Il #pomodoro, dal 1899 lo chiamano Mutti

Il #pomodoro, dal 1899 lo chiamano Mutti

Dopo la nostra inchiesta sul latte UHT a marchio Coop abbiamo deciso di conoscere meglio la qualità dell’Azienda regina delle conserve italiane: Mutti
Lo spot dice “sole, terra, acqua e tempo“. Ma sarà veramente così? La qualità del prodotto riguarda solo il marketing o anche la provenienza del prodotto e l’aspetto analitico?
Da alcuni anni l’Azienda fondata da Marcellino e Callisto Mutti nel 1899 ha decisamente virato verso una produzione di alta qualità. Il passato è considerato ampiamente superato tanto che tutta la politica aziendale è incentrata verso la leadership nazionale e non solo. La cura dei minimi dettagli lascia impressionati: origine del prodotto totalmente italiana, nessun utilizzo di pomodori o concentrati stranieri, produzione concentrata in poche province adiacenti allo stabilimento, rapido trasporto e lavorazione per esaltare i sapori, eccellente controlli chimico- fisici dalla raccolta alla lavorazione, buona comunicazione attraverso i media. L’unico punto che come associazione ci siamo permessi di segnalare alla Mutti è la definizione completa di tutto il packaging così da mettere in evidenza un bollino che identifichi chiaramente la nazionalità italiana dei pomodori utilizzati.
Molto spesso riempiamo i nostri discorsi con termini come “eccellenza” e/o “qualità”. Ebbene la Mutti ha iniziato un percorso verso l’identificazione del proprio prodotto con il concetto di “italianità” e con il concetto di “sicurezza alimentare”. Oggi il consumatore, molto attento alle tematiche agroalimentari ed a quelle salutistiche, percepisce sicuramente lo sforzo qualitativo che un’Azienda fa nella sua attività, premiandola con la fidelizzazione dei propri acquisti.
Acquistare materia prima italiana vuol dire sostenere le nostre imprese ma è doveroso, senza se e senza ma, che la Mutti rispetti i contratti sottoscritti con i propri fornitori. Il pomodoro deve essere pagato, non sottopagato. Come diciamo da tempo, e lo ripeteremo all’infinito, l’agricoltore è il custode del territorio; senza attività agricola risultano incalcolabili i danni ambientali e sociali che ne potrebbero derivare.
La Mutti potrebbe essere un esempio? Probabilmente si, anche se vigileremo nel tempo perchè gli obbiettivi raggiunti fino ad oggi non risultino vanificati.
Grazie Mutti, grazie al pomodoro tricolore.

Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra