Tag Archives: bugie

I primi a danneggiare il settore primario italiano, possiamo dirlo, senza ombra di dubbio, sono proprio i nostri “amati” politici che nulla conoscono sulla vita in campagna o in mare. Iniziamo con ordine. Salvo proroghe dell’ultimo minuto, dal primo gennaio 2019 entrerà obbligatoriamente in vigore la fatturazione elettronica. Questo provvedimento targato PD è ovviamente appoggiato dalle Sindacali agricole, sempre propense a fare cassa sulla pelle dei propri associati, ma osteggiato dagli stessi agricoltori e dai pescatori. Nicola Gozzoli, fondatore di Insieme per la Terra, ritiene questo provvedimento assolutamente “demenziale” tanto da consigliare “la sua immediata cancellazione” e “la formulazione di serie scuse da parte delle Sindacali e da parte del PD a tutti gli operatori del primario“. Cerchiamo ora di snocciolare perché dell’insensatezza del provvedimento legislativo: -la stragrande maggioranza dei agricoltori opera in regime IVA a forfait per cui questo provvedimento è assolutamente illogico; -se l’età media degli agricoltori supera…

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Sicuramente vi starete domandando cosa accomuna il latte di soia, Ettore Prandini e la politica agricola italiana. Iniziamo con ordine, giusto per non dare alibi ai soliti provocatori. Pochi giorni fa, come tutti sapete, la Corte di Giustizia UE ha sentenziato che non è possibile utilizzare la dicitura “latte di soia” o “latte di riso” in quanto si può definire “latte” solo quei prodotti di origine animale, evitando in questo modo di indurre il consumatore in confusione. Dopo solo poche ore dalla sentenza, ampiamente pubblicata sui media, Ettore Prandini attuale Presidente Regione Lombardia della Coldiretti (con uno stipendio modesto di circa “soli” 325.000 euro/annuo) e candidato alla Presidenza Nazionale (con uno stipendio di “soli” 1.000.000 euro/annuo), si è attribuito il merito di questa sentenza storica, dichiarando a Il Punto Coldiretti: “Una vittoria della Coldiretti che da anni porta avanti questa battaglia contro le indicazioni scorrette e fuorvianti con l’atteso stop…

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Martina sapeva. Coldiretti sapeva. Confagricoltura sapeva. Tutti zitti come in una totale omertà, giusto per manipolare l’opinione degli allevatori e l’opinione pubblica. Ogni giorno che passa assistiamo agli annunci del Ministro Martina che, poi, vengono puntualmente smentiti o smascherati per quello che sono: bugie, solo bugie. Avevamo annunciato che il decreto sull’etichettatura lattiero casearia non avrebbe sortito alcun effetto sulla produzione, ad eccezione, ovviamente, per i media filo governativi che hanno costruito spot elettorali di primo livello. L’articolo analitico del Dr. Attilio Barbieri, pubblicato su www.italiainprimapagina.it, mostra chiaramente l’assurdità dell’attività di Via XX Settembre, spostata radicalmente a favore del mondo industriale. Il 19 aprile entra in vigore il nuovo decreto sull’etichettatura d’origine per latte, yogurt e formaggi. Una svolta per l’agroalimentare italiano: così, almeno, pensavamo un po’ tutti. Finalmente i consumatori potranno scegliere i prodotti lattiero caseari veramente made in Italy sugli scaffali dei supermercati. Ebbene, non sarà così. E…

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Diciamoci la verità, quanti di voi hanno visto e letto articoli sui quotidiani o sul web che parlano di questo famoso ritorno dei giovani alla terra? La Coldiretti, in generale tutte le sindacali, hanno trasformato, grazie ai media con sete di buone notizie, una speranza in realtà. Una speranza che avrebbe significato, per le nostre amate sindacali, nuove partite iva, nuove contabilità da tenere, nuovi servizi, insomma cassa a volontà! Invece questa speranza si è fermata al palo; solo l’11% della popolazione agricola attiva in Lombardia, la regione agricola più attiva, ha meno di 40 anni. Allora è qui che accade il miracolo: parlare in modo ossessivo dei giovani che vanno a vivere in campagna, aggiungendo quel “dire non dire” così da creare lo scoop giornalistico. Praticamente riuscire a trasformare un orto in attività agricola che possa sostenere economicamente la propria famiglia. Sono sempre più numerosi i giovani che sia…

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Riceviamo e pubblichiamo una riflessione di una signora italiana. Signor Presidente, non so se leggerà mai questa mia lettera… oggi ho sentito questa voglia di scriverle per farle sapere quello che sto provando. Stamani mi sono svegliata nella mia bella casa al caldo, mi sono guardata intorno ed ho visto le foto dei miei figli, una casa piena di amore e ricordi. Ho fatto quello che normalmente si fa: colazione e una doccia. Mentre aprivo il rubinetto dell’acqua calda ed ho messo la mano per sentire l’acqua mi sono fermata ed ho riflettuto … mi sono domandata se anche lei lo stava facendo e se si chiedeva come me come un gesto simile normale di routine fosse così importante … perché vede Presidente in questo momento ci sono tante persone che non si svegliano più nella loro bella casa, persone che non hanno più i loro ricordi, che hanno perduto…

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Vogliamo portare alla Vostra attenzione l’ennesimo comportamento incommentabile dell’Onorevole Cova, che già in passato ha dimostrato che per essere al centro dell’attenzione, basta sparare a zero sull’agroalimentare, oggi se l’è presa con gli allevatori, eccovi il comunicato stampa dell’Assessore all’Agricoltura della Regione Lombardia Gianni Fava: (Pamplona/Spa, 16 gennaio) “A che gioco sta giocando l’onorevole Paolo Cova, quando deposita un’interrogazione a risposta scritta ai ministri Minniti e Lorenzin sulla questione, a suo dire, dei farmaci in nero usati nelle stalle? Siamo di fronte ad azioni gravi di terrorismo psicologico a danno degli allevatori”. A dirlo, da Pamplona dove si trova in missione per il progetto europeo Regal, è l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, che rispedisce al mittente il gioco al massacro contro la zootecnia. “Se Cova ha degli elementi probatori certi, allora vada in procura e denunci quelli che violano le leggi, anziché fare interrogazioni parlamentari che servono solo a…

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Come in ogni castello che si rispetti i trombettieri renziani annunciano a gran voce la corsa del vino italiano in terra cinese: ANSA “Oggi è il compleanno di un signore cinese che sia chiama Jack Ma, che ha creato un sito, AliBaba. Anzi, dire un sito è un po’ riduttivo, diciamo un luogo virtuale con cui non solo fa e-commerce, ma si immagina di accompagnare la straordinaria esplosione dei turisti e consumatori cinesi nel rapporto col mondo globale”. Così, nell’intervento con cui ha inaugurato a Bari l’80/a edizione della Fiera del Levante, il premier Matteo Renzi ha rilanciato dalla Puglia l’operazione ‘9.9 Global Wine & Spirits Festival’, promosso ieri dal colosso dell’e-commerce Alibaba per celebrare la crescente popolarità di vini e alcolici importati tra i consumatori cinesi. Renzi ha annunciato che ieri ”100 milioni di cinesi hanno acquistato una bottiglia di vino e 51 milioni di loro ne hanno comprata…

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