Gli oppositori al #TTIP sono ottusi

Gli oppositori al #TTIP sono ottusi

Egregio Dott. Giorgio Barba Navaretti,

Prendo l’occasione del suo articolo del 31 agosto su Il Sole 24 Ore, a titolo “Sul trattato transatlantico (TTIP) troppi calcoli elettorali“, per sottolineare certo come sia in Germania sia in Francia avviate alle prossime elezioni ciò possa essere vero, ma ci sarebbe certamente un valido motivo.

Le conclusioni a cui lei giunge “Fa onore alla Commissione Europea procedere con il negoziato e al Governo italiano stare lontano da posizioni così ottuse“. Riferendosi alle dichiarazioni del Ministro tedesco dell’Economia, Sigmar Gabriel, che attesta: “I negoziati con gli USA sono falliti perchè noi europei non abbiamo voluto sottometterci alle richieste americane. Sulla stessa linea il Ministro al Commercio Estero francese, Matthias Fekl“, sembrano prive dei contenuti necessari per confermarle.
Due possono essere le possibilità, o non ha mai letto nulla del Trattato TTIP, oppure è solo propaganda in favore degli USA e delle Multinazionali che l’hanno stilato.

E ancora:
Per quanto ottuse, le posizioni anti-accordo prevarranno…“.

Desidero premettere che la popolazione ha ben compreso fin dove volesse arrivare tale accordo. Se il WTO dal 2001, ha causato in Italia la chiusura di 600.000 aziende e di 270.000 imprese agricole, ebbene il TTIP con la privatizzazione di ospedali, ferrovie, scuole, poste etc. darebbe la spallata finale.

E’ stato lo stesso Junker, nella presentazione dell’accordo al Parlamento Europeo, ad attestare che alla firma del trattato, nella UE si perderebbero subito 1.200.000 posti di lavoro.
Per non parlare del resto.

Sono sorpreso che tanta energia sia utilizzata da parte sua per denigrare la popolazione contraria al trattato, popolazione che ne ha ben compreso le conseguenze nefaste per la società. Le ritorno il complimento che ha elargito a tali oppositori/trici, poichè non lo posso accettare.

Possiamo concordare inoltre con ciò che afferma Maurizio Giustinicchi (su ScenariEconomici.it) nel suo articolo dal titolo “Democratici e intellettuali, da sempre, all’origine delle crisi economiche e dei fallimenti statali“.

Speriamo che la gente butti alle ortiche chi rema contro gli interessi e il benessere generale.
Ci stiamo stufando…

Tarcisio Bonotto
Presidente Istituto di Ricerca Prout