Terreni incendiati, il coraggio delle associazioni antimafia

Terreni incendiati, il coraggio delle associazioni antimafia

“Chiederò alla commissione antimafia di intervenire, perché qui accadono fatti gravissimi, sui quali bisogna indagare a fondo”. Luigi Gaetti, senatore dei 5stelle e vice presidente della Commissione parlamentare Antimafia, ha visitato i beni confiscati a Maiano di Sessa Aurunca, gestiti dalla cooperativa “Al di là dei sogni”, quelli dove il 6 luglio andarono in fumo 4 ettari di alberi di noci per un incendio doloso. Gaetti, accompagnato da Sergio Nazzaro, consulente della Commissione Antimafia, ha voluto rendersi conto di persona di quello che è accaduto. “Mi sembra più che evidente che l’incendio sia doloso – ha commentato il senatore – il fuoco è stato accompagnato nel suo percorso. Vedere questi campi bruciati in maniera così vergognosa non si può non provare una grande sofferenza, soprattutto quando conosci coloro che su questi beni stanno dando l’anima per cambiare la propria terra”.
Secondo i carabinieri che hanno fatto i primi sopralluoghi subito dopo l’incendio, le fiamme si sono propagate da più punti ma, stranamente, hanno risparmiato i terreni e le coltivazioni circostanti. All’ingresso dei campi fu fatto trovare anche un topo morto ma non bruciato, e una testa di animale, probabilmente una bufala. “Abbiamo lasciato tutto così com’è – dice Simmaco Perillo della cooperativa “Al di là dei sogni” – perché aspettiamo che qualcuno venga a ispezionare l’incendio per fare indagini approfondite. Perché sinora non si è visto proprio nessuno. Non vorremmo che qui le cose le lascino passare sotto silenzio. Sarebbe un grave segnale per chi compie questi gesti intimidatori”.
Proprio per non far passare questo messaggio mafioso sotto silenzio il 23 luglio scorso si è svolta nella sede della cooperativa “Al di là dei sogni”. una manifestazione di solidarietà promossa dal Comitato don Peppe Diana e Libera, a cui ha partecipano anche Salvatore Borsellino fratello di Paolo, il magistrato assassinato dalla mafia a Palermo. Con lui c’erano i giornalisti Sandro Ruotolo e Toni Mira di Avvenire, insieme a numerosi esponenti di associazioni antimafia, rappresentanti di associazioni del terzo settore e centinaia di giovani volontari provenienti da tutti Italia.
“Siamo venuti a Sessa Aurunca proprio per capire cosa è accaduto – ha commentato il senatore Gaetti – accenderemo i riflettori su questa vicenda. Porterò a conoscenza della Commissione le cose che ho visto qui e, soprattutto, chiederò conto delle indagini alle forze dell’ordine e ai magistrati che si stanno occupando del caso”.
Il vice presidente della Commissione Antimafia nel corso della sua visita si è recato anche presso la Cleprin, la fabbrica di detersivi ecologici, che dista pochi chilometri da Maiano, e che proprio un anno fa, nella notte tra il 23 e il 24 luglio 2015, fu quasi interamente distrutta da un incendio. Il senatore è stato accolto dai due titolari della fabbrica, Antonio Picascia e Franco Beneduce, che dopo pochi mesi, hanno rimesso in piedi la struttura e continuano a dare lavoro a più di trenta famiglie. “Anche qui – ha ricordato Antonio Picascia – le indagini sono ferme. Si rischia veramente di mandare messaggi negativi verso l’esterno. Se non c’era una rete di protezione fatta di associazioni e quella del consorzio della Nuova Cooperazione Organizzata, non ce l’avremmo fatta. Ci hanno sostenuto, aiutato, e soprattutto ci hanno dato la forza per reagire. E oggi siamo ripartiti meglio di prima, anche se i problemi non mancano”.
“Oggi ho preso atto che in queste terre esiste anche una realtà economica che ha bisogno di una rete di sostegno – ha detto Gaetti a conclusione della visita – Mi impegnerò per far conoscere i prodotti che realizza la cooperativa, “Al di là dei sogni” e il Consorzio NCO che sono ottimi non solo dal punto di vista della qualità, ma sono anche prodotti eticamente sostenibili”..

Dr. Nicola Gozzoli
Presidente Insieme per la Terra

Fonte: Fiorisci