USA indebitata fino al midollo ed il TTIP è il nostro regalo

USA indebitata fino al midollo ed il TTIP è il nostro regalo

Già altri articoli ho iniziato con questa frase “A pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca” che guarda caso è citata da uno che la sapeva lunga: Giulio Andreotti.

Anche stavolta ci troviamo a dover leggere tra le righe di questo interessantissimo articolo Il capitalismo si morde la coda, anzi se la divora sul Blog di Maurizio Blondet e non posso fare a meno di pensare che la nostra cara (in ogni senso) Unione Europea abbia, in modo così scendilettistico, approvato l’odiato TTIP proprio per dare un pò di ossigeno ad un mercato, quello statunitense, oramai al collasso, stretto nella morsa del debito pubblico, diventato praticamente insostenibile e l’indebitamento delle aziende sostenuto a spron battuto dalla FED. La stessa ha lasciato che le Banche elargissero dollari a tassi vicini allo zero, con troppa leggerezza e poca lungimiranza. Questo incontrollato accesso al credito da parte delle aziende, ha fatto si che si creasse un cappio attorno al collo della FED stessa che è impossibilitata a rialzare i tassi per non far fallire le aziende che, non avendo sufficienti introiti per effetto del mercato stagnante, non potrebbero pagare gli interessi e quindi, per effetto domino, anche le Banche stesse rischierebbero di non rientrare dei capitali elargiti portandole alla bancarotta che dovrebbe pagare nuovamente la FED e quindi lo Stato.

Un boomerang che potrebbe far precipitare nel default (stavolta, quello vero) l’intero sistema americano, con immaginabili ripercussioni globali, questa bolla finanziaria oramai ha raggiunto cifre difficilmente immaginabili da noi comuni mortali (si parla di 80 trilioni di dollari), tanto da far tremare i polsi ai grandi gruppi bancari, guidati dagli eletti che guidano l’economia mondiale. E’ talmente grossa da essere troppo anche per loro, anche se viene da pensare che, sicuramente cadranno in piedi in caso succedesse il peggio.

Tornando quindi a noi, mi viene facile pensare che questo TTIP così rapidamente nato, cresciuto ed approvato così in silenzio, senza che UN SOLO MEDIA ITALIANO NE PARLASSE, se ne è avuto riscontro SOLO su internet, i tedeschi hanno manifestato già 3 volte a Berlino (riporto solo un articolo per farne un esempio: http://www.msn.com/it-it/notizie/video/berlino-250mila-persone-alla-protesta-anti-ttip/vp-AAfjnkc), ma in Italia non se ne è nemmeno parlato!!

Perchè è stato fatto? Non avevamo veramente bisogno di questo se ci pensiamo, alla fine i rapporti tra UE e USA sono sempre stati buoni (e convenienti), perchè questo accordo così distruttivo unilateralmente?
Si perchè è l’UE che subirà i danni di questo accordo, gli USA saranno liberi di importare ogni prodotto OGM, ogni azienda USA potrà liberamente fare una sede in UE senza troppi controlli, cambiare le regole del nostro mercato oramai centenario ed altro ancora. Davvero serviva all’UE (ed agli stati membri) tutto questo? A voi qualcuno ha chiesto se eravate d’accordo? Perchè il TTIP è stato secretato nei contenuti fino alla sua approvazione? Cosa ci sarà mai di così segreto che non possiamo sapere se non DOPO la sua approvazione???

Ma come è possibile? Come mai nessuno ne parla in Italia? E’ davvero possibile che, siamo così ubriachi da non accorgerci di cosa sta per rovesciarcisi addosso? Avete mai letto quali effetti porterà il TTIP alla nostra economia? I nostri sudati (e profumatamente pagati) marchi di qualità come il DOP, DOC, IGP e compagnia cantante, andranno tutti in discarica!!!!!!
Documentatevi, leggete in giro, leggete questo articolo scritto per noi da Istituto di Ricerca Prout, nostri amici in questa lotta impari: Lo chiamano TTIP: trattato di libero scambio USA UE 

Ancora una volta, l’agroalimentare è strumentalizzato, l’eccellenza dei nostri prodotti deve essere appiattita in luogo di una globalizzazione su larga scala, per il favore dei potenti. Vi assicuro che proveremo ogni via ed ogni strada, busseremo a tutte le porte e chiederemo agli opinionisti di dirci cosa ne pensano e sopratutto di parlarne in Televisione, qualcuno dovrà darci delle risposte!

Noi non aspetteremo, non stavolta!

Mauro Cappuccio
Segretario Generale
Insieme per la Terra