Curtatone (MN), Roberto Corso: dalla natura al cemento, andata e ritorno

Curtatone (MN), Roberto Corso: dalla natura al cemento, andata e ritorno

Alla parola colore sinceramente molti di noi associano un qualcosa di banale e di scontato, per non dire ovvio. L’iniziativa artistica promossa da Nicola Gozzoli Presidente della Fondazione Insieme per la Terra e realizzata grazie al contributo del gruppo internazionale Biselli Foraggi ha avuto una grande partecipazione ben superiore alle attese; politici locali e nazionali, delegazioni imprenditoriali straniere, personaggi dello spettacolo, gente comune proveniente da tutta Italia hanno apprezzato i lavori del Maestro Roberto Corso, un “artista senza tempo” secondo Angelo Leidi uno dei maggiori critici d’arte italiano.
Il percorso artistico “dalla natura al cemento… andata e ritorno” che si è snodato tra i corridoi e la sala consigliare del municipio dal 25 settembre al 10 novembre 2021, ci ha permesso di ammirare 35 opere del Maestro di fama internazionale Roberto Corso. La maestosità dei suoi alberi, realizzati con mano libera senza disegno sottostante, esaltano senza alcun dubbio la visione romantica della natura che l’artista possiede. L’iniziativa “il Comune di Curtatone apre le porte all’Arte”, promossa dal Sindaco Bottani, ha permesso di far conoscere approfonditamente ai mantovani, artisti più rinomati in altre zone d’Italia piuttosto che nel territorio. Il tema del binomio natura e cemento posto a Milano in alcuni grattacieli si è diffuso negli anni in tutta Italia, tanto da generare numerose discussioni su vari tavoli politici ed ambientalistici. Il Maestro Corso è riuscito a riassumere tutta la sua vita personale ed artistica in un percorso di grande emotività; un pittore libero da costrizioni e da gabbie, sempre vivo, che riesce a trarre energia dai colori per affrontare la dura vita quotidiana. Un artista che ha bisogno di colorare non solo per esprimere quello che pensa, ma anche per dire la propria opinione senza filtro alcuno. Corso crede nella vita tanto da dipingerla con diverse tecniche e con i colori che possiede al momento; non a caso i suoi soggetti preferiti sono gli alberi simbolo di crescita, di rigogliosità, di rigenerazione. Il Maestro vuole però spingersi verso l’alto ritraendo maestosi grattacieli ammirati e conosciuti nei suoi viaggi all’estero; con linee decise, nette, quasi addirittura in antitesi con l’armonia della natura da sempre ritratta, Corso vuole prepotentemente guardare verso una società ordinata dove la confusione e il disordine non siano ammessi. In un continuo fiorire di idee come in un prato a primavera, l’artista ha dipinto queste tele a qualsiasi ora del giorno per non frenare in alcun modo la sua creatività; il Maestro sente di dover disegnare, sente che la sua tavolozza di colori può essere utile per portare la natura ed i temi ambientali all’attenzione di chiunque.
L’iniziativa artistica realizzata dalla Fondazione Insieme per la Terra guidata dal polironiano Nicola Gozzoli ha permesso sicuramente di trattare il tema della cementificazione attraverso il linguaggio del colorista più influente in Italia. L’umiltà e la voglia, per non dire necessità, di mettersi in gioco del Maestro Corso ha portato alla creazione di opere ricche di contenuti, aspetto non secondario vista la povertà del comune linguaggio artistico. Corso è un pittore vivo che sa incantare con i suoi colori dando forti emozioni, senza mai eccedere nella monotonia del rituale.

Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Fondazione Insieme per la Terra