare gli stipendi extralusso dei dipendenti, trovano anche il modo di farsi fare un bell’oggettino su internet con un potentissimo motore di statistica, con raccolta dati proveniente da qualche bel repository Big-Data.
Si, so già che state pensando “Ma Cappuccio in che lingua parla? Cos’è sta roba?” Scusatemi mi sono lasciato prendere da qualche termine tecnico del mio quotidiano, ma che vado a spiegarvi in estrema sintesi.

In pratica, oggi ero incuriosito dall’articolo di Agricolae del 07/01/2016 che parla dell’ennesima statistica Europeista ed utopistica, che spiega quanto sia bello l’agroalimentare e dalla incredibile fiducia che l’intera Comunità ripone in essa (e poi vanno tutti a fare la spesa in una delle tante sedi della prima aderente alla GDO sotto casa, senza sapere cosa stanno comprando e da dove venga). Ma dove li tirano fuori tutti sti sondaggi? Ma possibile che sono una fonte di cotanti dati, ma quante agenzie di statistica lavorano (e fatturano) per l’UE?

Nemmeno una!!
Ma come nemmeno una!?!?!?! E’ impossibile! E l’articolo di Agricolae che racconta dell’ennesima trionfale galoppata agricola europea, chi se l’è inventata?

Siccome sono curioso, vado a cercare cos’è l’Eurobarometro (citato come fonte della statistica) e scopro che si tratta di un sito internet istituzionale. Dopo un paio di test e un pò di risultati mi rendo conto che hanno inventato la macchina perfetta per il politicante di turno. Anche io posso proclamare qual si voglia dato, con questo coso infernale!
Basta inserire un pò di dati nei campi e scegliere l’incrocio con i bellissimi menù a tendina correlati ai dati scelti ed otterrai la tua paginetta graficata e colorata, con i tuoi dati che puoi sventolare sul tuo sito (ovviamente “responsive”) ed il tutto è pure gratis!! Cosa vuoi di più?

Gratis? Nel senso che non si paga nulla per utilizzarlo (provate pure, è li apposta), ma qualcuno l’avrà pagato, no?

Certo! Noi!!!! Avete idea di quanto costi un sito del genere? Dell’infrastruttura che è stata creata “sotto” a quel sito per permettervi in un attimo di avere una statistica con così tanti dati incrociati secondo le vostre esigenze, in grado di coprire un bacino di utenza di milioni di persone, tradotto in tutte le lingue europee?
Se l’infrastruttura non è di proprietà dell’EU (cosa tra l’altro ben possibile) è in affitto e chi ha messo su un aggeggio del genere deve averci messo un sacco di soldi tra sviluppo software e hardware, i costi non saranno in nessuno dei due casi, modesti. Visti i tempi di risposta, presumo non abbiano badato a spese (figurati), anche se non penso che siano in molti ad usarlo; secondo me lo usano solo quelli che poi fanno i propri proclami politici di cui sopra.

E come sempre mi ritrovo a ribadire sempre le stesse cose, a ripetermi sempre, Mauro sei il solito (polemico) disco rotto… però si tratta dell’ennesimo spreco di denaro pubblico, che in un momento di estrema crisi come questo, quando si “cazzia” una nazione perchè chiede la flessibilità per far fronte ai problemi che qualcuno oltre oceano ha creato, per innalzare la sicurezza, per pagare le aziende che ancora dopo anni non vedono un euro su ciò che hanno fatturato allo Stato (che però esige le tasse, tutte e subito), loro si permettono di buttare i milioni così, il palazzo di vetro dello spreco di Bruxelles è un faro nella notte di chi cerca soldi facili, in qualsiasi forma vengano presi.

Se qualcuno, anche polemicamente vuole spiegarci a cosa è servito tutto questo, siamo pronti ad ascoltarvi tutti, uno ad uno. Io quello che vedo è solo una grande giostra finanziaria nelle mani dei soliti poteri forti, padroni delle banche private che formano la BCE di Draghi, un bel pozzo dove buttare la vostra monetina dei desideri di qualcun altro.

Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra