Pam Panorama, la #GDO che insulta i #produttori e #consumatori italiani
Dopo le nostre inchieste realizzate sui latticini a marchio Coop a Mantova e quella sul pomodoro Mutti a Parma siamo andati a Bologna. Obbiettivo capire se la Grande Distribuzione Organizzata denominata Pam Panorama parla italiano o meno. Muniti di fotocamera iniziamo il nostro viaggio nel supermercato di Via Marconi, cuore della finanza della Bologna buona. Vi ricordate quando segnalavamo l’uso improprio del tricolore nel logo della LIDL, una GDO che commercializza prevalentemente prodotti stranieri? Ebbene questa situazione si ripete anche in questo caso. Parliamo di un uso improprio e dal sapore beffardo della nostra bandiera che rappresenta la nostra storia ed i nostri valori indipendentemente come politicamente la possiate pensare. Dalle insalate ai fagioli a marchio Pam Panorama non vi è presente nessuna dicitura e/o simbolo che faccia capire se questi prodotti siano italiani. Addirittura sulla parte riferita alla qualità posta sul retro della confezione la trattazione dell’origine italiana del…
Latte: #Parmalat impone prezzi da fame anche in #Australia
Nella giornata di oggi siamo venuti a conoscenza che la nostra “amata” multinazionale Parmalat sta imponendo prezzi da fame anche in Australia (con l’articolo di Parma Quotidiano); ci siamo voluti documentare un pò più approfonditamente ed abbiamo dovuto ammettere che è tutto vero! Prendiamo l’articolo della Agenzia di stampa ABC australiana (a dire il vero l’articolo è datato Febbraio 2016) ed apprendiamo che il metodo è lo stesso, ovviamente ben collaudato in Italia, perchè non usarlo anche in Australia? “Parmalat is reluctant to discuss it with farmers other than to say, ‘These are the arrangements and you sign or you don’t!’” La frase in se dice già il tipo di approccio monopolista “Parmalat è riluttante a discutere con gli allevatori: ‘Questi sono gli accordi e tu puoi firmarli o meno’” – Se volessimo dare esplicita traduzione: se ti va bene è così, altrimenti è così lo stesso. Poi ancora: “But…
Facce da #latte italiano 100%!
Con questa pubblicazione, la nostra associazione “Insieme per la terra”, ha deciso di iniziare una campagna di sensibilizzazione per il consumo del nostro latte italiano. Stiamo invitando tutti i nostri contatti, i nostri amici, conoscenti o simpatizzanti a partecipare a questa iniziativa. Bere latte italiano fa bene a noi e alla nostre aziende! Fa bene ai nostri bambini, li fa crescere sani e noi siamo sicuri di quello che consumano! Aiuta il nostro mercato, protegge il nostro Made in Italy e permette ai nostri allevatori di non essere schiavi delle multinazionali che ci vorrebbero sempre assoggettati ai loro voleri. Volete far parte di questa iniziativa? Queste sono le semplici e divertenti indicazioni da seguire: 1. recatevi presso il vostro distributore di latte crudo o presso il vostro allevatore di fiducia; 2. fatevi un bel selfie (non è obbligatorio che ci sia necessariamente il vostro bel faccino, a noi basta anche un braccio…);…
Il #pomodoro, dal 1899 lo chiamano Mutti
Dopo la nostra inchiesta sul latte UHT a marchio Coop abbiamo deciso di conoscere meglio la qualità dell’Azienda regina delle conserve italiane: Mutti Lo spot dice “sole, terra, acqua e tempo“. Ma sarà veramente così? La qualità del prodotto riguarda solo il marketing o anche la provenienza del prodotto e l’aspetto analitico? Da alcuni anni l’Azienda fondata da Marcellino e Callisto Mutti nel 1899 ha decisamente virato verso una produzione di alta qualità. Il passato è considerato ampiamente superato tanto che tutta la politica aziendale è incentrata verso la leadership nazionale e non solo. La cura dei minimi dettagli lascia impressionati: origine del prodotto totalmente italiana, nessun utilizzo di pomodori o concentrati stranieri, produzione concentrata in poche province adiacenti allo stabilimento, rapido trasporto e lavorazione per esaltare i sapori, eccellente controlli chimico- fisici dalla raccolta alla lavorazione, buona comunicazione attraverso i media. L’unico punto che come associazione ci siamo permessi…
Allarme #cibi contaminati: #broccoli cinesi, #prezzemolo vietnamita e #basilico indiano
Mentre le importazioni agroalimentari continuano indiscriminatamente, vuoi per finto buonismo politico, vuoi per l’affarismo confindustriale, la salute del consumatore viene messa a grave rischio. Seppur i risultati analitici dei campionamenti effettuati fanno rabbrividire chiunque, non sono state impedite in alcun modo le importazioni o comunque non sono stati previsti controlli su tutte le forniture giunte in dogana. Nessuna misura straordinaria, tutto in silenzio. Prima gli affari degli amici, poi, forse, la salute del consumatore. E le Autorità sanitarie dove sono? Roma– Sono i broccoli provenienti dalla Cina il prodotto alimentare meno sicuro, ma a preoccupare è anche il prezzemolo del Vietnam con il 78% di irregolarità e il basilico dall’India che è fuori norma in ben 6 casi su 10. E’ quanto emerge dalla “Black list dei cibi piu’ contaminati” realizzata sulla base delle analisi condotte dall’Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (Efsa) illustrate nel Rapporto 2015 sui Residui dei…
La #Coop sei tu, tranne nel #latte
La più grande catena distributiva italiana non finisce di stupire. Ovviamente negativamente. Ben lontani dal lasciarsi rassegnare alla morte delle nostre imprese agricole ed agroalimentari, ricoperti dal silenzio mediatico complice della cappa che attanaglia il Paese, ci siamo “armati” di cellulare con videocamera ed abbiamo iniziato la nostra inchiesta. Obbiettivo sapere se il latte ed i latticini Coop tanto reclamizzati sono fatti con materia prima italiana o straniera. Pazienza certosina, scaffale dopo scaffale, frigorifero dopo frigorifero, scandagliamo ogni prodotto alla ricerca della verità. Ebbene latte fresco, intero, parzialmente scremato e alta qualità riportano il logo “Da latte 100% italiano”. Nessun problema anche su ricotta, scamorza, scamorza affumicata, provolone, panna da cucina, mascarpone, mozzarelle e besciamella. Quando tutto sembrava in apparenza tranquillo grazie alla garanzia di italianità del latte Coop ecco che arriva una brutta sorpresa. Il latte UHT Coop è austriaco. La verità finalmente è venuta a galla.…
Dopo il crack #Etruria arriva il crack #Popolare di Vicenza
Cari agricoltori, cari operatori del primario, cari consumatori dite addio ai vostri risparmi. La storia si ripete con la banca guidata dal re del vino italiano. L’agenzia Ansa diffonde questa notizia. (ANSA) – VICENZA, 16 APR – Momenti di tensione nel pomeriggio a Gambellara (Vicenza) alla manifestazione di protesta indetta dall’area antagonista per protestare, davanti una delle sedi vinicole, nei confronti dell’ex presidente della Banca Popolare di Vicenza Gianni Zonin dopo il crollo delle azioni dell’ istituto. I manifestanti, oltre un centinaio, si sono radunati all’ esterno dei cancelli dell’azienda vinicola, con striscioni e cartelloni. Ad un certo punto c’è stato un lancio di uova, pomodori e altri ortaggi contro la recinzione dello stabile, che ha costretto la polizia, già pronta in assetto anti-sommossa, ad effettuare alcune cariche per disperdere i manifestanti. Nei tafferugli alcuni manifestanti sarebbero rimasti contusi: tra loro anche Francesco Pavin che, secondo quanto riferito dal portale…
Gli #stranieri che salvano la #montagna
L’abbandono inesorabile del territorio montano che abbiamo visto negli ultimi anni, sia per motivi economici sia per motivi culturali, ha permesso la crescita della comunità straniera. L’articolo del Corriere non lascia dubbi: 350.000 persone straniere sono diventati i nuovi custodi delle nostre montagne. Che cosa possono fare le montagne italiane per gli immigrati stranieri e che cosa possono fare gli immigrati per le nostre montagne? La doppia domanda non ha una risposta univoca, ma apre sicuramente spiragli e speranze nuove, forse inattese, nel quadro generale (e preoccupato) dello spopolamento, dell’invecchiamento e del declino economico alpino e non solo. Tra Alpi e Appennini, la presenza straniera era, nel gennaio 2014, di oltre 350 mila persone. Contro il «sottozero demografico» Stiamo parlando delle cosiddette Aree Interne, che rappresentano il 53 per cento dei comuni italiani (4.261), con il 23 per cento degli abitanti complessivi (ovvero oltre 13 milioni di residenti in una…
Latte: 2016 fuga dalla Lactalis
Riprendiamo l’articolo de “Il Secolo XIX” di Genova per ribadire quanto detto con il nostro articolo del 10/03/2016, dove informavamo ulteriormente dello scandaloso modo di portare avanti il mercato del latte da parte della Multinazionale “Lactalis”. Siamo molto contenti che i Genovesi abbiano reagito immediatamente utilizzando i distributori di latte crudo della città, che Vi riportiamo per Vostra comodità: Busalla, piazza Colombo Campomorone, via Martiri Della Libertà, 87 rosso Casella, via Aldo Moro Genova, piazza Del Carmine Genova, piazza Terralba Genova, via Certosa Genova, via delle Fabbriche 66 Genova, via Felice Del Canto 11 B Genova, piazza Romagnosi Genova, via Luigi Maria Levati Distributore metano vicino alla Metro Genova, via Trebisonda 56/C (supermercato Gailli) Genova, via Varenna Genova Voltri, via Carlo Camozzini 69R (panificio Priano) Masone, via Roma 75 Santo Stefano d’Aveto, via Albino Badinelli, 32 Santo Stefano d’Aveto, viale Emanuele Razzetti Savignone, via Marconi Questo è il modo per dare respiro…
Il #cemento sostituisce le #arance, i #limoni e i #mandarini
Nel silenzio e nell’indifferenza politica, sindacale e culturale le produzioni d’eccellenza delle nostre campagne spariscono inesorabilmente. Silenzio solo silenzio. Si ha l’impressione di vivere in una società surreale dove la realtà supera l’immaginazione. Identità perduta, tradizioni perdute. L’articolo della Stampa descrive come la scarsa redditività delle produzioni di arance, limoni e mandarini abbia portato ad una forte cementificazione. Sono il manifesto estetico della Sicilia, il profumo sensuale vagheggiato da poeti e viaggiatori, il luccichio tra i rami evocato da pittori e romanzieri, il vanto dei sollazzi arabi. Fecondi, gravidi di succo, luminosi. Gli agrumi. «Le arance dell’Isola sono simili a fiamme brillanti tra rami di smeraldo, e i limoni riflettono il pallore di un amante che ha trascorso la notte in lacrime per il dolore della lontananza», scrive nel 1160 il poeta siculo-arabo Abd ar-Rahman. «Splendon tra le brune foglie arance d’oro», gli fa eco sette secoli dopo Goethe, uno…










