Gozzoli: le mani sporche dei Sindacati sulla Biodiversità

Gozzoli: le mani sporche dei Sindacati sulla Biodiversità

Nel totale silenzio dei mezzi di comunicazione sia dei mass media sia dei noti Sindacati italiani i politici romani stanno portando avanti la discussione della legge sulla Biodiversità.
Quello che sta accadendo non solo è inimmaginabile per qualunque cittadino ma per noi operatori del primario supera abbondantemente l’indecenza.
Cosa sta succedendo? Vi racconteremo i fatti grazie alle parole dell’intervento del Sen. Luigi Gaetti in Commissione Agricoltura al disegno di legge recante disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare (AS 1728).
… premesso che:
a fronte di una situazione di complessiva tenuta del settore agricolo in Italia, i piccoli produttori agricoli ed i piccoli trasformatori vivono una situazione assai difficile;
spesso schiacciati tra la tirannia della grande distribuzione e l’indifferenza delle istituzioni, trovano uno sbocco alla loro crisi solo grazie al rapporto diretto con i consumatori, attraverso gruppi di acquisto e mercati di filiera corta autogestiti;
l’agricoltura familiare dei piccoli produttori e le lavorazioni degli artigiani del cibo di qualità non appaiono a tutt’oggi adeguatamente sostenute dalle istituzioni;
si tratta di aziende il cui reddito dipende principalmente dalla vendita dei prodotti e non dai trasferimenti pubblici. Proprio per questo i soggetti del settore pubblico dovrebbero sostenere queste aziende almeno in questo grave momento di crisi in cui molti piccoli produttori rischiano di perdere tutto;
appare necessario adottare al più presto, concrete e circostanziate iniziative con l’obiettivo di contenere gli effetti della crisi che ha investito i piccoli produttori agricoli;
impegna il Governo:
a porre in essere appositi strumenti normativi e finanziari al fine di pervenire alla costituzione di un fondo di solidarietà e di un sistema di regole di salvaguardia a favore dei piccoli produttori agricoli che rischiano di perdere i propri beni aziendali nell’ambito delle procedure esecutive e per la concessione di strumenti di sostegno economico per il mantenimento della strumentazione strettamente necessaria allo svolgimento dell’attività produttiva.
Prosegue l’affondo del Sen. Gaetti che chiede di fermare l’avanzata degli OGM entrati, con il silenzio-assenso dei Sindacati, in particolare di Confagricoltura, come patrimonio da tutelare nella biodiversità italiana “6-bis. Gli organismi geneticamente modificati non costituiscono materiale da tutelare e da inserire nel sistema nazionale di tutela e di valorizzazione.» Sinceramente viene spontaneo domandarsi perchè le Associazioni ambientalistiche ed i vari Comitati OGM non abbiano valutato tale aspetto o, come crediamo, abbiano fatto finta di non vedere come se fossero completamente sotto anestesia. Come si fa per es. considerare il DNA del mais modificato con geni di uno scarafaggio come patrimonio da salvare?
Pensate che questa legislazione fantasiosa sia terminata? No di certo! Il Sen. Gaetti ha posto in evidenza con il suo intervento l’incredibile articolo che permette alla razza Frisona (propriamente olandese) tutelata dall’Associazione Italiana Allevatori (vedi Coldiretti e C.) di essere considerata come biodiversità. “Art. 3 comma 4, sopprimere le seguenti parole: «ovvero dai libri genealogici e dai registri anagrafici di cui alla legge 15 gennaio 1991, n. 30, e al decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 529»”
Lapidario è il commento del Presidente di Insieme per la Terra Dr. Nicola Gozzoli: “è sconvolgente sapere che le mani sporche dei Sindacati e la sudditanza politica permettano di massacrare la Biodiversità italiana che invece di essere tutelata e difesa dall’aggressività dagli interessi economici di parte si veda saccheggiata e derubata della sua identità. L’assalto agli ingenti fondi collegati da parte delle forze sindacali è assolutamente incontestabile e degno di ogni disprezzo. La Biodiversità è e dovrà essere un patrimonio costituzionalmente riconosciuto così da impedire l’assalto del furbo di turno“.
Come non condividere?

Mauro Cappuccio
Segretario Generale Insieme per la Terra