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Qualcosa nelle stanze degli uffici della bandiera gialla non sta funzionando a dovere, sono 2 le cose: o Moncalvo va da una parte e le sezioni provinciali dall’altro, oppure stanno tessendo una trama la cui comprensione è ai livelli di Machiavelli. Alcuni comuni del Nord, in particolare della Lombardia ma forse non solo, hanno ricevuto una proposta di sensibilizzazione e di persuasione a NON votare il CETA da parte dei nostri politici: COLDIRETTI è impegnata, con una coalizione di altri portatori di interesse, in un’azione tesa ad informare e sensibilizzare il Governo ed i Parlamentari italiani chiedendo loro di non votare a favore della ratifica dell’accordo e di impedire l’entrata in vigore del Trattato in via provvisoria, nella direzione di ragioni di scambio improntate alla democrazia economica ed alla salvaguardia dei diritti dei consumatori e delle imprese. la Federazione Provinciale Coldiretti di Bergamo CHIEDE alla S.V. di voler inserire nell’ordine…

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Si sa a volte l’unica cosa che rimane da fare è quella di pregare. Coldiretti, sindacato renziano vicino al mondo cattolico, prega ogni giorno di ricevere “aiutini” economici e politici per stare in piedi, evitando così una vera e propria implosione. Classico è il caso del CETA: davanti all’opinione pubblica si parla per un verso, magari grazie ad una buona oratoria e tante belle bandiere colorate, mentre la realtà è esattamente l’opposto. La pagina Facebook Agricoltura in Rivoluzione commenta così la manifestazione di Coldiretti a Roma: Il presidente Coldiretti Moncalvo l’Italiano, con una folta delegazione (CGIL, Legambiente, Adusbef, Federconsumatori, Movimento Consumatori, Fairwatch e Greenpeace) corre al Senato a incontrare Piero Grasso, per esprimere forti perplessità sul Ceta. Moncalvo l’europeo invece è vice-presidente di Copa-Cogeca (l’organizzazione europea che raccoglie cooperatori e imprenditori agricoli europei) che ha già dato parere favorevole allo stesso Ceta. Quando si è democristiani dentro. Ma questi cattolici…

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Tutti conoscono il proverbio “Il mattino ha l’oro in bocca” e con questa spinta, oggi il nostro solerte Ministro Maurizio Martina ha dichiarato quanto segue: “Grazie ad Expo Milano abbiamo rafforzato la promozione della cultura del cibo, inteso come strumento di democrazia e di uguaglianza, come chiave per la tutela della biodiversità e lo sviluppo sostenibile del nostro Pianeta. Dedicare il 2018 al cibo italiano, quindi, è una scelta tutt’altro che banale. Significa porre ancora una volta l’accento su parole chiave come qualità, eccellenza e sicurezza che rendono unici i nostri prodotti. Significa valorizzare il lavoro di migliaia di agricoltori, allevatori pescatori, artigiani e produttori alimentari. Il mondo ha fame d’Italia. Ce lo dimostrano i dati dell’export in continua crescita, che ha superato i 38 miliardi di euro, e i risultati positivi della prima edizione della ‘Settimana della cucina italiana nel mondo’ promossa in collaborazione con il Ministero degli Esteri e…

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Gli affari sono sempre affari ! E’ questa la conclusione a cui devono essere arrivati i componenti del Governo nel dare il via libera al DDL sul CETA. Finalmente potremo mangiare carne con gli ormoni, pollo lavato con il cloro, praticamente alimenti a basso costo e di qualità indecente. La notizia pubblicata prima dal Governo e poi da L’Intellettuale Dissidente lascia veramente sconcertati. Quanto è costato il silenzio dei giornalisti dei grandi mass media ? E’ arrivato il CETA, ma non ditelo in giro. Il Governo ha approvato il disegno di legge per la sua ratifica ed attuazione, ossia per l’accordo economico e commerciale tra l’Unione europea e il Canada. Ma piano – per favore! – non strillatelo. Eh già, perché il temuto trattato, firmato lo scorso 30 ottobre a Bruxelles e ratificato dal parlamento europeo questo febbraio sta per approdare al parlamento italiano per seguire l’iter legislativo ed essere…

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E’ inutile, alla speranza della buona fede nella gente continuiamo a crederci ed immancabilmente finiamo per doverci asciugare lacrime di delusione. Si appellano al “principio di democrazia”, come si legge dalla loro emissione, i benpensati dell’EU, che potete leggere in questo link, eccovi l’estratto più significativo: A tal proposito, il Tribunale osserva in particolare che il principio di democrazia, che fa parte dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione, così come l’obiettivo sotteso alle iniziative dei cittadini europei (vale a dire migliorare il funzionamento democratico dell’Unione attribuendo a qualunque cittadino un diritto generale a partecipare alla vita democratica) impongono di adottare un’interpretazione della nozione di atto giuridico che includa atti giuridici come una decisione di avvio di negoziati finalizzati alla conclusione di un accordo internazionale che (come il TTIP o il CETA) mira incontestabilmente a modificare l’ordinamento giuridico dell’Unione. Il Tribunale constata, inoltre, che non è giustificata l’esclusione da tale…

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Giudicate voi ma i fatti dicono che l’unica forza politica scesa in piazza nella Capitale della Cultura 2016 e Capitale Gastronomica Europea è Progetto Nazionale. Mentre nel Parlamento Europeo Lega e M5S votavano contro il trattato commerciale Canada-UE, le sindacali italiane hanno fatto finta di nulla (chissà come mai!) o hanno definito il tutto un’opportunità (per chi?). Mentre la nostra becera politica era ed è occupata nelle lottizzazioni delle poltrone manageriali statali e nel sostegno finanziario alle care amiche banche, nessuno si è soffermato sulle drammatiche conseguenze economiche ed occupazionali che il CETA porterà in Italia. Il CETA è l’intesa UE-Canada che, in seguito ai negoziati avviati nel maggio 2009, conclusi nel settembre 2014 e firmati il 30 ottobre 2016, ha visto il suo passaggio al Parlamento Europeo, con il sostegno di forze politiche di ogni colore, che hanno approvato l’accordo economico e commerciale globale con l’obiettivo di aumentare il…

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COMUNICATO STAMPA Alla medesima conclusione arrivano il Presidente di Feditalimprese, Gianluca Micalizzi e il Presidente della no profit Insieme per la Terra, Nicola Gozzoli. Bocciatura senza appello per il trattato commerciale tra UE e Canada definito da Paolo De Castro (PD) “uno dei migliori accordi dal punto di vista delle tutele dei nostri prodotti“. Senza grandi clamori mediatici e mobilitazioni politiche di massa è stato approvato un trattato che cambierà radicalmente la nostra spesa quotidiana. Negli scaffali troveremo prodotti canadesi con OGM, carne a base di ormoni, farine con aggiunta di pesticidi, tutto condito a prezzi allettanti per il consumatore finale. Vi ricordate l’olio tunisino? Grazie ad una Circolare ministeriale i controlli doganali vengono effettuati entro 48 ore dall’arrivo in porto; tempistica impossibile se consideriamo il numero esiguo di operatori preposti, le modalità di analisi, oltre alla trasmissione del responso agli uffici competenti. Come verranno effettuati i controlli sui prodotti…

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IMPORTANTE E URGENTE! Ne parliamo da anni di questi Trattati: TTIP -TISA E CETA ma siamo arrivati al punto che da oggi dobbiamo prendere dei provvedimenti URGENTI, chiedo un aiuto a tutti i cittadini, Pescatori, Agricoltori, piccoli artigiani insomma TUTTO il Popolo Italiano e di tutti i 28 Paesi membri di fare un passaparola e chiedere a gran voce a chi ci rappresenta di VOTARE CONTRO QUESTO TRATTATO CETA UE-CANADA. Da oggi ci dovremmo impegnare, fino al giorno del voto sul CETA che si terra’ nella plenaria di febbraio, quando ci sarà l’ultimo e decisivo voto dell’intero Parlamento europeo a informare tutti delle conseguenze di questo trattato e non facendo sconti a NESSUNO chiederemo a tutti gli Europarlamentari dei 28 paesi membri di esprimersi di votare NO contro il CETA. Con questo trattato Vi diro’ anche come farlo e venire a conoscenza a chi ancora non si e espresso nonostante…

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Nelle scorse settimane, naturalmente celati dal dibattito politico sul Referendum che è costata la poltrona di Presidente del Consiglio a Renzi, è stato approvato il CETA, tra poco verrà consolidato un mercato con dazi a zero tra Canada ed Unione Europea, praticamente il 99% delle tasse doganali verranno rimosse. Ma fosse questo il problema, non ci preoccuperemo per certo, il problema è che non vi saranno NEMMENO I CONTROLLI ed impedimenti su quello che passerà quelle dogane! La motivazione è data dal non creare alcun tipo di barriera tra i due Paesi, in realtà è un bel modo per far passare le schifezze che producono in Canada, anche in Europa senza che si crei loro alcun ostacolo burocratico e sanitario. Ricordiamoci sempre che il Nord America è la più grande produttrice di organismi OGM e i più grandi utilizzatori di pesticidi, fertilizzanti e altre aberranti additivi chimici che sono VIETATI…

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Per nostra fortuna ci sono Paesi in Europa che non si lasciano abbindolare da politici senza scrupoli che descrivono il CETA e il TTIP come la terra promessa dell’economia nostrana ! In Italia vige il silenzio dei nostri politici, abituati a firmare senza porsi nemmeno una domanda e con la schiena ricurva davanti agli sponsor del momento. Ma i sindacati agricoli che fine hanno fatto ? Sono talmente interessati del lavoro dei propri associati che hanno deciso, quasi quasi, di appendere il cartello “non disturbare” all’entrata dei propri uffici. Nel frattempo, grazie a cittadini europei con diritto di voto, i trattati spazzatura vengono definitivamente e democraticamente stoppati. Il Canada getta la spugna e abbandona il CETA, dopo che le trattative con il governo regionale della Vallonia si sono protratte oltre il limite dell’ultimatum di Juncker. A parere di molti osservatori il CETA è morto e sepolto, come il TTIP. La…

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