Tag Archives: Maurizio Martina

Come può un Ministro incapace sostenere e promuovere il territorio? Io capisco che le Istituzioni debbano essere rispettate ma sinceramente difendere l’indifendibile è cosa assai ardua. Nel leggere l’articolo de La Stampa appare evidente che tanto prima le elezioni di primavera apporteranno un ricambio sostanziale in Via XX Settembre tanto maggiori saranno le probabilità del ritorno della serietà e del buon senso. Fu un anno e mezzo fa, durante la presentazione di un libro. Si parlava delle difficoltà dei contadini eroici italiani, una definizione che ai non addetti ai lavori può sembrare esagerata ma che è molto realistica. L’agricoltura eroica è quella che viene realizzata su territori difficili, a alta quota, sui terrazzamenti, in luoghi dove non arrivano macchinari, dove in genere si deve trasportare a mano o con i muli il raccolto e il necessario per la coltivazione. Luca Bianchi, intervenuto per rappresentare il Ministero per le Politiche Agricole,…

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Di qualche giorno fa il comunicato stampa sul sito del MIPAAF, dove si annuncia l’ennesimo “trionfo di italica intelligenza” con la proposta di Martina dell’etichettatura obbligatoria come prevista dal 29 aprile, per il latte e derivati. “Vogliamo introdurre – ha dichiarato il Ministro Martina – l’obbligo di indicazione dell’origine del riso in etichetta. Lo chiediamo a livello europeo e, in accordo con il Ministro Calenda, siamo pronti a sperimentare questo strumento in Italia. Oltre l’80% dei cittadini che hanno partecipato alla nostra consultazione pubblica ci chiede informazioni chiare sulla provenienza di questo prodotto. Per rispondere alla crisi del riso che sta mettendo in difficoltà migliaia di agricoltori in tanti nostri territori chiediamo alla Commissione Ue di fermare le importazioni a dazio zero che hanno creato uno squilibrio di mercato evidente, peraltro senza generare effetti positivi per i piccoli produttori dei paesi asiatici dai quali importiamo. Chiediamo l’attivazione urgente della clausola…

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A volte il Ministero delle Politiche Agricole ci prende talmente tanto in giro che non si sa come reagire, non si sa cosa dire, non si sa cosa pensare. Agronotizie annuncia l’iniziativa di Maurizio Martina di sostenere l’Associazione italiana sommelier (AIS) che ha indetto per il 13 maggio la “Giornata nazionale della cultura del vino e dell’olio“. Nello specifico, nelle diverse regioni d’Italia, sono stati individuati luoghi rappresentativi, interlocutori assai qualificati e produttori in grado di esprimere nei propri oli e vini l’essenza del territorio. Parallelamente al livello qualitativo degli eventi è cresciuto l’apprezzamento da parte di un pubblico sempre più vasto e trasversale, composto da addetti ai lavori e soprattutto da consumatori consapevoli e appassionati. Rai è main media partner dell’iniziativa e data la forte valenza territoriale, grazie anche al sostegno del Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) che ha reso disponibili oltre 15…

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A leggere i dati pubblicati dal Parlamento Europeo sinceramente ci sarebbe da farsi venire qualche turbolenza emotiva. L’Italia, anche se è un membro dell’Unione Europea particolarmente generoso nel pagare le sue competenze a Bruxelles, incassa “modesti” sostegni all’agricoltura rispetto alla Francia e alla Germania. Ancora una volta i nostri politici nostrani hanno dimostrato di non sapere che sostenere l’agricoltura vuol dire difendere imprese famigliari ossia tutto un territorio. La salvaguardia delle tradizioni agricole ed agroalimentari locali e la tutela della salute dei cittadini italiani dovrebbero essere considerate priorità nell’agenda dei nostri politici; ancora una volta si è perso l’occasione di essere seri! Ma quanto contiamo in Europa? Nulla, o comunque ben poco secondo l’analisi effettuata da #truenumbers: La commissione Europea ha intenzione di liberare nuove risorse economiche per l’agricoltura. Si tratta di un pacchetto supplementare di 6.3 miliardi di euro, oltre quelli già allocati, da destinare all’agricoltura. Queste risorse dovranno…

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Non è ancora terminato il mese di Marzo senza la nostra ennesima figuraccia con l’Unione Europea che, ha contestato la non completa trasparenza nell’assegnazione di una gara pubblica (si veda Articolo di Agricolae che ne spiega i dettagli), dovevamo finire il mese in bellezza! Abbiamo estratto questa parte dall’articolo che riassume un pò tutta la vicenda: …lo stesso ministero rilevava presunte difformità rispetto alle linee guida emanate da parte di apposito comitato ministeriale, delle procedure di selezione comunicate dalle diverse organizzazioni per 5 del 10 programmi approvati. Questo sul presupposto della contestazione sollevata dai servizi della Commissione dell’UE relativamente alle modalità di gestione demandate all’Italia per i programmi approvati nell’ambito del Regolamento (CE) n. 3/2008 nell’arco temporale dal 2010 al 2015, Con tanto di richiesta di rimborso da parte dell’Italia di oltre 10,5 milioni di euro erogati da Bruxelles. Contestazione fondata sul presupposto di presunte irregolarità addebitate allo Stato italiano in materia…

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Ancora una volta, per l’ennesima volta si finisce sul solito discorso: Far fuori i piccoli produttori per favorire l’industria delle grandi imprese. Si, leggiamo oggi l’interessante e confermativo articolo di Agricolae che riporta lo sfogo di 300 piccoli viticoltori, in una lettera aperta indirizzata al MIPAAF ed al “solerte” Ministro Martina. La frase che conferma quello che diciamo da quando siamo nati è sempre la stessa ed è riportata (casualmente? non credo) anche nella loro missiva: Sembra che l’obiettivo sia quello di ostacolare la partecipazione delle piccole aziende al Mercato Globale, riservandolo così alle grandi imprese. L’appesantimento burocratico sembra proprio creato apposta per soffocare i piccoli produttori con centinaia di adempimenti, anche ridondanti sui 10 enti che “sorvegliano” l’operato dei produttori, patentini e procedure che non si possono delegare se non a caro prezzo, costo che ricade su una situazione di mercato che non è già di suo, facilmente sostenibile. Prendiamo spunto da…

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Se ci trovassimo davanti alla TV sicuramente avremo cambiato canale visto l’abbondante superamento del nostro livello di sopportazione. A cosa ci riferiamo? All’attività del Dicastero delle Politiche Agricole, in pieno disastro organizzativo, praticamente in puro stile da “Titanic in affondamento”. In questo sito abbiamo parlato, in diverse occasioni, di come la realtà fosse lontana dalle dichiarazioni rilasciate ai TG. Disorganizzazione, burocratizzazione, incapacità, incompetenza sono gli elementi chiave dell’attività che contraddistingue via XX Settembre. Su una dotazione complessiva sino al 2020 di 20,87 miliardi di euro per i 21 Piani di sviluppo rurale regionali e i due nazionali, alla data di ottobre 2016 siamo riusciti a spendere solo 855 milioni di euro, pari al 4,1% del totale. Queste le cifre che emergono analizzando i finanziamenti all’agricoltura provenienti dall’Unione europea. Differenze a livello regionale come sempre ci sono, ma non sono poi così significative. Tant’è che la più celere risulta la Provincia autonoma…

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“L’importante è gettare fumo negli occhi”. Vi confesso che questo è stato il mio primo pensiero dopo aver letto il Comunicato Stampa del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina. Nel corso della conferenza è stata poi presentata la nuova App Agea progettata, nell’ambito del Piano Agricoltura 2.0, per agevolare gli agricoltori nella consultazione delle informazioni e comunicazioni inerenti la propria azienda. Per la prima volta gli agricoltori potranno seguire lo stato di avanzamento della loro domanda. Con un sistema a semaforo saranno indicate nella App, scaricabile direttamente sullo smartphone, le pratiche corrette o le eventuali anomalie che gli agricoltori potranno risolvere contattando i CAA di riferimento o direttamente Agea. “I risultati di Agea – ha commentato il Ministro Maurizio Martina – danno il segno di un cambio di passo nella gestione degli aiuti alle aziende. Un sostegno concreto, con risorse importanti, soprattutto per chi è stato colpito dagli eventi sismici…

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“Puntiamo a dare massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di una filiera strategica per il Made in Italy agroalimentare. Con questo provvedimento l’Italia vuole sperimentare per prima un nuovo sistema di etichettatura che valorizzi le nostre produzioni di grano e pasta, come abbiamo fatto con quelle lattiero casearie. Allo stesso continueremo a spingere a Bruxelles per avere un avanzamento su questo fronte a livello europeo”. Questo è quanto dichiara sul comunicato stampa tratto dal sito del MIPAAF il nostro solerte Ministro Martina, solo che stavolta ci sono diversi punti che rendono così come è stata riportata, pressochè inutile questa iniziativa, benchè senz’altro lodevole nei fini. Eccovi l’estratto che ci rende dubbi ed i nostri commenti: LE NOVITÀ DEL DECRETO Il decreto in particolare prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture: a)…

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La notizia è sicuramente ghiotta per il TG della sera; grande titolo, immagini di bancarelle agroalimentari, tutti felici e contenti. Ma siamo sicuri ? Iniziamo con ordine. Parte il comunicato ufficiale: Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato firmato dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda il decreto che introduce in etichetta l’indicazione obbligatoria dell’origine per i prodotti lattiero caseari in Italia. La firma segue il parere positivo delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato e l’intesa raggiunta in Conferenza Stato Regioni. Con questo nuovo sistema, una vera e propria sperimentazione in Italia, sarà possibile indicare con chiarezza al consumatore la provenienza delle materie prime di molti prodotti come latte UHT, burro, yogurt, mozzarella, formaggi e latticini. Il provvedimento si applica al latte vaccino, ovicaprino, bufalino e di altra origine animale. Potevano mancare i dettagli ? Il decreto prevede che il latte o…

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10/27