Tag Archives: vergogna

Si sa nel nostro Paese spesso divampa l’imbecillità e l’arraffare ingiustificato. Nel mondo sportivo, come sostiene il Corriere della Sera, è arrivato da poche ore il balzello della tassa sul sudore. Visto questo precedente, burocratico e legale, non vi nascondiamo la nostra preoccupazione per un’eventuale estensione del provvedimento, seppur magari con altri nomi “commerciali”, al settore primario. Ogni giorno apprendiamo dai mass media di ritocchi al rialzo per luce, gas, autostrade, chi più ne ha più ne metta ! La nostra vita è dedicata principalmente al pagamento di una tassa vecchia o di un nuovo balzello, giusto per farci ricordare che il cittadino non ha più potere decisionale. Tutto calato dall’alto senza vedere la realtà quotidiana di noi comuni italiani. L’Italia dello sport di massa è una repubblica basata sulle tessere. Siamo tra le pochissime nazioni al mondo in cui, per partecipare a una manifestazione — agonistica o semplicemente ricreativa…

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“Non vi lasceremo soli” e poi elicottero, volo di Stato e si torna a parlare solo di quello che fa comodo alle loro comode poltrone romane. Oramai siamo stufi di scriverlo sulla nostra Pagina Facebook, abbiamo ben capito che in Parlamento l’unico argomento è la legge elettorale e lo “strattonamento” politico (di facciata) sulla data del voto. Dei poveri disperati che si spaccano la schiena al gelo, con gli animali che muoiono assiderati o sbranati dai lupi, non gliene frega più niente, la “promessina” da chierichetto alla domenica a Messa l’hanno fatta e la coscienza se la sono ripulita per il tempo necessario a sistemarsi i loro giochi di palazzo. Che Striscia la notizia sia diventata una istituzione, anzi, anche meglio perchè le istituzioni falliscono le loro azioni nella burocrazia e nelle mazzette, mentre loro, a testa bassa, parlano, denunciano e infine agiscono. E’ il caso di oggi, 30 gennaio…

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Si sta sentendo di tutto, proprio durante la raccolta, riguardo al grano italiano, pur di deprezzarlo e comprarlo a meno possibile, gli scorsi giorni a Foggia abbiamo visto sospensioni di contrattazioni perchè scese sotto i 20€ al quintale, la ragione principe sembra essere “Il grano italiano è povero di proteine”. Il 7 luglio a Bari si è tenuta una manifestazione in spiaggia “Pane e pomodoro”, proprio per dissentire da questa (a nostro dire) speculazione sul prezzo del grano italiano, riportiamo parte dell’articolo di “I Like Puglia”: Con il supporto del Servizio Attività Economiche Consumatori della Regione Puglia, dell’Istituto Pugliese per il Consumo e di 14 associazioni dei Consumatori, Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Casa del Consumatore, Codacons, Codici, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del cittadino, Polidream, Unione Nazionale Consumatori, sarà allestita la mostra della pasta italiana fatta esclusivamente con grano “Made in Italy” e gli agricoltori di Coldiretti…

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Molti di noi non sanno che i reati di tipo ecologico, fino a qualche mese fa non avevano una adeguata copertura legislativa. La Lombardia si laurea come la regione con più reati in questo campo, forse anche perchè è tra le più attive industrialmente, anche se questo è un marchio del quale non sarebbe il caso di vantarsi. Leggiamo quindi l’ottimo articolo di Crema Online, “Libera e Legambiente presentano il Rapporto ecomafia” (ve ne consigliamo la lettura), dove spiegano molto bene come le Ecomafie amalgamino il ciclo illegale del cemento con quello anch’esso illegale dei rifiuti. Quello che un pò spiazza è come mai una legge su questo argomento abbia giaciuto per anni in Parlamento, nonostante di questo genere di reati la storia italiana (anche ben recente) ne è piena, dalla “terra dei fuochi”, ai rifiuti trovati sotto la BreBeMi, tanto da far quasi pensare ad una sorta di “aiutino” alle ecomafie. Che in…

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Va bene guardare il bicchiere mezzo pieno, ma a volte l’esagerazione supera l’immaginazione. In questi giorni i vari mass media hanno raccontato e giustificato il crollo del prezzo del latte come un risultato dell’eccessiva produzione italiana. L’Agenzia Ansa scrive: “Il mercato del latte vaccino è sempre più complesso e concorrenziale. E nell’Europa a 28 l’aumento della produzione, fra l’11 e il 13%, si abbina a un calo della domanda, con conseguente discesa dei prezzi“. Tra il dire ed il non dire, tra uno studio di qualche illuminato o della profezia del personaggio del momento, la colpa del crollo del prezzo risulta sempre ad esclusivo carico dell’agricoltore. Il principio cardine è che la piccola impresa deve morire mentre deve sopravvivere l’agricoltore di grande dimensioni, senza debiti, magari amico dell’amico. Nel leggere l’agenzia Ansa infatti troviamo un’ottima supposta: “A fotografare la crisi delle stalle e degli allevatori è, oggi a Roma, il…

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