Category Archives: Il punto di vista

Per noi italiani la tavola è anche un momento di condivisione famigliare, dove il dialogo, la buona cucina e il relax coincidono. La tradizione quotidiana italiana, in generale quella latina, è costantemente messa a dura prova da stili di vita estremamente diversi, lontani da noi. E’ il caso della nascita del pandoro a base di insetti realizzato dallo Chef Roberto Cavasin come riportato da Adnkronos:  http://www.adnkronos.com/2017/12/19/primo-pandoro-mondo-fatto-con-gli-insetti_huxh3OFjZDWM0mSRoNNsyM.html La diffusione di questi alimenti “alternativi” non solo risveglia l’attenzione verso la salute dei consumatori ma devasta l’economia italiana basata su imprese agricole produttrici di eccellenze conosciute in tutto il mondo. Noi importiamo e/o lavoriamo insetti mentre esportiamo il meglio delle nostre produzioni agroalimentari dagli USA all’Australia. Vi sembra che tutto ciò abbia un senso logico? Davanti a questi scenari cosa fanno i nostri politici ed il mondo sindacale? Nulla. A cosa sarà imputato questo silenzio? A pensar male … Ma voi a casa vostra…

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I primi a danneggiare il settore primario italiano, possiamo dirlo, senza ombra di dubbio, sono proprio i nostri “amati” politici che nulla conoscono sulla vita in campagna o in mare. Iniziamo con ordine. Salvo proroghe dell’ultimo minuto, dal primo gennaio 2019 entrerà obbligatoriamente in vigore la fatturazione elettronica. Questo provvedimento targato PD è ovviamente appoggiato dalle Sindacali agricole, sempre propense a fare cassa sulla pelle dei propri associati, ma osteggiato dagli stessi agricoltori e dai pescatori. Nicola Gozzoli, fondatore di Insieme per la Terra, ritiene questo provvedimento assolutamente “demenziale” tanto da consigliare “la sua immediata cancellazione” e “la formulazione di serie scuse da parte delle Sindacali e da parte del PD a tutti gli operatori del primario“. Cerchiamo ora di snocciolare perché dell’insensatezza del provvedimento legislativo: -la stragrande maggioranza dei agricoltori opera in regime IVA a forfait per cui questo provvedimento è assolutamente illogico; -se l’età media degli agricoltori supera…

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Non possiamo che fare i complimenti alla Coldiretti per aver eletto a Palazzo Rospigliosi il suo nuovo Presidente Nazionale Dr. Ettore Prandini; ovviamente non possiamo anche esimerci nel complimentarci con i soci della sindacale agricola per la generosità che dimostreranno verso la nuova Presidenza nel prossimo quinquennio. A cosa mi sto riferendo? Ovviamente al generoso stipendio che Prandini percepirà! 1.000.000 di euro l’anno X 5 anni = 5.000.000 di euro 2.739 euro al giorno Tre volte e mezzo lo stipendio del Presidente della Repubblica Italiana, 5 volte lo stipendio del Presidente USA Trump, 1.000 volte lo stipendio di un operaio Iveco. Servono solo 2.631.578 litri di latte per pagare lo stipendio annuale a Prandini, ovviamente considerando il latte bovino al prezzo di 0,38 cent/litro. Mentre le aziende agricole chiudono, mentre costa di più produrre eccellenze agricole che lasciare il terreno incolto, l’attività sindacale si conferma particolarmente redditizia, anzi molto redditizia.…

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Lo so a cosa state pensando: “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi“! Vi ricordate quando Renzi, sul palco della Coldiretti, decantava le sue “sforbiciate” fiscali a favore degli agricoltori? Ebbene si è dimenticato di dire (guarda caso!) che da li a poco sarebbe entrata in vigore una disposizione che sposta il pagamento dei contributi dei dipendenti agricoli da trimestrale a mensile. In un primo impatto sicuramente potreste pensare che questa normativa possa portare alla “sola” perdita di liquidità (già un miracolo averla!) aziendale senza però pensare al cospicuo lavoro del commercialista; infatti il conteggio dei contributi invece di essere realizzato 4 volte all’anno sarà realizzato 12 volte l’anno. Chi pagherà l’attività del commercialista di turno o meglio il comodo e caro servizio sindacale realizzato all’associato? Mentre le prese in giro continuano a gravare sul nostro sudore, le sindacali continuano a tartassarci per il mantenimento dei propri privilegi…

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L’attuazione della Riforma Agraria suggerita dalla Fondazione GAT è, secondo la Presidente Rosanna Montecchi, “l’unico strumento possibile per rilanciare il mercato lattiero-caseario, specialmente Grana Padano e latte alimentare”. Linea dura sulla presenza contemporanea nei siti produttivi di formaggi DOP come il Grana Padano e dei prodotti similari che non hanno la tutela ed il controllo del Consorzio. Nello stabilimento produttivo deve essere lavorato solo latte italiano per produrre eccellenze, non imitazioni. L’importatore di latte in polvere e di formaggi extra UE dovrà obbligatoriamente pagare anticipatamente le analisi da effettuare con metodi ufficiali; il campionamento sistematico, non periodico, della merce dovrà avvenire secondo metodiche internazionali. La merce dovrà rimanere bloccata in dogana, senza se e senza ma, fino al risultato analitico programmato oltre alla pubblicazione on line delle analisi. Massima trasparenza. Ruolo chiave riveste la creazione di una banca dati costituita con dati analitici ottenuti grazie alla risonanza magnetica nucleare, così…

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Ci sono persone che non passano la propria vita a sperare in qualche cambiamento ma hanno il coraggio di rimboccarsi le maniche senza tanti giri di parole. Per alcuni potremmo parlare di lucida follia ma per altri di lungimiranza. E’ il caso della Fondazione GAT, l’unica fondazione di partecipazione in Europa che si occupa del settore primario, voluta per ostinata determinazione dall’Avv. Rosanna Montecchi e dal Dr. Nicola Gozzoli. Oltre alla realizzazione di Aziende Agricole GAT la Fondazione ha lanciato, unico caso nel mondo, il Premio Nazareno Strampelli destinato unicamente agli Istituti Agrari ed Alberghieri italiani. Molto spesso pensiamo che la ricerca possa essere fatta solo nelle nostre università, abbandonando ed isolando i nostri istituti secondari, destinandoli all’impoverimento culturale. La Fondazione ha decisamente invertito questa tendenza, sostenendo di fatto lo studio e la voglia di ricerca di quei ragazzi che non possono, causa problemi economici, proseguire gli studi. Per fare…

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Diciamola tutta! I nostri politici e i nostri “amati” sindacati non sono all’altezza dei cambiamenti economici epocali che sta vivendo il nostro Paese. Cinesi che acquisiscono le bancarelle dei nostri mercati rionali oltre a svariate attività commerciali, francesi che fanno man bassa nel lattiero caseario, arabi che acquistano interi blocchi immobiliari, americani che mettono le mani sull’alta velocità. Un elenco infinito davanti al quale si rimane praticamente allibiti. Già nel 2013 Crozza aveva anticipato questa grave tendenza: http://www.la7.it/coffee-break/video/crozza-italia-paese-in-vendita-25-09-2013-123249  Ma perchè chi dovrebbe intervenire non dice e non fa nulla? Pensatela come volete ma oltre all’ignoranza e all’incapacità di fondo dei nostri responsabili politici e sindacali sorge un chiaro dubbio di interesse commerciale privato. Mazzette, regalini, favoritismi? Non possiamo dimostrarlo ma, come diceva zio Giulio, “fidarsi è bene, non fidarsi è meglio“. La vendita delle nostre aziende porta inevitabilmente a ristrutturazioni interne aziendali con notevoli conseguenze occupazionali, dirette ed indirette, oltre…

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Riportiamo la dichiarazione del Dr. Nicola Gozzoli, fondatore di Insieme per la Terra e Vicepresidente della Fondazione GAT, avvenuta in un incontro associativo. “I nostri agricoltori, allevatori e pescatori sono stati lasciati soli sia dal mondo politico sia dal mondo sindacale. Tutti lo sappiamo, tutti lo vediamo, anche se molti fanno finta di nulla. Tutti i partiti politici candidati alle prossime elezioni hanno eliminato dai propri programmi elettorali proposte concrete per rilanciare il nostro primario, come se non esistessimo, come se il nostro lavoro fosse superfluo. Peccato che il 15 % del PIL sia legato alla nostra attività contrariamente al pensiero dei benpensanti! Politici che in Italia mettono in bocca le parole “eccellenze” e “biodiversità” per poi votare in Europa ogni tipo di trattato, per lo più indecenti e massacranti per la nostra economia. Sindacati che non si ribellano, che non manifestano, che preferiscono il silenzio assecondando l’amico politico di turno. Chi…

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Nel silenzio più totale dei media e dei sindacati agricoli (e non!) italiani è stata approvato uno slittamento del pagamento delle pensioni al secondo giorno lavorativo del mese in corso. Giusto per fare i conti della serva vi invitiamo a prendere un qualsiasi calendario del 2018 per fare quattro calcoli così da capire l’incidenza reale di questo provvedimento voluto dal Governo Gentiloni (PD & C.). Risultato finale? 20 giorni ! Avete capito bene. Il Governo, con voto parlamentare, ha sottratto, a tutti i correntisti postali, 20 giorni di valuta dalle mani dei nostri malcapitati pensionati. I nostri amati politici, persone con stipendi altamente ragguardevoli, hanno sottratto al ceto più debole della società, generalmente con diverse necessità sanitarie, un diritto maturato dopo anni di duro lavoro. Ma scusate, avete visto e/o sentito manifestazioni sindacali al riguardo? Assolutamente no, giusto per obbedire all’amico occupato in una vitale riconferma politica in campagna elettorale.…

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Si sa nel nostro Paese spesso divampa l’imbecillità e l’arraffare ingiustificato. Nel mondo sportivo, come sostiene il Corriere della Sera, è arrivato da poche ore il balzello della tassa sul sudore. Visto questo precedente, burocratico e legale, non vi nascondiamo la nostra preoccupazione per un’eventuale estensione del provvedimento, seppur magari con altri nomi “commerciali”, al settore primario. Ogni giorno apprendiamo dai mass media di ritocchi al rialzo per luce, gas, autostrade, chi più ne ha più ne metta ! La nostra vita è dedicata principalmente al pagamento di una tassa vecchia o di un nuovo balzello, giusto per farci ricordare che il cittadino non ha più potere decisionale. Tutto calato dall’alto senza vedere la realtà quotidiana di noi comuni italiani. L’Italia dello sport di massa è una repubblica basata sulle tessere. Siamo tra le pochissime nazioni al mondo in cui, per partecipare a una manifestazione — agonistica o semplicemente ricreativa…

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