Tag Archives: agricoltori

Lo so a cosa state pensando: “il diavolo fa le pentole ma non i coperchi“! Vi ricordate quando Renzi, sul palco della Coldiretti, decantava le sue “sforbiciate” fiscali a favore degli agricoltori? Ebbene si è dimenticato di dire (guarda caso!) che da li a poco sarebbe entrata in vigore una disposizione che sposta il pagamento dei contributi dei dipendenti agricoli da trimestrale a mensile. In un primo impatto sicuramente potreste pensare che questa normativa possa portare alla “sola” perdita di liquidità (già un miracolo averla!) aziendale senza però pensare al cospicuo lavoro del commercialista; infatti il conteggio dei contributi invece di essere realizzato 4 volte all’anno sarà realizzato 12 volte l’anno. Chi pagherà l’attività del commercialista di turno o meglio il comodo e caro servizio sindacale realizzato all’associato? Mentre le prese in giro continuano a gravare sul nostro sudore, le sindacali continuano a tartassarci per il mantenimento dei propri privilegi…

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L’Italia della disperazione che non viene ascoltata da nessuno. Ecco come sono ridotte le nostre campagne ed i nostri allevamenti. «Cosa cambia per il nostro settore se noi andiamo o non andiamo a votare? Quale è il candidato che ha nel suo programma elettorale una proposta per la maggiore economia della Sardegna o che abbia chiaro cosa significa lavorare in queste condizioni?». Interrogativi unanimi, condivisi in tutte le aziende agricole, o per lo meno in quelle degli imprenditori che hanno annunciato di rinunciare al voto. È così che in tutta la Barbagia, nei centri attraversati dalla statale 128, da Orotelli fino a Ovodda, ma anche a Ottana, Orgosolo, Oliena, Gavoi, Fonni, Desulo, fino a contare diversi centri del Mandrolisai, dal mese scorso sono state restituite agli uffici comunali circa 2500 schede, da parte di pastori, allevatori di bovini e da parte delle loro famiglie. A far di conto, per capire…

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In questi giorni, nelle apparizioni televisive dei maggiori partiti, si sentono continui proclami a difesa del Made in Italy agroalimentare. Invece sappiamo, con nostro profondo disgusto, che PD, Lega e Forza Italia hanno votato in Europa e in Italia a favore dell’importazione dei pomodori africani dal Camerun. La denuncia viene dal Blog delle Stelle: Lega Nord e Forza Italia, assieme al Partito Democratico, hanno votato alla Camera e al Senato la ratifica dell’accordo commerciale suicida firmato dall’Europa con il Camerun. Ecco i documenti che lo provano. (voto Camera, voto Senato). A Pachino – la terra conosciuta in tutto il mondo per i pomodori datterino – si vendono i pomodori Made in Camerun. I partiti ti fregano! Non votarli mai più! Prendo la parola al Parlamento europeo per denunciare le conseguenze nefaste e negative degli accordi di partnenariato economico e dei Trattato di libero scambio. Questa volta con il Camerun. Settimana…

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I media ci raccontano di una Coldiretti amica dei consumatori e grande difensore dei diritti del popolo agricolo, praticamente, detto in termini gastronomici, la favola del “Mulino Bianco”. Dopo la raccolta di donazioni per l’Africa, dopo la raccolta di denaro per i viticoltori californiani, giusto per disprezzare a piene mani i nostri operatori in difficoltà, assistiamo all’esplicita alleanza con gli industriali. Non ci credete? Pensate che questo paradosso non possa capitare? Provate a leggere l’articolo apparso su Il Punto Coldiretti, rimarrete sicuramente senza parole. Nasce “Filiera Italia”, una nuova realtà associativa che vede per la prima volta il mondo agricolo e l’industria agroalimentare italiana d’eccellenza insieme per difendere tutta la filiera agroalimentare nazionale. La presentazione è avvenuta a Cernobbio nell’ambito dell’edizione 2017 del Forum Internazionale dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, organizzato da Coldiretti che è tra i soci promotori insieme a Ferrero, Inalca/Cremonini e Consorzio Casalasco (Pomì e De Rica). Filiera Italia…

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La classe, si sa, a volte fa acqua ma in certi casi addirittura affonda ! E’ il caso di Oliviero Toscani, noto rappresentante della sinistra italiana, che colpito da crisi politica ha esposto il suo “aulico” pensiero verso il mondo agricolo e verso il territorio veneto. Mettetevi comodi e gustatevi l’articolo apparso su Libero Quotidiano: Oliviero Toscani ha rivolto una serie di insulti ai veneti che hanno votato Sì al referendum per l’autonomia, bollati come “mona”, come “contadini che non parlano neanche l’italiano”. La consueta vergogna del fotografo sinistro, insomma. Vergogna che però potrebbe non passare impunita: si passa infatti alle carte bollate. I consiglieri regionali Luciano Sandonà e Stefano Valdegamberi hanno denunciato Toscani in procuraa Verona, competente sul territorio in cui i due politici affermano di aver ascoltato l’intervento trasmesso lo scorso martedì da Radio Padova. Nel dettaglio, si insisterà sulla violazione della legge Mancino. Assistiti dall’avvocato Danilo Montanari,…

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Siamo il Paese dove i controllori sono anche i controllati, ma anche dove gli intrecci degli affari sindacali vengono effettuati come se nulla fosse. Tutto scontato, tutto normale. I politici badano bene a non dire nulla così da chiedere aiutini al momento opportuno mentre gli agricoltori sono troppo intenti ad alzare la testa perchè impegnati a sopravvivere alle difficoltà quotidiane. Mentre i premi assicurativi a carico degli agricoltori crescono anno dopo anno sia in termini economici sia nel peggioramento delle condizioni contrattuali, continua ininterrottamente l’indecenza “del dietro le quinte” nella prima compagnia cattolica italiana. Ma com’è la vera Italia sindacale? Proviamo a leggerne uno spaccato pubblicato su Il Fatto Quotidiano che, sicuramente, non potrà che lasciarvi disgustati. Salvare il presidente di Cattolica Assicurazioni da qualsiasi conseguenza penale a seguito di una verifica fiscale in una società del gruppo. Era questa la mission (non impossibile) che alcuni dirigenti della compagnia assicuratrice…

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Che si fossero creati grossi problemi per l’inserimento delle pratiche relative alle domande uniche e del Psr, l’avevamo capito nel momento in cui ci avevano comunicato la “saggia” e “felice” decisione di far inserire, ai centri di assistenza agricoli, per la campagna 2017, il 75% delle domande grafiche. Qualche cervellotico ingegnere geospaziale, ha fatto l’invenzione del secolo, utilizzando però come cavie, prima gli agricoltori e poi i responsabili e gli operatori dei CAA. Gli “scienziati” che hanno inventato questa nuova applicazione, non si sono accorti che hanno montato un motore ferrari su una vecchia e sgangherata fiat cinquecento, non hanno calcolato minimamente il fatto che un’applicazione geospaziale, montata in un vecchio sistema informatico, avrebbe rallentato se non quasi bloccato tutte le procedure di inserimento delle pratiche agricole. Quello che sta avvenendo in questi giorni è veramente drammatico, per inserire in sistema la domanda di aiuto, se tutto va bene, passano…

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Nel primo sindacato italiano regna una totale confusione sui voucher. Non che le idee fosse chiare in Coldiretti (vedi la moratoria sui debiti o l’etichettatura) ma sia gli associati sia i dipendenti sindacali sono alla merce dei pasticci politici tutti nostrani. In data 8 aprile 2017 Roberto Moncalvo, Presidente nazionale di Coldiretti, tuona sul Sole 24 Ore contro la decisione del Governo Gentiloni di abrogare i voucher, giudicati strumenti essenziali in agricoltura, specialmente nella vendemmia. «La cancellazione dei voucher rappresenta una vera e propria scure per il vino italiano – dice la Coldiretti –. Un settore che ha fatto da apripista e che nel tempo ha dato ampie dimostrazioni di non inflazionarne certo l’utilizzo». Eppure in agricoltura il sistema ha consentito l’emersione di lavoro nero e non è stato uno strumento sostitutivo di altre tipologie di contratto o – per dirla in sindacalese – che ha destrutturato i rapporti di…

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Colture più redditizie! Mai come oggi gli agricoltori devono difendere a denti stretti il proprio lavoro e con esso il proprio futuro. L’agricoltore è stanco di vivere in ettari di problemi! Prima ancora dei problemi del mercato, egli deve pensare a quelli della produzione, perché un mercato difficile è la conseguenza delle dinamiche produttive. Chi coltiva, infatti, ogni giorno fa valutazioni sulla risposta delle piante, sulle condizioni del terreno, sulla presenza o meno di malattie o parassiti, sulla scelta ed opportunità di impiegare questo o quel prodotto per l’agricoltura, etc. Ovviamente tutto ciò richiede tempo, soldi e fatica! Oggi l’agricoltore giustamente vuole che il suo lavoro sia ripagato mentre il consumatore non vuole più mangiare male. L’unica via di uscita è presentare un prodotto agricolo di qualità superiore. Bio Aksxter® dà all’agricoltore la possibilità di distinguersi sul mercato con residuo zero, maggiori proprietà organolettiche e nutrizionali e miglior stato sanitario,…

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Il fondo stavolta è stato toccato! AGEA non ha fatto i conti con la calcolatrice, evidentemente è stato fatto a mente, col pallottoliere!!! E’ così che vengono fatte le cose per l’agricoltura? Siamo davvero al ridicolo!! Anzi, leggendo l’articolo del “Il nuovo agricoltore” c’è da piangere! Leggete questo passaggio: Il problema nasce dal fatto che, in mancanza di plafond disponibile per l’attribuzione dei titoli da Riserva nazionale, dovendo obbligatoriamente garantire l’attribuzione dei titoli ai “giovani agricoltori” (fattispecie A), ai “nuovi agricoltori” (fattispecie B) e ai provvedimenti amministrativi (fattispecie F), si è resa necessaria una riduzione percentuale lineare del valore di tutti i titoli presenti nel Registro nazionale. alla fine ci mancava “Eh scusate, tanto chi se ne frega di voi agricoltori…”, visto che non si tratta di poco, si tratta del 20% del valore totale dei titoli della fattispecie C e D e dulcis in fundo: verranno anche recuperate le somme erogate in…

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