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BORSA DI STUDIO “RICETTE TRADIZIONALI DELLA PASTA” -Regolamento- Anno 2023 Premessa Tra la Fondazione Insieme per la Terra con sede in Via Roma 29 46031 Bagnolo San Vito (Mantova) e i Giardini del Mediterraneo con sede in via C.da Cerasella 97010 Marina di Ragusa (Ragusa) è nata una collaborazione relativamente alla promozione della cultura rurale. Obiettivi comuni La Fondazione Insieme per la Terra e i Giardini Mediterranei Srl, vista la notevole sensibilità riscontrata nel territorio nazionale, hanno deciso di rendere omaggio alla dieta mediterranea istituendo una borsa di studio riguardante la pasta, in particolare sulla realizzazione di ricette tradizionali. Destinatari Possono partecipare tutti gli studenti regolarmente iscritti al quarto e/o quinto anno scolastico di un Istituto Alberghiero italiano. Oggetto dell’elaborato L’elaborato inviato dovrà trattare esclusivamente la storia e l’origine di una ricetta di pasta, con tutte le sue eventuali varianti locali. Di particolare importanza sono la definizione degli ingredienti della…

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Si sa, l’UE ha come obiettivo la tutela non dei suoi cittadini ma bensì dei soliti “amici” industriali. L’importante è far mangiare al consumatore pasta realizzata con grano di cui non si conosca esattamente la provenienza. Tutela della salute? Nemmeno l’ombra! Prima gli interessi di pochi a discapito dell’intera popolazione. Il comunicato di Federconsumatori lascia veramente sconcertati: Restiamo basiti e attoniti a fronte delle recenti dichiarazioni di FoodDrinkEurope in merito ai decreti con cui il governo italiano ha reso obbligatoria, dal prossimo 16 febbraio, l’indicazione di origine per pasta e riso. L’associazione europea dei produttori alimentari non solo ha criticato aspramente i provvedimenti ma ha chiesto alla Commissione UE di bloccarli. I decreti rappresentano un importante passo avanti per il miglioramento di un sistema di tutela dei cittadini sempre più efficace e Bruxelles non può e non deve assecondare richieste che possano ostacolare tracciabilità e trasparenza. “L’obbligo di indicazione di…

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Il nostro cervello ha bisogno di zucchero Scegliere bene durante la spesa non è semplice, tra tanti tipi di carboidrati (pasta, riso, grano…) quali sono i più indicati al nostro benessere? La regola base è variare sempre per introdurre quotidianamente tutti i nutrienti e garantire le vitamine, i sali minerali, gli zuccheri e le fibre, tutte le sostanze utili al nostro fabbisogno. Innanzitutto distinguiamo i carboidrati tra carboidrati semplici, ovvero da cui possiamo trarre immediatamente gli zuccheri per trasformarli in energia pronta all’uso: come frutta, miele, marmellate… e carboidrati complessi: da cereali, come pasta, riso, fette biscottate; da cui possiamo avere energia a lento rilascio, utile per più tempo durante la giornata..meglio se sono integrali o misti, al farro, al kamut, al grano saraceno, quinoa.. è importante capire che gli elementi nutritivi della pasta “bianca” sono differenti da quelli del frumento integrale o di altri cereali, così come l’indice glicemico…

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Ogni volta che viene proposto un modello alimentare viene sempre accostato alla dieta mediterranea come “gold standard” nutrizionale. E’ davvero così? La dieta mediterranea cos’è? Diciamo che si tratta di una dieta, o meglio, un modo di alimentarsi documentato da Ancel Keys nel Seven Country Study relativo alle abitudini alimentari dei popoli del mediterraneo. Quindi spazio a olio extravergine di oliva, pesce, verdura, latticini ecc.. Il modello alimentare lascia però spazio a troppe interpretazioni, diventando quasi la scappatoia di molti nutrizionisti durante dibattiti nutrizionali. Siamo però certi di interpretarla nel modo corretto sulle nostre tavole? ? Inizi i tuoi pasti regolarmente con verdura? ? Assumi almeno un paio di frutti al giorno? ? La dieta mediterranea non è solo quella delle 3 P (pane, pasta e pizza). Spazio a Spelta, orzo e grani integrali. Consumi regolarmente alimenti integrali? ? Olio extra vergine di oliva si, ma non abusiamone. ? Legumi…

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Si fa presto a dire italiana, allora, chi ha il coraggio di dichiarare qui ed ora da dove arriva il grano? Esattamente, vediamo chi, tra i grandi e piccoli produttori di pasta italiana ha il CORAGGIO di mettere la firma qui sotto e dichiarare da dove viene il grano che utilizza nella produzione. Attenzione però, non vogliamo le pseudo dichiarazioni “UE”, “NON UE” e “Paesi UE e NON UE” che non vuol dire niente e vuol dire tutto, noi vogliamo il nome del Paese: Canada, Mexico, Italia, Francia, Grecia e così via. Allora Signori della Pasta italiana, ce la fate a metterVi a nudo davanti alla vostra clientela? Ce la fate a mettere nero su bianco quello che vendete ai Vostri clienti, noi, che acquistiamo con fiducia il Vostro prodotto? Questa si chiama fiducia, quello che spesso invocate nei vostri spot televisivi, bene, volete la nostra fiducia? Dateci trasparenza, chiarezza e…

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“Puntiamo a dare massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di una filiera strategica per il Made in Italy agroalimentare. Con questo provvedimento l’Italia vuole sperimentare per prima un nuovo sistema di etichettatura che valorizzi le nostre produzioni di grano e pasta, come abbiamo fatto con quelle lattiero casearie. Allo stesso continueremo a spingere a Bruxelles per avere un avanzamento su questo fronte a livello europeo”. Questo è quanto dichiara sul comunicato stampa tratto dal sito del MIPAAF il nostro solerte Ministro Martina, solo che stavolta ci sono diversi punti che rendono così come è stata riportata, pressochè inutile questa iniziativa, benchè senz’altro lodevole nei fini. Eccovi l’estratto che ci rende dubbi ed i nostri commenti: LE NOVITÀ DEL DECRETO Il decreto in particolare prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture: a)…

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Primi piatti PASTA AL PROFUMO DI FUNGHI PORCINI Introduzione Volete assaporare l’inteso sapore del fungo porcino? Questa è la ricetta che fa per voi! Veloce, saporita e gradita da grandi e piccini: è una delle ricette rappresentative della cucina di casa nostra… La proviamo? Dosi per: 3 persone Tempo di preparazione : 5 minuti Tempo di cottura: circa 15 minuti Ingredienti  6/8 gr. di funghi porcini secchi n. 1 dado vegetale q.b. d’olio extravergine d’oliva 1/2 cipolla bianca 1/2 carota q.b. di erba cipollina q.b. di sale q.b. di vino bianco q.b. d’acqua calda 240 gr. di pasta corta Preparazione Riempite una ciotolina d’acqua calda e mettete a rinvenire i funghi porcini secchi per circa 5 minuti.  In una pentola mettete a soffriggere la cipolla, la carota e l’erba cipollina.  Filtrate i funghi dall’acqua.  Dopo circa 2/3 minuti aggiungete i funghi al soffritto. Fate rosolare per circa 2 minuti.  Sfumate con una spruzzata di vino bianco. Aggiungete…

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Continua il nostro viaggio tra gli scaffali delle GDO, stavolta investighiamo nel Supermercato Auchan di Curno (BG). Interessante notare che il burro e molti latticini, nonostante la paternità francese del Marchio, è prodotto in Italia. Passando nel reparto della pasta, vediamo che, non solo le paste “speciali” di una iniziativa chiamata “Sapori regionali”, ma anche quelle a marchio Auchan sono prodotte da un marchio italiano, il pastificio Rummo, conosciuto lo scorso anno per la quasi completa distruzione del proprio stabilimento a causa delle inondazioni, causa nubifragi capitati in zona. Tocchiamo un settore che a noi è molto caro, quello dell’olio, visti gli eventi di questo passato inverno a causa dello scellerato patto tra Unione Europea e Tunisia con l’importazione di 90.000 Tonnellate di olio, a sostegno dell’economia tunisina in forte crisi a causa anche del terrorismo a matrice islamica. Anche in questo caso, il prodotto a marchio Auchan è italiano!…

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Il nostro viaggio inchiesta lungo lo stivale è oggi approdato alla Carrefour. Obbiettivo verificare quanti prodotti a marchio della GDO sono italiani o spacciati per italiani grazie al marketing. Entriamo nel negozio Carrefour situato nel centro di Mantova Capitale della Cultura Italiana anno 2016. In un primo momento siamo stati confortati nel trovare nei banchi frigo insalata mista 100% italiana e crescenza fatta con latte italiano. Fuori frigo abbiamo notato anche confezioni di uova a marchio Carrefour. Su tutte le confezioni, grazie a loghi appositamente studiati, viene posta in risalto l’italianità dei prodotti. Dopo la prima impressione positiva veniamo subito colpiti dalla disinvoltura ingannevole con cui viene confezionata la pasta a marchio Carrefour, sicuramente non italiana. Grazie alla dicitura “Tutto il sapore ed i colori della cucina tradizionale” il marketing riesce praticamente a trasformare il “piombo in oro”. Volete magari dissetarvi con una buona spremuta di arance rosse straniere o…

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Mentre in Italia si opera una forte speculazione sul prezzo del grano grazie ad importazioni indiscriminate calcolate a tavolino, il mondo sindacale e politico operano il disinteresse più totale sulla tematica. Avete mai sentito proposte autorevoli in merito? Vige la filosofia di Confindustria: realizzare il massimo profitto con materie prime straniere da usare per creare il Made in Italy. Scompare la trasparenza con il consumatore. Profitto per gli amici industriali e crisi drammatica sul prezzo remunerato agli agricoltori italiani. L’Italia dell’indecenza e dell’ingordigia non finisce mai di stupire. Punto di discussione il granaio italiano, da difendere dall’invasione estera secondo gli agricoltori, non sufficiente per la produzione made in Italy a parere dei pastai. Insomma la situazione è a un punto di stallo. Quello che è sicuro però che la pasta rimane l’orgoglio italiano nel mondo e il veicolo migliore -secondo il parere di autorevoli esperti- per far conoscere tutti gli…

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10/10