Il nostro Statuto

FONDAZIONE INSIEME PER LA TERRA

STATUTO

 

ARTICOLO 1: COSTITUZIONE – SEDE – DELEGAZIONI

È costituita una Fondazione denominata “FONDAZIONE DI PARTECIPAZIONE INSIEME PER LA TERRA”, in breve “FONDAZIONE INSIEME PER LA TERRA” con sede nel Comune di Bagnolo San Vito (MN); sarà compito del Consiglio Direttivo definire il recapito. Essa potrà far uso della denominazione in lingua inglese “INSIEME PER LA TERRA FOUNDATION”. La Fondazione risponde ai principi ed allo schema giuridico della Fondazione di Partecipazione, nell’ambito del più vasto genere di Fondazioni disciplinato dal codice civile e leggi collegate. Le finalità della Fondazione si esplicano in ambito nazionale ed internazionale. Delegazioni ed uffici potranno essere costituiti sia in Italia che all’Estero onde svolgere in via accessoria e strumentale rispetto alle finalità della Fondazione, attività di promozione nonché di sviluppo ed incremento della necessaria rete di relazioni nazionali ed internazionali di supporto alla Fondazione stessa.

È vietato il trasferimento della sede legale e fiscale fuori dall’Italia.

 

ARTICOLO 2: SCOPI

La Fondazione ha come scopi:

2.1 difendere, tutelare e rilanciare il “Made in Italy” agricolo ed agroalimentare, nei modi ritenuti più idonei ed opportuni;

2.2 incentivare la costituzione di un sistema di qualità dei prodotti agro-alimentari italiani immediatamente trasferibile al territorio nel suo complesso e basato su comportamenti virtuosi degli operatori agricoli, dei consumatori singoli e organizzati e di ogni altra eventuale figura coinvolta nella filiera del settore;

2.3 promuovere e diffondere, in Italia e all’estero, l’educazione agro-alimentare intesa come educazione a una corretta alimentazione nella sua accezione più ampia che, oltre agli aspetti fisiologici, coinvolge quelli di cultura, socialità, tradizione, territorialità, sostenibilità ed etica che nel loro insieme contribuiscono a creare un sano rapporto con il cibo e il mondo produttivo.

2.4 promuovere attività di ricerca e di divulgazione in ambito scientifico ed educativo, in relazione agli obiettivi, ai contenuti, alle metodologie e agli strumenti dell’educazione agricola ed agroalimentare anche attraverso relazioni e collaborazioni con operatori economici, professionali e soggetti Istituzionali.

La Fondazione non ha scopo di lucro e non può distribuire utili.

 

ARTICOLO 3: ATTIVITÀ STRUMENTALI, ACCESSORIE E DIRETTAMENTE CONNESSE

Per il raggiungimento delle finalità istituzionali e di tutte quelle a esse strumentali, conseguenti e comunque connesse, la Fondazione può intraprendere le seguenti attività:

3.1. Attività relazionali.  Promuovere rapporti con i soggetti a vario titolo coinvolti per condividere gli scopi della Fondazione in tutte le sedi opportune e con tutti gli strumenti di comunicazione disponibili.

3.2. Attività professionali.  Supporto e consulenza per Enti Pubblici e privati per la diffusione di una cultura agroalimentare sostenibile per una corretta educazione alimentare e nutrizionale.  Partecipare ad attività informative, di orientamento e di formazione, a ogni livello, che favoriscano la crescita di una cultura secondo i principi della Fondazione.  Partecipare a gruppi di lavoro nell’ambito di attività di consulenza, ideazione, progettazione, programmazione, gestione, informazione, comunicazione, promozione, divulgazione, educazione, formazione, ricerche di mercato e sondaggi di opinione, riferiti a prodotti, materiali, strumenti, servizi e ricerca finalizzati allo sviluppo della cultura del benessere, del cibo, della sana ed equilibrata alimentazione in relazione ad una agricoltura sostenibile.

3.3. Attività progettuali.

3.3.1. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di attività agricole, di allevamento, di pesca, agroalimentari ed agroindustriali sul territorio nazionale.

3.3.2. Produzione e valorizzazione delle produzioni agricole ed agroalimentari italiane, di qualità, diffuse e di nicchia.

3.3.3. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, nel settore primario, di una filiera corta strutturata, così da poter avvicinare il produttore al consumatore.

3.3.4. Promuovere e sostenere la produzione agricola biologica e naturale oltre alla valorizzazione e diffusione dei prodotti agroalimentari realizzati secondo i metodi di agricoltura biologica e naturale.

3.3.5. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti di agricoltura sociale oltre alla realizzazione di attività ed assistenza a persone con disabilità di qualsiasi grado e genere.

3.3.6. Ideazione, progettazione, realizzazione di un sistema di qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari che valorizzi le tipicità del territorio, l’eccellenza qualitativa ed organolettica, i valori etici e sociali.

3.3.7. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di attività che promuovono la multifunzionalità in agricoltura.

3.3.8. Tutela e valorizzazione della ruralità italiana, intesa come tradizioni, come storicità, come cultura, come modo di vivere, anche come patrimonio edilizio.

3.3.9. Tutela e valorizzazione della pesca professionale e di quella sportiva – ricreativa.

3.3.10. Ideazione e realizzazione di qualsiasi tipo di pubblicazioni. 

3.3.11. Ideazione, creazione, organizzazione, promozione, gestione di eventi quali: gemellaggi, visite culturali enogastronomiche territoriali, fiere, convegni, tavole rotonde, congressi, conferenze, dibattiti, meeting, manifestazioni pubbliche, artistiche e culturali, spettacoli e laboratori informativi e didattici, mostre ed esposizioni, ricevimenti, concorsi e rappresentazioni teatrali, attività cinematografiche, corsi di aggiornamento.  

3.3.12. Ideazione, progettazione, sviluppo e gestione di software e piattaforme per l’e-learning per la formazione, anche a distanza, e per l’e-commerce agricolo ed agroalimentare.

3.3.13. Ideazione, progettazione, realizzazione, promozione, di reti d’impresa.

3.3.14. Consulenza a imprese e a enti pubblici e privati sulla produzione, trasformazione, commercializzazione, nonché cultura e comunicazione relativa alla sostenibilità economica, ambientale e socio-culturale legata al cibo e all’alimentazione.

3.3.15. Ricerche di mercato e sondaggi di opinione.

3.3.16. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, di qualsiasi iniziativa legata alla nutrizione umana, animale e vegetale. 

3.3.17. Promuovere ricerche scientifiche in campo agricolo, alimentare, agroalimentare, nutrizionale ed enogastronomico con Enti pubblici e privati, nell’ambito della produzione, della sorveglianza alimentare e nutrizionale nonché nell’ambito della promozione della salute e della sostenibilità. 

3.3.18. Promuovere ed organizzare programmi di cultura alimentare e sensoriale per una più diffusa conoscenza delle radici storiche, delle caratteristiche qualitative ed organolettiche, e dei processi produttivi in tutti i settori merceologici.

3.3.19. Promuovere la conoscenza e la fruizione dei prodotti del territorio, anche attraverso l’organizzazione di iniziative di turismo enogastronomico, turismo rurale, turismo naturalistico.

3.3.20.  Erogare borse di studio, premi, contributi. Assegnazione di riconoscimenti per iniziative ad alto valore sociale.

3.3.21. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di Gruppi di Acquisto Solidale (GAS).

3.3.22. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti a tutela dei diritti, delle condizioni di vita e della salute del consumatore.

3.3.23. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti atti alla riqualificazione di beni pubblici inutilizzati e di beni confiscati alla criminalità organizzata.

3.3.24. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti atti a cedere e somministrare gratuitamente alimenti a persone svantaggiate.

3.3.25. Promozione e realizzazione in Italia di interventi umanitari in favore di popolazioni colpite da calamità o altri eventi straordinari.

3.3.26. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente ed all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali.

3.3.27. Promuovere la cultura ecologica.

3.3.28. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti agronomici, agrotecnici, di estimo agrario, in Italia e all’estero.

3.3.29. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di lavori atti alla riscoperta, alla tutela, al sostegno, al rilancio della biodiversità italiana.

3.3.30. Ideazione, progettazione, realizzazione, conduzione di progetti legati al mondo artistico e musicale visti come espressione della biodiversità.

3.3.31. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di agriturismi, di Bed & Breakfast (B&B), di agrinido, di attività di accoglienza legate al settore primario.

3.3.32. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di denominazioni comunali di origine (DECO).

3.3.33. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti innovativi nel campo del risparmio energetico.

3.3.34. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti innovativi nel campo delle energie alternative e rinnovabili.

3.3.35. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti legati all’influenza della corretta e cattiva alimentazione sulla salute e sulla spesa sanitaria.

3.3.36. Promuovere la raccolta di fondi in denaro da destinare agli scopi istituzionali della Fondazione.

3.3.37. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti legati all’inclusione giovanile ovvero di progetti legati alla riscoperta e valorizzazione dei valori etici tipici del settore primario.

3.3.38. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti legati al mondo sportivo, dilettantistico e professionale, visto come espressione della buona, sana e corretta alimentazione.

3.3.39. Valorizzazione della dieta mediterranea.

3.3.40. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti legati alla riscoperta della tradizione rurale cattolica italiana.

3.3.41. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti legati alla famiglia intesa come nucleo fondamentale e portante del settore primario.

3.3.42. Tutela e valorizzazione del patrimonio boschivo italiano.

3.3.43. Tutela e valorizzazione del patrimonio erboristico italiano.

3.3.44. Tutela e valorizzazione del patrimonio micologico.

3.3.45. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di musei agricoli ed agroalimentari nonché quelli culturali.

3.3.46. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti atti al recupero e valorizzazione di tutti gli usi e delle consuetudini agrarie locali.

3.3.47. Esercizio dell’attività agricola di cui all’art. 2135 del c.c. nei settori della zootecnia, viticoltura, selvicoltura, coltivazione arboree ed erbacee.

3.3.48. Tutela dell’ambiente e dell’ecosistema.

3.3.49. Tutela e valorizzazione del patrimonio zootecnico nonché un recupero ed una valorizzazione delle razze autoctone.

3.3.50. Tutela e valorizzazione del patrimonio vegetale nonché un recupero ed una valorizzazione delle varietà autoctone.

3.3.51. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti sociali a sostegno della Comunità.

3.3.52. Ideazione, progettazione, realizzazione, partecipazione, conduzione, di progetti che, partendo da una corretta alimentazione, promuovono attraverso l’attività fisica stili di vita sani ed equilibrati.

Tutto ciò introducendo, quando possibile, elementi di innovazione metodologica e organizzativa, atti a raggiungere nel modo più efficace ed efficiente gli scopi prefissi. La Fondazione può avvalersi di professionisti, istituire apposite Commissioni, nazionali e/o internazionali, e ogni altro organismo che si reputi necessario per le attività della Fondazione, stabilendone mansioni ed eventuali compensi, sempre allo scopo di raggiungere i fini stabiliti. I professionisti e i membri di queste Commissioni saranno nominati dal Consiglio Direttivo.

Per il raggiungimento dei suoi scopi la Fondazione potrà tra l’altro:

3.3.a. Stipulare, come da Regolamento di Gestione del Patrimonio della Fondazione, ogni opportuno atto o contratto, anche per il finanziamento delle operazioni deliberate, tra cui, senza l’esclusione di altri, l’assunzione di mutui, a breve o a lungo termine, l’acquisto, in proprietà od in diritto di superficie, di beni mobili ed immobili, la stipula di convenzioni di qualsiasi genere, anche trascrivibili nei pubblici registri, con Enti Pubblici o Privati, che siano considerate opportune ed utili per il raggiungimento degli scopi della Fondazione;

3.3.b. amministrare e gestire i beni di cui sia proprietaria, locatrice, comodataria o comunque posseduti;

3.3.c. stipulare convenzioni per l’affidamento in gestione di parte delle attività;

3.3.d. partecipare a fondazioni, ad associazioni, enti ed istituzioni, pubbliche e private, la cui attività sia rivolta, direttamente od indirettamente, al perseguimento degli scopi della Fondazione; la Fondazione potrà, ove lo ritenga opportuno, concorrere anche alla costituzione degli organismi anzidetti;

3.3.e. costituire, ovvero concorrere alla costituzione, sempre in via accessoria e strumentale, diretta od indiretta, al perseguimento degli scopi istituzionali, di società di persone e/o capitali, nonché partecipare a società del medesimo tipo;

3.3.f. svolgere, in via accessoria e strumentale al perseguimento dei fini istituzionali, attività di commercializzazione;

3.3.g. svolgere ogni attività economica, gestionale, produttiva, di consulenza e qualsiasi altra attività idonea e/o di supporto al perseguimento degli scopi della Fondazione.

La Fondazione di Partecipazione potrà dotarsi di una struttura organizzativa in grado di interpretare i fabbisogni del territorio e di gestire con efficacia ed efficienza i relativi finanziamenti pubblici e/o privati destinati alle finalità e agli scopi per i quali la stessa è stata istituita. A tal fine, la Fondazione di Partecipazione si potrà dotare di personale dipendente, o ricorrere ad apposite collaborazioni o prestazioni professionali individuali. Per tali finalità, il Presidente del Consiglio Direttivo, se riterrà, potrà anche nominare un responsabile che provvederà ad assumere e gestire il personale dipendente della Fondazione, nei limiti stabiliti per la dotazione organica e per il fabbisogno del personale, nonché all’adozione di tutte le disposizioni o misure riguardanti lo stato giuridico ed economico, la disciplina, la cessazione del rapporto di lavoro, la sottoscrizione dei contratti collettivi e/o individuali di lavoro e dei contratti di prestazione d’opera, anche professionale.

La Fondazione potrà anche avvalersi di volontari, nel rispetto della legislazione vigente.

ARTICOLO 4: PATRIMONIO E REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

Il patrimonio della Fondazione è composto:

– Fondo di Dotazione;

– Fondo di Gestione.

4.1: Fondo di Dotazione

Per Fondo di Dotazione si intende il patrimonio minimo per il conseguimento della personalità giuridica. Esso è composto da:

– conferimenti effettuati all’atto della costituzione della Fondazione;

-conferimenti, successivi alla costituzione, destinati dal Consiglio Direttivo;

– elargizioni fatte da Enti e/o da privati con espressa destinazione al Fondo di Dotazione.

4.2: Fondo di Gestione

Il Fondo di Gestione della Fondazione è formato:

– dalla liquidità e dall’avanzo di gestione:

– dalle rendite e dai proventi derivanti dal patrimonio e dalle attività della Fondazione medesima;

– da eventuali donazioni o disposizioni testamentarie, che non siano espressamente destinate al fondo di dotazione;

– da eventuali altri contributi attribuiti dallo Stato, dall’Unione Europea, da enti territoriali e/o da altri enti pubblici e/o privati nonché da enti sovranazionali;

– dai contributi in qualsiasi forma concessi da aziende e privati;

– dai contributi volontari dei componenti del Consiglio Direttivo e dei Sostenitori;

– dai ricavi delle attività istituzionali, accessorie, strumentali e connesse;

– da ogni altro incremento derivante dalle attività economica, finanziaria e patrimoniale svolte, direttamente o indirettamente, dalla Fondazione.

Le rendite e le risorse della Fondazione saranno impiegate per il funzionamento della Fondazione stessa e per la realizzazione dei suoi scopi.

4.3: Regolamento per la gestione del patrimonio

Il patrimonio della Fondazione è totalmente vincolato al perseguimento degli scopi statutari ed è gestito in modo coerente con la natura della Fondazione quale ente senza scopo di lucro che opera secondo principi di trasparenza e moralità. Nella definizione delle politiche di investimento e nella scelta degli strumenti di impiego la Fondazione agisce sulla base di un’adeguata pianificazione strategica.

La Fondazione amministra il proprio patrimonio osservando criteri prudenziali di rischio e di economicità della gestione in modo da conservarne il valore e da ottenerne una adeguata redditività. Le procedure di gestione del patrimonio possono essere disciplinate da appositi regolamenti approvati dal Consiglio di Direttivo.

I criteri di gestione patrimoniale e finanziaria sono definiti nel rispetto della normativa di settore assumendo, quali obiettivi prioritari, la conservazione del valore economico e il conseguimento di una redditività coerente con l’attività istituzionale.

La Fondazione può affidare, in tutto o in parte, tale gestione a intermediari abilitati ai sensi di legge, in base a criteri di scelta rispondenti all’esclusivo interesse della Fondazione. 

 

ARTICOLO 5: ESERCIZIO FINANZIARIO

L’attività della Fondazione sarà organizzata sulla base di programmi pluriennali.

L’esercizio finanziario ha inizio il 1° gennaio e termina il 31 dicembre di ciascun anno.

Entro il mese di dicembre il Consiglio Direttivo approva il bilancio economico di previsione dell’esercizio successivo ed entro il 30 Aprile successivo il bilancio consuntivo di quello decorso.

Il bilancio economico di previsione ed il bilancio di esercizio devono essere accompagnati dalla relazione sull’andamento della gestione della Fondazione e della relazione dell’Organo di Revisione contabile.

Gli organi della Fondazione, nell’ambito delle rispettive competenze, possono contrarre impegni ed assumere obbligazioni nei limiti degli stanziamenti del bilancio approvato.

Nella redazione dei bilanci, in ossequio alle norme vigenti tempo per tempo, dovranno essere seguiti i principi previsti dal codice civile in tema di società di capitali, in quanto compatibili.

La Fondazione ha l’obbligo di impiegare gli utili o gli avanzi di gestione per il ripianamento di eventuali perdite di gestione precedenti, per la realizzazione delle attività istituzionali e di quelle ad esse direttamente connesse, ovvero per l’acquisto di beni strumentali per l’incremento o il miglioramento della sua attività.

È vietata la distribuzione, anche in modo indiretto, di utili e avanzi di gestione nonché fondi, riserve o capitale durante la vita della Fondazione, salvo che la destinazione o la distribuzione non siano imposte per legge.

ARTICOLO 6: FONDATORE

È Fondatore il Dr. Nicola Gozzoli, vita sua durante.

È attribuita al Fondatore che intende recedere dalla Fondazione la facoltà di designare in forma scritta altra persona in sua sostituzione. Tale diritto potrà essere esercitato anche con testamento da avere efficacia a seguito del decesso dello stesso; il designato che abbia accettato assumerà la qualifica di Fondatore.

Nel caso in cui il Fondatore non abbia designato altra persona in sua sostituzione o il designato non accetti la sostituzione, assumerà la qualifica di Fondatore la persona indicata dalla Consulta dei Benefattori.

Il Fondatore non può essere escluso dalla Fondazione.

ARTICOLO 7: ORGANI DELLA FONDAZIONE

Sono organi della Fondazione:

– il Consiglio Direttivo;

– il Presidente del Consiglio Direttivo;

– il Presidente Onorario;

– la Consulta dei Benefattori;

– il Revisore dei Conti;

Sono uffici della Fondazione, se nominati:

– Commissioni;

– Comitato Scientifico;

– Comitato Etico.

 

ARTICOLO 8: CONSIGLIO DIRETTIVO

Il primo Consiglio Direttivo è composto dal Fondatore Dr. Nicola Gozzoli, in qualità di Presidente, e da altri quattro componenti che egli stesso nominerà.

I successivi Consigli Direttivi saranno composti da un totale di cinque membri di cui: un membro di diritto, due membri designati e due membri eletti.

Membro di diritto: il Fondatore Dr. Nicola Gozzoli;

Membri designati: sono i soggetti designati dal Presidente del Consiglio Direttivo;

Membri eletti: i soggetto candidati ed eletto dalla Consulta dei Benefattori.

Il Consiglio Direttivo è composto da persone fisiche, non da persone giuridiche.

I membri del Consiglio Direttivo restano in carica tre esercizi e possono essere rinominati.

Qualora venga meno un membro del Consiglio si provvederà, in base ai medesimi criteri di nomina, alla surroga; i nuovi Membri così surrogati scadranno al termine del triennio dei Consiglieri a cui sono subentrati.

Nel caso in cui venga meno la maggioranza del Consiglio Direttivo, esso dovrà intendersi decaduto e dovrà essere ricostituito ai sensi del presente statuto.

Il Consiglio Direttivo è l’organo di indirizzo della Fondazione ed ha tutti i poteri per l’amministrazione ordinaria e straordinaria; in particolare:

– predispone i programmi della Fondazione e ne verifica l’attuazione;

– delibera modifiche ed integrazioni statutarie, ma solo dopo l’approvazione dal Fondatore Dr. Nicola Gozzoli;
– approva il bilancio di previsione ed il bilancio consuntivo;
– delibera la contrazione di mutui e finanziamenti;

– delibera l’accettazione di contributi, donazioni e lasciti;
– delibera gli acquisti e le alienazioni di beni mobili ed immobili;

– approva la sottoscrizione di polizze assicurative, polizze finanziarie, prodotti finanziari;

– approva, organizza, coordina progetti di raccolta fondi e di crowdfunding per il raggiungimento degli scopi punto 2 e 3 dello statuto;

– delibera il regolamento di amministrazione ed organizzazione;

– provvede alla gestione del personale;

– delibera eventuali poteri e deleghe da conferire al Presidente, in aggiunta a quelli già spettategli per statuto;

– provvede alla nomina del Membro o dei Membri dell’Organo di Revisione;

– delibera eventuali convenzioni ed accordi di partecipazione o collaborazione con altri Enti, Fondazioni, Istituzioni, Società, Consorzi, Aziende, Associazioni, Circoli, Onlus, ONG;

– stabilisce il criterio di ammissione dei Benefattori alla relativa Consulta.

Le riunioni sono convocate e presiedute dal Presidente, oppure, in caso di sua assenza, dal Vicepresidente o ancora, in caso di assenza di quest’ultimo, dal consigliere anziano e sono validamente costituite con la presenza della maggioranza dei suoi componenti.

Le deliberazioni vengono approvate con la maggioranza dei presenti; in caso di parità prevale il voto di chi presiede, salvo che per le delibere concernenti modifiche ed integrazioni statutarie ed acquisti o alienazioni di beni immobili per le quali è richiesta la maggioranza assoluta dei componenti il Consiglio.

Il Consiglio Direttivo si riunisce, per iniziativa del Presidente:

– almeno una volta all’anno per l’approvazione del Bilancio;
– su richiesta scritta motivata di almeno tre Consiglieri;

– ogni qual volta sia necessario per il funzionamento della Fondazione.
Gli avvisi di convocazione, contenenti l’elenco degli argomenti da trattare, sono inviati almeno tre giorni prima della riunione; in caso di urgenza la convocazione potrà avvenire con termini e modalità più brevi, stabilite dal Consiglio stesso.

I verbali delle riunioni saranno redatti a cura del segretario verbalizzante e firmati dal segretario stesso, dal Presidente e dai Consiglieri presenti.

Il Consiglio Direttivo nomina:

– il Presidente Onorario;

– i membri del Comitato Scientifico;

– i membri delle Commissioni;

– i membri del Comitato Etico;

– il Revisore dei Conti o l’Organo di Revisione.

 

ARTICOLO 9: PRESIDENTE DELLA FONDAZIONE E VICE PRESIDENTE

La carica di Presidente spetta di diritto, vita sua natural durante, al Fondatore Dr. Nicola Gozzoli. Nel caso in cui il Dr. Nicola Gozzoli non voglia o non possa proseguire nella carica, la carica di Presidente verrà assunta dalla persona dal medesimo Fondatore designata ai sensi dell’articolo 6 del presente statuto, e così in perpetuo.

Il Presidente nomina il Vicepresidente del Consiglio Direttivo della Fondazione.

Il Presidente ha la legale rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi, agisce e resiste avanti a qualsiasi autorità amministrativa o giurisdizionale, nominando avvocati.

Il Presidente esercita i poteri eventualmente delegatigli dal Consiglio Direttivo e adotta in caso di urgenza i provvedimenti da lui ritenuti opportuni, sottoponendoli a ratifica del Consiglio Direttivo nella prima riunione successiva.

Il Presidente presiede il Consiglio Direttivo; in caso di assenza od impedimento del Presidente, egli è sostituito, a tutti gli effetti, dal Vicepresidente.

ARTICOLO 10: PRESIDENTE ONORARIO DELLA FONDAZIONE

Il Presidente Onorario, persona di alto profilo morale, è scelto o revocato dal Consiglio Direttivo e su specifico mandato di questo cura le relazioni con enti, istituzioni, imprese pubbliche e private e altri organismi, anche al fine di instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative della Fondazione, senza alcun potere di rappresentanza legale dell’ente.

 

ARTICOLO 11: CONSULTA DEI BENEFATTORI

La Consulta dei Benefattori è composta da persone fisiche o giuridiche (rappresentate quest’ultime dai loro legali rappresentanti o loro delegati), che si rendano benefattori della Fondazione sulla base dei criteri di ammissione stabiliti annualmente dal Consiglio Direttivo e che, inizialmente, vengono individuati in donazioni, in denaro o natura, di valore non inferiore ad € 10.000,00 (Euro Diecimila,00) . La domanda di ammissione dei Benefattori deve essere corredata dalla dichiarazione con la quale l’interessato comunica i propri dati anagrafici, il proprio domicilio / la propria sede legale, le motivazioni della richiesta e l’attestazione di conoscere e accettare incondizionatamente tutte le disposizioni del presente statuto. Spetta al Consiglio Direttivo accettare o rifiutare la domanda di ammissione con il voto unanime dei suoi membri. I Benefattori devono espressamente impegnarsi a rispettare le norme del presente Statuto, dei Regolamenti e delle disposizioni emanate.

La Consulta dei Benefattori è convocata e presieduta dal Presidente del Consiglio Direttivo della Fondazione e si riunisce:

– ogni triennio per nominare, a maggioranza dei presenti, il Consigliere di sua spettanza e quando necessario per surrogare il Consigliere venuto meno;

– una volta all’anno per audizione dell’attività della Fondazione da parte del Presidente o di un suo delegato;

– quando opportuno per dare consigli ed esprimere pareri non vincolanti sulla gestione della Fondazione.

Il Consiglio Direttivo decide, con deliberazione assunta con il voto favorevole della maggioranza dei suoi membri, l’esclusione di Benefattori per grave e reiterato inadempimento degli obblighi e doveri derivanti dal presente Statuto, tra cui, in via esemplificativa e non tassativa:

– mancato versamento della donazione determinata dal Consiglio;

– condotta incompatibile con gli scopi della Fondazione di cui agli art. 2 e 3 e con il dovere di collaborazione con le altre componenti della Fondazione;

– comportamento contrario al dovere di prestazioni non patrimoniali.

Nel caso di enti e/o persone giuridiche, l’esclusione ha luogo anche per i seguenti motivi:

– trasformazione, fusione e scissione;

– trasferimento, a qualsiasi titolo, del pacchetto di controllo o sua variazione;

– ricorso al mercato del capitale di rischio;

– estinzione, a qualsiasi titolo dovuta;

– apertura di procedure di liquidazione;

– fallimento e/o apertura delle procedure concorsuali anche stragiudiziali.

I Benefattori possono, in ogni momento, recedere dalla Fondazione in forma scritta, fermo restando il dovere di adempimento delle obbligazioni assunte. La procedura di recesso deve essere comunque concordata con i componenti del Consiglio Direttivo.

ARTICOLO 12: DIRETTORE

Il Direttore, quando nominato, è il responsabile della gestione della Fondazione e pone in essere tutti gli atti necessari a garantirne il regolare funzionamento in relazione agli obiettivi assegnati dal Consiglio Direttivo; partecipa con funzioni consultive alle riunioni del Consiglio Direttivo e gli compete l’esecuzione delle deliberazioni, la tenuta contabile e la predisposizione del bilancio.

Il rapporto di lavoro del Direttore è regolato da Contratto di diritto privato avente durata di 3 anni, rinnovabile.

La decisione di nomina come la revoca dell’incarico di Direttore, incarico di tipo fiduciario, deve essere presa dal Presidente del Consiglio Direttivo.

L’incarico di Direttore è incompatibile con qualsiasi altra attività̀ lavorativa, dipendente o autonoma, e l’accettazione dell’incarico comporta, per i lavoratori dipendenti – qualora previsto dai rispettivi ordinamenti- il collocamento in aspettativa senza assegni ed il diritto alla conservazione del posto.

ARTICOLO 13: REVISORE DEI CONTI

Il Revisore dei Conti è nominato dal Consiglio Direttivo ed è scelto tra persone iscritte nel Registro dei Revisori legali. Il Revisore dei Conti vigila sulla gestione finanziaria della Fondazione, accerta la regolare tenuta delle scritture contabili, esamina le proposte di bilancio preventivo e consuntivo, redigendo apposite relazioni ed effettua verifiche di cassa. Il Revisore dei Conti può partecipare senza diritto di voto alle riunioni del Consiglio Direttivo. Il Revisore dei Conti resta in carica per tre esercizi sino all’approvazione del bilancio consuntivo relativo al terzo esercizio successivo alla sua nomina e può essere riconfermato.

 

ARTICOLO 14: VIGILANZA

Le Autorità competenti vigilano sull’attività della Fondazione ai sensi del Codice Civile e della legislazione speciale in materia.

 

ARTICOLO 15: COMMISSIONI

Le Commissioni sono organi consultivi ed eventuali della Fondazione che possono essere nominate e sono composte da membri scelti dal Consiglio Direttivo, nel numero che verrà dallo stesso stabilito, tra le personalità distintesi nei campi di attività di cui agli articoli 2 e 3.

Il Presidente di ciascuna Commissione sarà nominato dal Consiglio Direttivo su proposta del Fondatore.

I componenti delle Commissioni durano in carica da uno a tre anni e possono essere riconfermati.

I componenti delle Commissioni possono essere sostituiti in caso di dimissioni, permanente impedimento o decesso, per il rimanente periodo dell’incarico. Il Consiglio Direttivo può revocare in qualsiasi momento la nomina a componente della Commissione.

Le Commissioni hanno il compito di studiare, approfondire, esaminare, concepire, ossia coadiuvare, con funzione consultiva, le strategie e i programmi generali della Fondazione.

Tale organo può intervenire di propria iniziativa, ovvero su richiesta degli organi della Fondazione, formulando indirizzi consultivi e proposte per la definizione dell’attività di quest’ultima, su approvazione preventiva del Presidente della Commissione.

Le Commissioni rendicontano il risultato dei loro lavori al Consiglio Direttivo almeno due volte l’anno.

 

ARTICOLO 16: COMITATO SCIENTIFICO

Il Comitato Scientifico è un organo consultivo ed eventuale della Fondazione che può essere nominato ed è composto da membri scelti dal Consiglio Direttivo, nel numero che verrà dallo stesso stabilito, tra le personalità distintesi nei campi della ricerca e della scienza nel pieno rispetto di quanto indicato negli articoli 2 e 3 dello statuto.

Il Presidente del Comitato Scientifico sarà nominato dal Consiglio Direttivo su proposta del Fondatore.

I componenti del Comitato Scientifico durano in carica da uno a tre anni e possono essere riconfermati.

I componenti del Comitato Scientifico possono essere sostituiti in caso di dimissioni, permanente impedimento o decesso, per il rimanente periodo dell’incarico. Il Consiglio Direttivo può revocare in qualsiasi momento la nomina a componente del Comitato Scientifico.

Il Comitato Scientifico ha il compito di studiare ed approfondire progetti di ricerca scientifica riguardanti il settore primario.

Tale organo può intervenire di propria iniziativa, ovvero su richiesta degli organi della Fondazione.

Il Comitato Scientifico rendiconterà il risultato dei propri lavori al Consiglio Direttivo almeno due volte l’anno.

 

ARTICOLO 17: COMITATO ETICO

Il Comitato Etico è un organo consultivo ed eventuale della Fondazione che può essere nominato ed è composto da membri scelti dal Consiglio Direttivo, nel numero che verrà dallo stesso stabilito, tra le personalità distintesi nei campi di attività di cui agli articoli 2 e 3 dello statuto.

Il Presidente del Comitato Etico sarà nominato dal Consiglio Direttivo su proposta del Fondatore.

I componenti del Comitato Etico dureranno in carica da uno a tre anni e possono essere riconfermati.

I componenti del Comitato Etico potranno essere sostituiti in caso di dimissioni, permanente impedimento o decesso, per il rimanente periodo dell’incarico. Il Consiglio Direttivo potrà revocare in qualsiasi momento la nomina a componente del Comitato Etico.

Il Comitato Etico ha il compito di tracciare la linea guida etica che la Fondazione dovrà seguire oltre a vigilare sull’operato dell’Ente.

Il Comitato Etico rendiconta il risultato dei propri lavori al Consiglio di Direttivo almeno due volte l’anno.

 

ARTICOLO 18: REGOLAMENTI INTERNI

Per disciplinare l’organizzazione, definire le strutture operative e dotarsi di tutte le disposizioni necessarie all’esecuzione del presente Statuto, la Fondazione può dotarsi di uno o più regolamenti interni, predisposti ed approvati dal Consiglio Direttivo, oltre che di un Codice Etico da far sottoscrivere alle Persone Giuridiche e/o Fisiche che vogliano partecipare alle iniziative promosse dalla Fondazione. Regolamenti e Codice Etico non potranno derogare alle norme del presente Statuto.

La Fondazione è dotata di un Regolamento per la Gestione del Patrimonio (articolo 4.3).

 

ARTICOLO 19: SCIOGLIMENTO DELLA FONDAZIONE

La Fondazione è costituita senza limitazioni di durata nel tempo.

La Fondazione si potrà estinguere secondo le modalità previste dal Codice Civile.

Spetta al Consiglio Direttivo, con voto unanime, deliberare lo scioglimento della Fondazione, nominare un Collegio dei Liquidatori formato da tre Liquidatori e comunicare la nomina al Presidente del Tribunale competente per sede.

La fase di liquidazione è regolata dalle norme di legge in materia.

Terminata la fase di liquidazione il patrimonio residuo verrà devoluto all’Associazione, Fondazione, Ente no profit, precedentemente stabilito con voto unanime dal Consiglio Direttivo nel pieno rispetto degli obiettivi e degli scopi perseguiti dalla Fondazione medesima.

 

ARTICOLO 20: IN MEMORIA

La Fondazione può creare borse di studio, premi, medaglie, riconoscimenti, contributi, tributi in memoria di personalità che si sono particolarmente distinte per il loro operato, nel pieno rispetto degli obbiettivi e degli scopi perseguiti dalla Fondazione medesima.

 

ARTICOLO 21: CLAUSOLA DI RINVIO

Per quanto non previsto dal presente Statuto si applicano le disposizioni del codice civile e le norme di legge vigenti in materia.

 

ARTICOLO 22: NORMA TRANSITORIA

Il Consiglio Direttivo potrà immediatamente e validamente operare in sede di atto costitutivo.