Il TTIP e i cento pericolosi produttori e distributori di #integratori alimentari

Il TTIP e i cento pericolosi produttori e distributori di #integratori alimentari

Cosa succederebbe se fosse già in vigore il TTIP? Viene sinceramente da porsi questa domanda nel leggere certe notizie che vengono dagli USA. Il sistema italiano di controlli preventivi su tutti i prodotti alimentari, dall’allevamento alla coltivazione, dalla lavorazione al prodotto finito, è il più efficiente, articolato ed impegnativo d’Europa. Come possiamo constatare dall’articolo apparso su Il Fatto Quotidiano possiamo constatare che di tutt’altro genere è il sistema dei controlli preventivi realizzati negli USA, dove vengono realizzati prevalentemente controlli a posteriori.

Dopo un’indagine durata un anno, il Dipartimento della Giustizia statunitense e sei agenzie federali hanno avviato cause civili e penali contro oltre cento produttori e distributori di integratori alimentari potenzialmente pericolosi, perché contengono ingredienti diversi da quelli indicati in etichetta o riportano indicazioni salutiste o per il trattamento di malattie, non supportate da adeguate prove scientifiche.
Undici capi d’accusa sono stati contestati alla società texana USPlabs. L’azienda è stata accusata di importare e utilizzare nei suoi integratori per sportivi Jack3d e OxyElite Pro ingredienti provenienti dalla Cina con falsi certificati d’analisi e false etichettature, mentendo sull’origine e la natura di questi ingredienti. Ai grossisti e ai rivenditori UPSlabs diceva di utilizzare estratti vegetali naturali, mentre i prodotti contenevano uno stimolante sintetico proveniente da una fabbrica chimica cinese. L’integratore OxyElite Pro, noto come “mangia grassi”, era già stato oggetto di un ritiro dal mercato nel 2013, dopo che la Food and Drug Administration (FDA) l’aveva collegato a decine di casi di epatite.
Un’altra compagnia, la Bethel Nutritional Consulting, è accusata di aver utilizzato principi attivi farmaceutici non autorizzati e potenzialmente pericolosi, come la sibutramina e il lorcaresin. La sibutramina è il principio attivo di Meridia, un farmaco per il trattamento dell’obesità, autorizzato dalla FDA nel 1997 su prescrizione medica e ritirato dal mercato nel 2010, a causa dei gravi rischi cardiovascolari, tra cui infarto e ictus. Il lorcaresin è il principio attivo del Belviq, un farmaco per il trattamento a lungo termine del sovrappeso e dell’obesità negli adulti, approvato dalla FDA nel 2012 previa prescrizione medica, che può causare gravi disturbi, tra cui l’intossicazione da serotonina, disturbi dell’attenzione e della memoria.

Forse sarebbe bene fare tesoro dell’esperienza e dell’evidenze fatte onde prevenire gravi ripercussioni su noi consumatori. Molta attenzione va quindi posta a tutti i prodotti venduti on line; l’unico parametro da valutare non deve essere il prezzo ma la qualità del prodotto oggetto dell’acquisto.

Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra