Tag Archives: Martina

Oramai è palese, non v’è ombra di dubbio, Martina ci offende e lo fa nel modo più bieco, facendoci pensare che lui è attendo alle difficoltà del settore: C’è bisogno di trasparenza nella filiera e verso i consumatori – afferma il Ministro Maurizio Martina – e il ‘Codice etico’ sottoscritto oggi va proprio in questa direzione. Eh si, dopo anni ed anni di urla disperate, suicidi, aziende che chiudono per colpa di un mercato squalo, arriva bello fresco in luglio 2017 a dirci che ci sta lavorando da un po: Da tempo stiamo lavorando per garantire più equilibrio e più equità nei rapporti tra produzione e distribuzione anche nell’ottica di una maggiore tutela dei diritti dei lavoratori. Noi ci siamo. Ma dove siete? O meglio, dove eravate quando la gente spendeva ogni sua goccia di sangue nel tentativo di far sentire la propria voce o riportava quella degli altri, come…

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Qualcosa nelle stanze degli uffici della bandiera gialla non sta funzionando a dovere, sono 2 le cose: o Moncalvo va da una parte e le sezioni provinciali dall’altro, oppure stanno tessendo una trama la cui comprensione è ai livelli di Machiavelli. Alcuni comuni del Nord, in particolare della Lombardia ma forse non solo, hanno ricevuto una proposta di sensibilizzazione e di persuasione a NON votare il CETA da parte dei nostri politici: COLDIRETTI è impegnata, con una coalizione di altri portatori di interesse, in un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’accordo e di impedire l’entrata in vigore del Trattato in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese. la Federazione Provinciale Coldiretti di Bergamo CHIEDE alla S.V. di voler inserire nell’ordine…

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Anche l’Associazione Allevatori, ente coldirettiano, rischia la chiusura. La crisi delle stalle italiane non poteva che travolgere anche l’associazione, piaccia o non piaccia. La cosa strana è l’adozione di due pesi e due misure; su Ismea e sui Consorzi Agrari l’interessamento di Coldiretti può definirsi proficuo mentre per l’Associazione Allevatori emerge un certo disinteressamento. Brutto periodo per le associazioni provinciali degli allevatori. Ad una settimana dalla decisione di aggregare nel regionale le cinque provinciali, iniziando dalle tre già commissariate, arriva la notizia di un drastico taglio delle risorse da parte del Ministero. Con una comunicazione a firma del direttore generale del Mipaaf, gli assessorati regionali all’agricoltura hanno appreso che i fondi destinati alla tutela della biodiversità e al sostegno del sistema allevatoriale passano da 22 a 7. Nessun commento da parte del presidente dell’Ama (associazione mantovana allevatori) Roberto Chizzoni, che preferisce attendere maggiori informazioni dall’Aia. Immediata invece la reazione di…

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Sicuramente vi starete domandando cosa accomuna il latte di soia, Ettore Prandini e la politica agricola italiana. Iniziamo con ordine, giusto per non dare alibi ai soliti provocatori. Pochi giorni fa, come tutti sapete, la Corte di Giustizia UE ha sentenziato che non è possibile utilizzare la dicitura “latte di soia” o “latte di riso” in quanto si può definire “latte” solo quei prodotti di origine animale, evitando in questo modo di indurre il consumatore in confusione. Dopo solo poche ore dalla sentenza, ampiamente pubblicata sui media, Ettore Prandini attuale Presidente Regione Lombardia della Coldiretti (con uno stipendio modesto di circa “soli” 325.000 euro/annuo) e candidato alla Presidenza Nazionale (con uno stipendio di “soli” 1.000.000 euro/annuo), si è attribuito il merito di questa sentenza storica, dichiarando a Il Punto Coldiretti: “Una vittoria della Coldiretti che da anni porta avanti questa battaglia contro le indicazioni scorrette e fuorvianti con l’atteso stop…

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Tutti conoscono il proverbio “Il mattino ha l’oro in bocca” e con questa spinta, oggi il nostro solerte Ministro Maurizio Martina ha dichiarato quanto segue: “Grazie ad Expo Milano abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e…

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Una delle più belle iniziative del MIPAAF e dell’Unione Europea rischia di scivolare sulla classica buccia di banana: Leggiamo con profondo dispiacere l’articolo di FreshPlaza dove viene denunciata una situazione, in Romagna (e non solo, l’immagine dell’articolo l’ho fatta io stesso da una confezione di pesche), decisamente sconveniente. Non si può dare delle pesche spagnole, raccolte 8 giorni prima (!!) ai bambini nelle scuole, quando molti produttori italiani le lasciano MARCIRE sugli alberi! Non si può perchè la filiera è TROPPO LUNGA e non permette a chi gestisce il progetto di avere dei prezzi adeguati al servizio, quindi chi vince è il produttore estero. Da capitolato si prevede l’uso di frutta che proviene da tutta la Comunità Europea, quindi nulla è andato fuori dalle regole, ma quando abbiamo già tutto qui in Italia, perchè andare a prenderle all’estero? Poi permettetemi una domanda: siamo noi così fuori mercato oppure veramente dalla Spagna arriva frutta ad…

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E’ inutile, alla speranza della buona fede nella gente continuiamo a crederci ed immancabilmente finiamo per doverci asciugare lacrime di delusione. Si appellano al “principio di democrazia”, come si legge dalla loro emissione, i benpensati dell’EU, che potete leggere in questo link, eccovi l’estratto più significativo: A tal proposito, il Tribunale osserva in particolare che il principio di democrazia, che fa parte dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione, così come l’obiettivo sotteso alle iniziative dei cittadini europei (vale a dire migliorare il funzionamento democratico dell’Unione attribuendo a qualunque cittadino un diritto generale a partecipare alla vita democratica) impongono di adottare un’interpretazione della nozione di atto giuridico che includa atti giuridici come una decisione di avvio di negoziati finalizzati alla conclusione di un accordo internazionale che (come il TTIP o il CETA) mira incontestabilmente a modificare l’ordinamento giuridico dell’Unione. Il Tribunale constata, inoltre, che non è giustificata l’esclusione da tale…

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Oggi, il Sottosegretario Castiglione s’è affrettato a far presente che, lui e Martina hanno ottenuto, con merito, la proroga delle domande PAC del 2017 fino al 15 Giugno p.v. durante la Conferenza Stato-Regioni: “La proroga che abbiamo ottenuto è un segnale positivo verso migliaia di aziende agricole che potranno così beneficiare degli strumenti della Pac, senza rischiare di perdere risorse. Abbiamo lavorato molto in questi mesi e ringrazio il Commissario Phil Hogan di aver dato seguito concretamente agli impegni presi a Verona ad aprile”. Ma quale fervido impegno in tutto questo, ma la stessa solerzia non l’abbiamo vista applicata ai saldi della PAC 2016, che ancora molte aziende agricole non hanno visto arrivare. Sarà che è più interessante, anche giornalisticamente parlando, far vedere quello che si fa oggi e lasciare che il tempo sommerga e faccia dimenticare che tanta gente è ancora in attesa di quanto dovuto. Continuiamo pure, con…

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“E’ primavera, svegliatevi bambine” recitava la canzone Mattinata fiorentina di Alberto Rabagliati negli anni ’50, ma mai così attuale in questi giorni, andrebbe mandata in filodiffusione in tutto il MIPAAF e nei Palazzi delle varie Sindacali che… dormono… Leggendo quello che sta succedendo a Bruxelles sarebbero dovuti correre ed arrivare a Palazzo Berlaymont con la barba lunga, trafelati, urlando se fossero tutti impazziti, ed invece… dormono sereni. Com’è possibile che in estate 2016 l’UE sborsa 150 Milioni di € come sostegno al mancato guadagno, aiutando gli agricoltori e facendo uscire il settore dalla crisi che attanagliava tutto il comparto e poi inizia ad intrecciare un altro accordo di libero mercato con chi? Con la Nuova Zelanda! La memoria evidentemente è corta oppure chi ha messo i soldi in estate scorsa, vuole qualcosa in cambio o sta pretendendo il conto, altrimenti non si capisce perchè si devono creare relazioni di questo genere…

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Gli specchietti per le allodole del MIPAAF non hanno soluzione di continuità in questo Governo fantasma, di un Ministro che non sa ciò che fa, che parla dietro dettatura e che non ha voce in capitolo. Si capisce da quello che dichiara sul sito MIPAAF: “Questo provvedimento – ha commentato il Ministro Martina – si inserisce nel lavoro che stiamo portando avanti per dare massima informazione ai cittadini sugli alimenti che consumano. Per questo abbiamo voluto inserire di nuovo l’obbligo di riportare in etichetta lo stabilimento di produzione dei cibi. Diamo una risposta anche alle tantissime aziende che hanno chiesto questa norma e hanno continuato a dichiarare lo stabilimento di produzione nelle loro etichette. Il nostro lavoro non si ferma qui, porteremo avanti la nostra battaglia anche in Europa, perché l’etichettatura sia sempre più completa. La valorizzazione della distintività del nostro modello agroalimentare passa anche da qui”. Certamente, proprio di…

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