Tag Archives: controlli

Non è ancora terminato il mese di Marzo senza la nostra ennesima figuraccia con l’Unione Europea che, ha contestato la non completa trasparenza nell’assegnazione di una gara pubblica (si veda Articolo di Agricolae che ne spiega i dettagli), dovevamo finire il mese in bellezza! Abbiamo estratto questa parte dall’articolo che riassume un pò tutta la vicenda: …lo stesso ministero rilevava presunte difformità rispetto alle linee guida emanate da parte di apposito comitato ministeriale, delle procedure di selezione comunicate dalle diverse organizzazioni per 5 del 10 programmi approvati. Questo sul presupposto della contestazione sollevata dai servizi della Commissione dell’UE relativamente alle modalità di gestione demandate all’Italia per i programmi approvati nell’ambito del Regolamento (CE) n. 3/2008 nell’arco temporale dal 2010 al 2015, Con tanto di richiesta di rimborso da parte dell’Italia di oltre 10,5 milioni di euro erogati da Bruxelles. Contestazione fondata sul presupposto di presunte irregolarità addebitate allo Stato italiano in materia…

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Una spirale di ottimismo relativamente alla rintracciabilità degli alimenti arriva dall’UE. L’articolo puntuale di Alessio Pisanò pubblicato su Agronotizie, permette di fare alcune riflessioni. I punti saldi del regolamento – La nuova legislazione Ue prevede prima di tutto che i controlli riguardino tutta la catena produttiva agroalimentare (dai mangimi agli alimenti, la salute e il benessere degli animali, la sanità delle piante e i prodotti fitosanitari, i prodotti Igp, il biologico e le Indicazioni di origine) e che siano basati sul principio della prevenzione del rischio. Priorità inoltre al contrasto massiccio delle frodi, a standard più elevati per l’import di capi da allevamento da paesi terzi e maggior potere di intervento da parte della Commissione europea. A questo link è possibile consultare il testo definitivo del regolamento europeo. Un sistema di controllo europeo – L’obiettivo della nuova legislazione è creare un sistema di controllo completo ed efficace lungo tutta la filiera agroalimentare, dagli alimenti ai mangimi,…

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Cari amici risicoltori, zio Giulio avrebbe detto “a pensar male non è peccato”. Il prezzo del riso è sicuramente crollato grazie all’importazione massiccia ed indiscriminata dai Paesi asiatici. Che fare? Sicuramente i consumatori devono fare molta attenzione su ciò che acquistano, in funzione anche della propria salute. Gli industriali importano, i controlli doganali soccombono, il consumatore acquista riso di bassa qualità; cari cittadini vi piace questo sistema?   Non è chiaro se ad attenderli troveranno il colonnello Kurtz e neanche se i nostri imprenditori usino farsi annunciare dalla Cavalcata delle Walkirie, come avviene nel film, ma i toni con cui si parla dei frequenti viaggi degli industriali risieri in Estremo Oriente sono degni di Apocalypse now. Colpa dei prezzi del risone, che esasperano gli animi e alimentano il gossip, visto che, gratta gratta, è difficile provare l’esistenza di una corrente di investimenti italiani in quel Paese, tesa a sfruttare le…

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Anthea McIntyre, in qualità di relatrice ha dichiarato: “I parassiti e le malattie non rispettano i confini nazionali! Ecco perché è così importante avere norme in tutta l’UE per la protezione della nostra agricoltura, orticoltura e silvicoltura, attraverso un approccio proporzionato e basato sul rischio, che preveda un più rapido processo decisionale, un’azione più rapida e una migliore cooperazione tra gli Stati membri” continua poi… “Nuovi parassiti e malattie emergono in continuazione e la globalizzazione, il cambiamento climatico e il commercio aumentano il rischio di future epidemie. Come continente, le nostre difese sono forti solo se anche l’anello più debole lo è”. Nella giornata di mercoledì u.s. sono state varate dal Parlamento Europeo le nuove norme comunitarie relativamente alla prevenzione sulla diffusione dei parassiti o malattie, che includono una serie di azioni che gli Stati membri dovranno mettere in campo per evitare nuovi focolai vedi il caso “Xilella Fastidiosa”. Ecco…

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Torniamo sul discorso Xylella fastidiosa per riportare novità dal Comunicato stampa sul sito del MIPAAF datato 04/02/2016, dove si annuncia che l’Italia è nuovamente un territorio “Xylella free” (indenne da Xylella) e quindi potranno essere nuovamente esportati materiali vivaistici senza timore di essere respinti. Ecco le parole del Ministro Martina: “Il provvedimento – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – che è stato approvato oggi dalle Regioni ci consente di certificare tutta l’Italia come Area Xylella free, ad eccezione delle zone già interessate. È il frutto di un anno intenso di monitoraggi che ha visto tutti i territori impegnati e che vogliamo ulteriormente rafforzare. Dobbiamo proseguire con il massimo di collaborazione istituzionale per la gestione di una delle più complesse emergenze fitosanitarie d’Europa. È necessario per la tutela in primis del nostro patrimonio olivicolo e anche per un comparto come quello florovivaistico che è stato fortemente penalizzato. Il Piano nazionale va avanti…

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5/5