Gli pignorano il raccolto e per ripicca lo distrugge: è finito denunciato un 51enne di Mordano. L’uomo è stato colto in flagrante mentre stava distruggendo un intero raccolto oggetto di pignoramento. I militari dell’arma, alcuni giorni fa, durante un servizio notturno di controllo del territorio, transitando davanti un podere lungo via Limisano, all’altezza del cimitero, hanno visto un trattore agricolo che stava lavorando la terra.
Vista l’ora tarda (all’incirca mezzanotte), i carabinieri si sono insospettiti, ed hanno deciso di fare un controllo, intimando l’alt al conducente del trattore agricolo. Sostanzialmente i carabinieri hanno constatato che il 51enne, imprenditore agricolo, con tre grossi rulli attaccati al trattore stava distruggendo un’intera coltivazione di sorgo, all’incirca nove ettari. Quando è stato interrogato dai militari dell’arma, l’uomo ha raccontato di essere uno dei soci di un’azienda agricola ha sede nell’imolese e che da anni aveva in affitto quel terreno dove lui stesso aveva seminato del sorgo.
A seguito di un contenzioso di natura economica con un altro imprenditore agricolo che vive nel lughese, il tribunale di Ravenna recentemente aveva emesso un provvedimento di pignoramento del raccolto di quel campo di sorgo, dando sostanzialmente torto al 51enne che non aveva affatto preso bene quella decisione. Infatti, l’uomo ha spontaneamente “confessato” ai carabinieri che per impedire al suo rivale di mettere le mani sul raccolto di cui si era occupato con tanta cura fino a poco tempo fa, aveva deciso di distruggerlo, quindi avrebbe mandato a monte i guadagni dell’altro.
Il raccolto sarebbe andato completamente distrutto se i carabinieri di Riolo terme non fossero intervenuti, infatti su nove ettari di coltivazione, almeno due sono stati “salvati”, ma il danno economico non è da poco visto che il 51enne aveva già schiacciato con i rulli buona parte delle piante di sorgo del valore di circa 9mila euro. Il 51enne è stato denunciato per danneggiamento aggravato.
Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra
Fonte: Ravenna Today