Tag Archives: vino

La crisi economica ha portato, secondo quanto pubblicato da agroalimentarenews.com, ad un ritorno ai piatti tradizionali, magari cucinati a casa, da parenti o in trattoria. Semplicità è la parola chiave che gli italiani vogliono “gustare” a tavola. Da sempre gli italiani associano la tavola ad un momento da passare in famiglia o comunque da passare con gli amici; lo vediamo da molti segnali come la composizione dei piatti, l’organizzazione della tavola e la diversificazione delle portate. Roma- Fusion, ultime tendenze, piatti sofisticati e chef stellati perdono quota nel cuore degli italiani che a tavola scelgono un ritorno alle origini. Il sentiment emerge dalla ricerca Doxa/Ichnusa ‘Gli italiani e la routine. Fuori dalle rotte per ritrovare se stessi’, commissionata dallo storico brand di birra sardo per esplorare gli interessi, le preferenze e inclinazioni degli italiani. Dati alla mano per l’86% vale di piu’ l’autenticita’, la ricerca di cibi genuini e i…

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Ancora una volta, per l’ennesima volta si finisce sul solito discorso: Far fuori i piccoli produttori per favorire l’industria delle grandi imprese. Si, leggiamo oggi l’interessante e confermativo articolo di Agricolae che riporta lo sfogo di 300 piccoli viticoltori, in una lettera aperta indirizzata al MIPAAF ed al “solerte” Ministro Martina. La frase che conferma quello che diciamo da quando siamo nati è sempre la stessa ed è riportata (casualmente? non credo) anche nella loro missiva: Sembra che l’obiettivo sia quello di ostacolare la partecipazione delle piccole aziende al Mercato Globale, riservandolo così alle grandi imprese. L’appesantimento burocratico sembra proprio creato apposta per soffocare i piccoli produttori con centinaia di adempimenti, anche ridondanti sui 10 enti che “sorvegliano” l’operato dei produttori, patentini e procedure che non si possono delegare se non a caro prezzo, costo che ricade su una situazione di mercato che non è già di suo, facilmente sostenibile. Prendiamo spunto da…

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Con molta calma l’azione giudiziaria contro il Re del vino italiano Zonin sta proseguendo; colui che ha fatto sprofondare negli abissi, insieme a diversi dirigenti, il maggiore Istituto veneto vive la sua dorata pensione sotto il sole siciliano ed americano. Il Sole 24 Ore ha pubblicato, in modo serio e doveroso, il vero modus operandi che la vecchia Dirigenza dell’Istituto avevano con la clientela. C’è di tutto un po’ nella richiesta dell’azione di responsabilità nei confronti degli ex vertici della Popolare di Vicenza che il nuovo Cda ha proposto. E’ un ricco e amaro cahier de doleances di come non si gestisce un istituto di credito affondato dopo le perdite miliardarie e che ha visto andare in fumo 6 miliardi di valore azionario. Si va da quell’investimento “fittizio” da 350 milioni in fondi esteri che anziché rappresentare un mero investimento finanziario in cerca di rendimenti si è rivelata una riserva di liquidità della banca con…

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Come in ogni castello che si rispetti i trombettieri renziani annunciano a gran voce la corsa del vino italiano in terra cinese: ANSA “Oggi è il compleanno di un signore cinese che sia chiama Jack Ma, che ha creato un sito, AliBaba. Anzi, dire un sito è un po’ riduttivo, diciamo un luogo virtuale con cui non solo fa e-commerce, ma si immagina di accompagnare la straordinaria esplosione dei turisti e consumatori cinesi nel rapporto col mondo globale”. Così, nell’intervento con cui ha inaugurato a Bari l’80/a edizione della Fiera del Levante, il premier Matteo Renzi ha rilanciato dalla Puglia l’operazione ‘9.9 Global Wine & Spirits Festival’, promosso ieri dal colosso dell’e-commerce Alibaba per celebrare la crescente popolarità di vini e alcolici importati tra i consumatori cinesi. Renzi ha annunciato che ieri ”100 milioni di cinesi hanno acquistato una bottiglia di vino e 51 milioni di loro ne hanno comprata…

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Dopo le chiacchiere e le favole raccontate prima – durante e dopo l’Expo siamo tornati alla dura realtà quotidiana dei produttori italiani. Dall’articolo di Repubblica apprendiamo molte difficoltà in alcuni settori del primario italiano ma sottolineiamo alcune nostre perplessità. MILANO – In qualche caso sono state le condizioni climatiche sfavorevoli. In qualcun altro un parassita. Oppure la concorrenza o l’eccessivo uso di diserbanti chimici. Il risultato è lo stesso: un calo della produzione (nonché un aumento dei prezzi) di alcuni tra i prodotti più noti della tradizione alimentare. E per i quali siamo conosciuti in tutto il mondo. Una concomitanza di eventi che può essere riassunto nell’autunno nero dell’agricoltura italiana. Interessante è la posizione della Coldiretti che, facendo un’analisi del mercato a livello di tutto il Mediterraneo non si pone quale possa essere la questione di fondo che ha portato al crollo della produzione di olio italiano. Perchè non parlare…

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Secondi piatti BRASATO  Introduzione Il brasato è un modo per gustare un “signor” secondo di carne. Adoro il profumo che si diffonde in cucina al momento della preparazione serale. Ho ricordi legati all’infanzia, a mia mamma che preparava i sapori e lasciava la carne sul lavandino di casa per insaporirsi, pronta per essere cucinata per il pranzo della domenica. Questa è la mia ricetta, la proviamo? Dosi per: 4/5 persone Tempo di preparazione: una notte per insaporirsi Tempo di cottura: circa 2 ore Ingredienti 800 gr di carne da brasato q.b. vino rosso  2 carote 2 cipolle chiodi di garofano, ginepro, rosmarino, Pepe bianco, maggiorana 5 cucchiai di olio extravergine d’oliva q.b. sale q.b. pepe Preparazione La sera prima della cottura del brasato preparate il taglio di carne. Prendete il pezzo di carne e tagliatela a metà.  Prendete una ciotola abbastanza capiente e metteteci le carote e le cipolle tagliate grossolanamente e la carne. Coprite…

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Le buone notizie spesso non vengono riportate dai media, in questo caso davvero inspiegabilmente ed allora lo facciamo noi, che abbiamo comunque un buon bacino di lettori. L’Italia ancora una volta è in cima al mondo intero con le proprie eccellenze, riportiamo la cartella stampa dell’amico Matteo Bernardelli, Ufficio stampa Assessore all’Agricoltura Ragione Lombardia (Milano, 4 aprile) “Mi congratulo con Giovanna Gettuli dell’Azienda Agricola Citari di Desenzano del Garda, che con il Garda Doc Classico Chiaretto 18 e Quarantacinque 2015 si è aggiudicata il Trofeo 2016 come miglior vino rosato del mondo, e con tutti i produttori lombardi che hanno meritato la qualifica di 5 Star Wines, a conferma della grande qualità nel panorama internazionale della nostra grande regione”. È questo il commento dell’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, sui risultati del nuovo Premio enologico internazionale di Vinitaly, che si è concluso ieri sera a Veronafiere dopo la tre giorni di valutazione…

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E’ piacevole ogni tanto leggere belle notizie, quasi a rinfrancarci dopo che ogni giorno riceviamo bastonate da ogni parte. Il capitolo “Lambrusco” (ed a quanto pare anche del Sangiovese) sembra essersi concluso con uno stop su tutta linea, praticamente all’unanimità del Parlamento che ha chiesto all’EU di ritirare ogni ipotesi di liberalizzazione dei nomi e dei vitigni identitari italiani sul territorio europeo. Da questo articolo di Agricolae si evince che il buonsenso e tornato nei palazzi del potere romano, tutta la politica ha votato contro alla liberalizzazione dei vincoli territoriali. Leggiamo: “produrrebbe un notevole danno in termini di competitività e strategie di crescita ai sistemi territoriali che hanno investito nella tutela, nella valorizzazione e nella promozione dei propri patrimoni varietali e della biodiversità”. e “è accertata nella zona emiliana e mantovana da millenni, e appartiene perciò a pieno titolo al patrimonio storico e culturale di questa regione, al punto tale da esserne elemento…

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Oggi arriva una bella notizia: I cantucci e l’Asparago di Cantello diventano IGP, ma per non farci sentire troppo felici, si sente subito vociferare che il nostro Lambrusco si sarebbe potuto fare anche in Spagna. In pratica, una DOP ed una specialità ed una caratteristica di un vitigno centenario (ma ne sarebbero seguiti subito anche altri) sarebbero potuti essere prodotti anche in altri Paesi EU, senza alcuna tutela ne riferimenti a quello originario. Per fortuna, il nostro Ministro Maurizio Martina ha difeso uno delle più importanti bandiere italiane nel mondo, il vino appunto e nello specifico, i nostri vitigni, con il Commissario Europeo Phil Hogan (non è quello delle scarpe!) in questo Comunicato Stampa sul sito del MIPAAF. La domanda che sorge spontanea è: ma allora è vero che ce l’hanno con noi? Perchè l’EU tenta continuamente di smontarci tutte le nostre eccellenze per renderle comuni all’Europa? Vuole forse globalizzare o appiattire…

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9/9