#Latte, Fava vuole riprendere la trattativa sul #prezzo

#Latte, Fava vuole riprendere la trattativa sul #prezzo

Le redini del tavolo sul prezzo del latte? Tutto a Milano, parola dell’Assessore Regionale Gianni Fava.
Dopo la lettera del Presidente di Insieme per la Terra Dr. Nicola Gozzoli pubblicata ieri mattina, il numero uno dell’agricoltura lombarda rompe il silenzio “romano” per difendere tutti gli allevamenti lombardi ed italiani.

(Lnews – Milano, 10 mag) “Si torni a negoziare partendo dal percorso interrotto il 25 luglio scorso. Pensare di risolvere il problema a Roma è sbagliato, serve riportare il tavolo a Milano. Anche gli industriali sono interessati a una tregua sul tema. Ma non possiamo raccontarle a chi produce, servono risposte immediate, visto che non abbiamo strumenti normativi di tutela. Il ministro ha fallito, basta guardarsi attorno, i fatti lo dicono”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura Gianni Fava, che ieri sera è intervenuto al convegno sulle problematiche del comparto lattiero organizzato nell’ambito della Fiera di Borghetto Lodigiano (Lodi). Appuntamento molto partecipato, al quale sono intervenuti, tra gli altri, Ettore Prandini, presidente Coldiretti Lombardia, Antonio Boselli, presidente Confagricoltura Lombardia, oltre a diversi rappresentanti degli allevatori e dei produttori, e parlamentari del territorio.

ACCORDO QUADRO – “Servono soluzioni immediate e risorse per il comparto, ma dobbiamo stabilire come vogliamo spenderle – ha detto Fava – . Se, tuttavia, non si decide che vanno date a chi produce in questo paese, cercando di ricostruire un patto serio con l’industria, è necessario tornare a discutere dove si può decidere. Quando gli industriali al tavolo venivano ed eravamo a un soffio dal chiudere , ha poi vinto la politica, con l’aiuto del mondo agricolo. Serve lungimiranza, se si torna a negoziare si può ottenere qualcosa in tempi rapidi. Ma non il centesimo, piuttosto un accordo generale quadro che dica quanto latte può essere ritirato”.

INDICIZZAZIONE, NON C’E’ ALTERNATIVA – Perché “non c’è alternativa a una indicizzazione sul valore del venduto – ha ribadito nuovamente Fava – . Già scontiamo i costi di un sistema inefficiente: o si fa una pianificazione seria, si individua qualche modalità di conversione, ad esempio al biologico, o si va alla ricerca di fette di mercato particolari. Occorre una negoziazione vera che porti a casa un risultato di mediazione, che serva. Altrimenti salta un sistema sociale, ci sono persone oggi senza prospettive. Lo ripeto da mesi, sono pronto a ripartire da dove eravamo rimasti un anno fa”.

MOZIONE IN CONSIGLIO – Oggi, in consiglio regionale, è stata approvata all’unanimità una mozione, che chiede alla Giunta di continuare a sostenere iniziative di tutela per la zootecnia lombarda, in particolare attraverso forme di etichettatura del latte e dei prodotti derivati, insieme a meccanismi di indicizzazione del prezzo per migliorare la fase di contrattazione tra le parti e di individuare risorse economiche da destinare a interventi straordinari che dovranno essere orientati al settore della produzione di latte di qualità, caratteristico della produzione lombarda, e alla zootecnia in generale. (Lnews)

Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra