Tag Archives: unione europea

E’ inutile, alla speranza della buona fede nella gente continuiamo a crederci ed immancabilmente finiamo per doverci asciugare lacrime di delusione. Si appellano al “principio di democrazia”, come si legge dalla loro emissione, i benpensati dell’EU, che potete leggere in questo link, eccovi l’estratto più significativo: A tal proposito, il Tribunale osserva in particolare che il principio di democrazia, che fa parte dei valori fondamentali su cui poggia l’Unione, così come l’obiettivo sotteso alle iniziative dei cittadini europei (vale a dire migliorare il funzionamento democratico dell’Unione attribuendo a qualunque cittadino un diritto generale a partecipare alla vita democratica) impongono di adottare un’interpretazione della nozione di atto giuridico che includa atti giuridici come una decisione di avvio di negoziati finalizzati alla conclusione di un accordo internazionale che (come il TTIP o il CETA) mira incontestabilmente a modificare l’ordinamento giuridico dell’Unione. Il Tribunale constata, inoltre, che non è giustificata l’esclusione da tale…

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Di qualche giorno fa il comunicato stampa sul sito del MIPAAF, dove si annuncia l’ennesimo “trionfo di italica intelligenza” con la proposta di Martina dell’etichettatura obbligatoria come prevista dal 29 aprile, per il latte e derivati. “Vogliamo introdurre – ha dichiarato il Ministro Martina – l’obbligo di indicazione dell’origine del riso in etichetta. Lo chiediamo a livello europeo e, in accordo con il Ministro Calenda, siamo pronti a sperimentare questo strumento in Italia. Oltre l’80% dei cittadini che hanno partecipato alla nostra consultazione pubblica ci chiede informazioni chiare sulla provenienza di questo prodotto. Per rispondere alla crisi del riso che sta mettendo in difficoltà migliaia di agricoltori in tanti nostri territori chiediamo alla Commissione Ue di fermare le importazioni a dazio zero che hanno creato uno squilibrio di mercato evidente, peraltro senza generare effetti positivi per i piccoli produttori dei paesi asiatici dai quali importiamo. Chiediamo l’attivazione urgente della clausola…

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A leggere i dati pubblicati dal Parlamento Europeo sinceramente ci sarebbe da farsi venire qualche turbolenza emotiva. L’Italia, anche se è un membro dell’Unione Europea particolarmente generoso nel pagare le sue competenze a Bruxelles, incassa “modesti” sostegni all’agricoltura rispetto alla Francia e alla Germania. Ancora una volta i nostri politici nostrani hanno dimostrato di non sapere che sostenere l’agricoltura vuol dire difendere imprese famigliari ossia tutto un territorio. La salvaguardia delle tradizioni agricole ed agroalimentari locali e la tutela della salute dei cittadini italiani dovrebbero essere considerate priorità nell’agenda dei nostri politici; ancora una volta si è perso l’occasione di essere seri! Ma quanto contiamo in Europa? Nulla, o comunque ben poco secondo l’analisi effettuata da #truenumbers: La commissione Europea ha intenzione di liberare nuove risorse economiche per l’agricoltura. Si tratta di un pacchetto supplementare di 6.3 miliardi di euro, oltre quelli già allocati, da destinare all’agricoltura. Queste risorse dovranno…

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Non è ancora terminato il mese di Marzo senza la nostra ennesima figuraccia con l’Unione Europea che, ha contestato la non completa trasparenza nell’assegnazione di una gara pubblica (si veda Articolo di Agricolae che ne spiega i dettagli), dovevamo finire il mese in bellezza! Abbiamo estratto questa parte dall’articolo che riassume un pò tutta la vicenda: …lo stesso ministero rilevava presunte difformità rispetto alle linee guida emanate da parte di apposito comitato ministeriale, delle procedure di selezione comunicate dalle diverse organizzazioni per 5 del 10 programmi approvati. Questo sul presupposto della contestazione sollevata dai servizi della Commissione dell’UE relativamente alle modalità di gestione demandate all’Italia per i programmi approvati nell’ambito del Regolamento (CE) n. 3/2008 nell’arco temporale dal 2010 al 2015, Con tanto di richiesta di rimborso da parte dell’Italia di oltre 10,5 milioni di euro erogati da Bruxelles. Contestazione fondata sul presupposto di presunte irregolarità addebitate allo Stato italiano in materia…

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Molto chiaro ed ineccepibile l’articolo di Cristiano Riciputi pubblicato su Freshplaza. L’impressione che abbiamo avuto è la totale distanza tra il mondo agricolo (quello produttivo) ed il mondo industriale e della Grande Distribuzione Organizzata. Entrambi non dialogano tra di loro. I secondi che sanno imporre solo le proprie regole ai primi. L’unico risultato concreto è lo spopolamento delle nostre campagne; stesso discorso vale anche per l’allevamento e per la pesca. In questi giorni si è parlato dell’impegno della Commissione Europea a presentare, nella seconda metà del 2017, una proposta legislativa per contrastare le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare. Chiediamo all’avvocato Gualtiero Roveda, referente di Fruitimprese, chiarimenti in merito. FreshPlaza (FP): Il Commissario europeo all’agricoltura Phil Hogan pare si stia dando molto da fare per sostenere il settore agricolo. Gualtiero Roveda (GR): In un recente incontro con i presidenti delle associazioni degli agricoltori e delle cooperative agricole di tutta Europa,…

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Manco Pierino a scuola, quando la maestra lo prendeva per l’orecchio e lo metteva nell’angolo della classe!! Quando ho preso in visione l’articolo di Agricolae in primis fu stupore, poi amarezza, infine vergogna. Ecco gli spunti di riflessione che vi porto: … la presenza di problemi di conformità e ritardi nell’attuazione di un piano d’azione volto ad ovviare alle carenze nei controlli essenziali sul rispetto dei criteri di riconoscimento. In pratica i conti FEASR dell’organismo pagatore IT26 (ARCEA) sono stralciati per la presenza di “errori rilevanti”. Il saldo finale dei programmi 2007IT06RAT001, 2007IT06RPO001, 2007IT06RPO004, 2007IT06RPO005, 2007IT06RPO006, 2007IT06RPO008, 2007IT06RPO012, 2007IT06RPO013, 2007IT06RPO015, 2007IT06RPO016, 2007IT06RPO017, 2007IT06RPO019, 2007IT06RPO020 e 2007IT06RPO021 del FEASR 2007-2013 dell’organismo pagatore IT01 (AGEA) – si legge a pagina 13 dell’allegato di sintesi della Commissione – non ha potuto essere pagato in quanto i conti annuali del FEASR per l’ultimo esercizio di attuazione (16.10.2014-31.12.2015) non sono stati liquidati. E non solo:…

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Mi sa che siamo proprio sul Titanic italico, si naviga a vista e l’uomo in vedetta, il Ministro Martina è pure miope! Non si sa proprio da che parte siam girati, oramai è ufficiale! In estate il MIPAAF e l’Unione Europea firmano un Decreto da noi chiamato “SvuotaStalle” per abbassare la produzione di latte così da alzare il prezzo a causa della minore offerta ed ora arriva un altro Decreto per aumentare il numero di vacche (in montagna) di 500.000 capi. Cosa ci siamo persi? Ma non dovevano diminuire le vacche? Non doveva diminuire la quantità di latte prodotto? Le vacche di montagna forse producono qualcos’altro che non sia latte? Forse producono gasolio agricolo montano! Non si parla di bruscolini, sono ben 31 milioni di Euro! Vero che una parte andranno alle zone terremotate (e che Dio lo volesse) si parla appunto di ben 14 milioni, ma solo per le…

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Mentre per chi va in Australia o in America è fatto divieto di portare con se qualsiasi materiale vegetale, per timore di importare parassiti pericolosi, in Europa le fontiere colabrodo permettono l’entrata indiscriminata di qualsiasi cosa. Dopo anni, come per incanto, emergono atti di pentimento di qualche Istituzione comunitaria, magari dopo lo scoppio di una determinata parassitosi tipica di Paesi oltre oceano. Tutto è lecito, basta che il problema si diffonda a casa d’altri (Germania esclusa): questo è il motto che vige a Bruxelles. Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo, arrivata il 26 ottobre a Strasburgo, inizia il conto alla rovescia per l’applicazione delle nuove norme UE per proteggere l’agricoltura dalla diffusione di patogeni vegetali. Il regolamento dovrebbe entrare in vigore nelle prime settimane del 2017 e prevede un periodo di transizione di tre anni prima della sua piena applicazione. Visto il numero di parassiti «entrati» in Europa negli…

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Anthea McIntyre, in qualità di relatrice ha dichiarato: “I parassiti e le malattie non rispettano i confini nazionali! Ecco perché è così importante avere norme in tutta l’UE per la protezione della nostra agricoltura, orticoltura e silvicoltura, attraverso un approccio proporzionato e basato sul rischio, che preveda un più rapido processo decisionale, un’azione più rapida e una migliore cooperazione tra gli Stati membri” continua poi… “Nuovi parassiti e malattie emergono in continuazione e la globalizzazione, il cambiamento climatico e il commercio aumentano il rischio di future epidemie. Come continente, le nostre difese sono forti solo se anche l’anello più debole lo è”. Nella giornata di mercoledì u.s. sono state varate dal Parlamento Europeo le nuove norme comunitarie relativamente alla prevenzione sulla diffusione dei parassiti o malattie, che includono una serie di azioni che gli Stati membri dovranno mettere in campo per evitare nuovi focolai vedi il caso “Xilella Fastidiosa”. Ecco…

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Era il 13 luglio, non più tardi di 20 giorni fa parlavamo del silenzio dietro al “possibile” sbarco in Europa di Mais OGM (Organismo Geneticamente Modificato), tenuto sotto opportuno silenzio per non muovere le masse di ambientalisti nelle piazze e siamo a doverci ripetere ancora, basta leggere il titolo. La differenza è che stavolta la Soia OGM ha ben passato la votazione finale e potrà essere liberamente commercializzata: La Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione in Europa di tre varianti di soia Ogm, due prodotte da Monsanto e una da Bayer CropScience. L’autorizzazione concessa dalla Commissione europea ha unadurata di dieci anni e prevede l’indicazione in etichetta obbligatoria per ogni prodotto contenente questi tre Ogm. L’autorizzazione della Commissione segue il parere scientifico positivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e l’assenza di opinioni contrarie da parte degli Stati membri sia in commissione ordinaria che d’appello del Consiglio Ue.  Gli OGM approvati resistenti al…

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10/20