Tag Archives: politica

Per noi italiani la tavola è anche un momento di condivisione famigliare, dove il dialogo, la buona cucina e il relax coincidono. La tradizione quotidiana italiana, in generale quella latina, è costantemente messa a dura prova da stili di vita estremamente diversi, lontani da noi. E’ il caso della nascita del pandoro a base di insetti realizzato dallo Chef Roberto Cavasin come riportato da Adnkronos:  http://www.adnkronos.com/2017/12/19/primo-pandoro-mondo-fatto-con-gli-insetti_huxh3OFjZDWM0mSRoNNsyM.html La diffusione di questi alimenti “alternativi” non solo risveglia l’attenzione verso la salute dei consumatori ma devasta l’economia italiana basata su imprese agricole produttrici di eccellenze conosciute in tutto il mondo. Noi importiamo e/o lavoriamo insetti mentre esportiamo il meglio delle nostre produzioni agroalimentari dagli USA all’Australia. Vi sembra che tutto ciò abbia un senso logico? Davanti a questi scenari cosa fanno i nostri politici ed il mondo sindacale? Nulla. A cosa sarà imputato questo silenzio? A pensar male … Ma voi a casa vostra…

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Diciamoci la verità. Ma al Presidente della Commissione Agricoltura del Senato Roberto Formigoni gli interessa il settore primario? A giudicare come ha ricevuto ed ascoltato pochi giorni fa i pescatori italiani in audizione al Senato direi assolutamente di no; troppi gli impegni sulle chat del cellulare e troppa stanchezza sfociata in lunghi sbadigli. Nel leggere l’articolo apparso su Il Giornale viene da domandarsi: perchè nelle poltrone agricole devono sedersi persone estranee al settore primario? Non saremo per caso una merce di scambio, giusto per favorire le logiche industriali degli amici giusti ? No, Roberto Formigoni, il Celeste oggi sbiadito, si era abituato a guardare Milano dall’alto del suo ufficio vetrato al trentesimo piano del Pirellone e non aveva compreso che lo skyline stava cambiando. La Seconda Repubblica scricchiolava, i grillini innestavano il turbo, la crisi divorava il benessere. Lui guardava ma non vedeva. Scorgeva solo la propria grandeur e la…

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Un conto è mettere un freno alle bufale che compaiono su Internet ed un conto è ledere l’articolo 21 della nostra Costituzione. Siamo ad un paradosso, dai tempi di Berlusconi che era stato colpevolizzato di voler comprare tutta la stampa nazionale, siamo arrivati al vero cerotto istituzionale, il DDL “Gambaro”, leggiamo insieme il passaggio più inquietante: Chiunque diffonde o comunica voci o notizie false, esagerate o tendenziose, che possono destare pubblico allarme, o svolge comunque un’attività tale da recare nocumento degli interessi pubblici o da fuorviare settori dell’opinione pubblica, anche attraverso campagne con l’utilizzo di piattaforme informatiche destinate alla diffusione online, è punito con la reclusione non inferiore a 12 mesi e con l’ammenda fino a euro 5.000,00. Ai fini della tutela del singolo e della collettività, chiunque si rende responsabile, anche con l’utilizzo di piattaforme informatiche destinate alla diffusione online, di campagne d’odio contro individui o di campagne volte…

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IMPORTANTE E URGENTE! Ne parliamo da anni di questi Trattati: TTIP -TISA E CETA ma siamo arrivati al punto che da oggi dobbiamo prendere dei provvedimenti URGENTI, chiedo un aiuto a tutti i cittadini, Pescatori, Agricoltori, piccoli artigiani insomma TUTTO il Popolo Italiano e di tutti i 28 Paesi membri di fare un passaparola e chiedere a gran voce a chi ci rappresenta di VOTARE CONTRO QUESTO TRATTATO CETA UE-CANADA. Da oggi ci dovremmo impegnare, fino al giorno del voto sul CETA che si terra’ nella plenaria di febbraio, quando ci sarà l’ultimo e decisivo voto dell’intero Parlamento europeo a informare tutti delle conseguenze di questo trattato e non facendo sconti a NESSUNO chiederemo a tutti gli Europarlamentari dei 28 paesi membri di esprimersi di votare NO contro il CETA. Con questo trattato Vi diro’ anche come farlo e venire a conoscenza a chi ancora non si e espresso nonostante…

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In questi giorni, guardare il Telegiornale è diventato paradossale, si vedono cose che sono al limite della fantascienza. Vedere quello che succede in centro Italia è paragonabile alla sceneggiatura di un film dell’orrore o un thriller alla “Shining”, ma purtroppo questo film non dura un paio d’ore, non c’è la pubblicità in mezzo e nemmeno possiamo premere lo Stop sul telecomando. E’ tutto vero, gli animali e la gente muoiono davvero sotto il peso dell’indifferenza e dell’inefficienza della politica, troppo presa a litigare sulla legge elettorale, ad applaudire nel caldo Parlamento di Roma allo stanziamento di 20 miliardi di Euro, per salvare un covo di aguzzini, mezzi carbonari di sinistra e furbetti vari, dal nome Monte dei Paschi di Siena (per gli amici MPS, come esclamò un esponente di sinistra “Abbiamo una banca!!”, durante una conversazione telefonica). Nessuno di questi sciacalli in giacca e cravatta andrà in galera, figuriamoci, loro…

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Mentre i nostri allevatori vengono derubati del proprio sudore dai sindacalisti di turno e dai politici che nulla conoscono del primario, la multinazionale Parmalat incrementa i suoi profitti. Grazie a una labile concorrenza in terra friulana e a pagamenti “contenuti” del latte agli allevatori, gli affari dell’azienda francese vanno a gonfie e vele.  UDINE. Il prezzo del latte remunerato alla stalla resta pesantemente inferiore al costo di produzione per gli allevatori del Friuli Venezia Giulia. Avanti di questo passo comporterà la scomparsa di altri piccoli produttori che all’80 per cento sono oggi già fuori mercato. L’allarme arriva dai consigliere regionali che della crisi del latte, più accentuata in Fvg che altrove, hanno discusso ieri con l’assessore all’Agricoltura Cristiano Shaurli. È stato l’esponente del gruppo Misto Claudio Violino, a mettere sul tavolo le principali criticità che affliggono il comparto: dalla mancanza di un punto di riferimento per una efficace politica del…

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Riceviamo sulla nostra email istituzionale lo sfogo di un nostro associato che lavora nel settore, quindi il suo è un punto di vista anche tecnico se vogliamo, visto che si occupa di servizi CAA. Lo sfogo è relativo al nostro recente articolo sulla salute degli animali delle aziende agricole colpite dal terremoto nel Centro Italia, ve lo riportiamo come nostra consuetudine: Oltre alle stalle ed ai moduli abitativi mancanti c’è anche il fatto che questa povera gente, ancora non ha percepito gli aiuti previsti per le misure agroambientali delle domande presentate a maggio 2016 ossia: Indennità compensativa Biologico Gestione pascoli Benessere animali L’anno scorso (ossia domande presentate nel 2015) hanno ricevuto gli aiuti tra il 01/12/2015 e il 04/01/2016 ma quest’anno ancora nulla, nonostante le promesse fatte da tutte le parti politiche, in aiuto ai terremotati. Inoltre i saldi della PAC, che normalmente i primi di gennaio venivano sempre liquidati, per le domande del…

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Mentre i nostri governanti festeggiano le vacanze con gran cenoni, gli animali delle zone terremotate stanno morendo di freddo. Perchè? Semplice! Nessun partito della maggioranza si è accorto che non sono arrivate le strutture per mettere al riparo gli animali, lasciandoli in balia della neve e delle temperature glaciali. Il destino di questi animali è di morire di stenti, senza nutrirsi, causa l’abbondante quantitativo di neve caduta, e di freddo. Bestiame al pascolo, sotto la neve e senza stalle sicure dove accogliere mucche e pecore. «I vitellini moriranno di freddo». Scenario da dopoguerra a Pieve Torina dove gli allevatori gridano allo scandalo. Dalla prima scossa di terremoto, quella del 24 agosto, che portò già i primi danni all’entroterra Maceratese, le aziende attendono ancora i moduli provvisori per riparare il bestiame dall’inverno. «Pur di non vedere morire le mie mucche di freddo – racconta Mirko Angeli, titolare insieme ai fratelli Luca…

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Altro che migliaia di aziende agricole nuove, altro che articoli ridicoli di certe sindacali, qui siamo alla fame e non c’è nessuna luce in fondo al tunnel… e se c’è è quella del treno che corre verso di noi! L’articolo de “Il Giorno” fotografa e certifica quello che diciamo sin dalla nostra nascita, non c’è più trippa per gatti, anzi tra un pò manco i gatti ci resteranno in questa valle di lacrime. Lo sfogo sincero dell’allevatore Sig. Speziale nell’articolo non fa altro che ribadire che il mercato è alla fine, si sta grattando il fondo del barile e che a fatica si portano a casa 1.000 Euro al mese, lavorando dalle 5 del mattino alle 21 della sera. Leggendo questo articolo, i felici articoli del MIPAAF e delle amiche Sindacali sono delle barzellette raccontate male, quelle che non fanno nemmeno ridere. «Una politica miope fa credere ai giovani che l’agricoltura…

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Quest’oggi non vogliamo essere noi i relatori della situazione paradossale che sta vivendo il nostro Settore in questo periodo, ma vogliamo dare voce ad un amico che ha a che fare con le Sindacali ogni giorno, ha un lavoro di tipo tecnico assistenziale alle Aziende Agricole. Siccome non ama i protagonismi, preferisce non firmare l’articolo a suo nome, lo chiameremo Andrea, eccoVi il suo sfogo: A mio avviso AGEA ha fatto solo il proprio dovere, (e secondo me, male) perché l’erogazione degli anticipi era già prevista per norma già prima del sisma e non hanno fatto nulla di eccezionale, più o meno come anni precedenti. Il Ministero eviti di fare paragoni con gli anni passati, che sono stati disastrosi, perché le aziende che negli anni passati hanno preso i soldi con notevole ritardo se lo ricordano e a nulla servono i comunicati stampa per far vedere quanto sono bravi, che…

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10/23