Crack #Expo, collassa il mito in 30 milioni di #debiti
A dare l’annuncio shock è Il Fatto Quotidiano di mercoledì. Il mito tanto decantato dal Governo Renzi e dal Ministro Maurizio Martina non solo è crollato ma ha lasciato un bel conto da pagare alla collettività. Tutti ad osannare il grande successo di pubblico, tutti a festeggiare. Ora rimangono solo i cocci da raccogliere. Il candidato sindaco di Milano del Pd, Giuseppe Sala, ha un bel dire che non c’è nessun buco Expo. La società che ha gestito l’esposizione universale meneghina ha chiuso il 2015 con un rosso compreso tra 30,6 e 32,6 milioni di euro, a seconda dei risultati finali del recupero crediti. A smentire Sala è lo stesso Sala. O meglio, il consiglio di amministrazione di Expo 2015 da lui guidato, che lo scorso 18 gennaio ha messo nero su bianco la cifra in una relazione che è stata discussa dai soci il 9 febbraio scorso. Dieci giorni…
#Latte: fallito l’incontro Martina – Regioni. Allevatori allo sbando, gli Industriali festeggiano
Gli Allevatori sono rimasti soli senza nessun rappresentante governativo che possa ascoltare e capire la drammatica situazione che il lattiero caseario sta vivendo. Sinceramente mai avremmo voluto parlare in questi toni perchè auspicavamo che si raggiungesse un accordo soddisfacente, o comunque basilare, a sostegno del comparto per tutelare non solo le eccellenze agroalimentari prodotte ma anche la stessa occupazione. Senza il raggiungimento di un accordo nazionale chiaro e trasparente tra Governo e Regioni le stalle chiuderanno in massa. Agli allevatori rimarranno solo i debiti da pagare frutto di investimenti infrastrutturali e tecnologici fatti negli anni oltre agli acquisti di quote latte. Riportiamo integralmente il comunicato pubblicato sul sito dell’Assessore Regione Lombardia Gianni Fava. (Roma, 25 febbraio) “Esprimo tutta la mia insoddisfazione alla luce del fallimentare incontro sul latte al ministero delle Politiche agricole, a cui hanno partecipato le Regioni. Con la politica del governo non si andrà da nessuna parte,…
Fattoria Didattica, un #percorso agricolo alternativo
Dopo il progetto dell’Albergo Diffuso trattato nei giorni scorsi, un altro tema che vorremmo trattare è la “fattoria didattica”, ossia un particolare tipo di azienda agricola o agrituristica in cui si possono svolgere attività educative “attive”, rivolte non solo ai bambini ma anche a tutti coloro che si trovano in condizioni psico fisiche di disagio. L’obiettivo di questo percorso è quello di far (ri)conoscere l’attività primaria osservando il ciclo delle culture e degli allevamenti zootecnici, seguendo la preparazione degli alimenti di origine animale e vegetale ed i processi di produzione agro – alimentare senza dimenticare l’importanza assunta dal suolo e dell’acqua. Una riscoperta delle abilità manuali e le competenze dell’agricoltore nonché il ruolo sociale che esso svolge. Tutto questo per fare sì che il pubblico, che altro non è che il consumatore finale del prodotto agricolo, prenda consapevolezza ad un comportamento attivo nella salvaguardia dell’ambiente. Chi deciderà di percorrere questa…
I prezzi crollano per il #produttore, crescono al #supermercato
Ditemi il nome di un prodotto alimentare e vi dimostrerò come le sue quotazioni in campagna sono crollate mentre al supermercato il prezzo sia praticamente stabile o addirittura si sia incrementato. Latte, carne, frutta e verdura; cambia il prodotto ma non la sorte. In un articolo dell’Unione Sarda si parla della situazione dei carcioficoltori del polo Serramanna-Samassi; prodotto straordinario colpito dalla speculazione commerciale indiscriminata. Milioni di capolini restano nei campi, non raccolti a causa del crollo dei prezzi, ma al consumatore un carciofo continua a costare molto, fino a un euro a pezzo. È il paradosso, nemmeno una novità nel panorama della commercializzazione dei prodotti agricoli, che caratterizza il mercato del carciofo sardo del dopo Capodanno. “I mercati sono saturi e il prezzo è crollato”, è il grido dei carcioficoltori del polo Serramanna-Samassi. Da 10 a 15 centesimi per un carciofo della varietà tema, poco di più per uno spinoso…
Partiti i “Parmesan Bond”, primi #bond agricoli italiani
Dopo gli scandali finanziari globali legati ai bond argentini o ai bond immobiliari sinceramente noi comuni produttori, poco avvezzi all’alta finanza, storciamo leggermente il naso. Mai era capitato che questi strumenti finanziari potessero legarsi al settore primario dove privilegiavano i soliti strumenti bancari per la liquidità corrente. Vista la carenza di moneta circolante e vista la difficoltà di erogazioni e/o rinnovo di finanziamenti bancari vale magari la pena studiare la nascita di queste nuove formule economiche prima di apporre giudizi poco attendibili. Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo che merita un particolare approfondimento. Di solito quando si parla del collaterale di un prestito obbligazionario si guarda alla scadenza, stavolta invece si farà forse meglio a considerarne la stagionatura. Già, perché sui mercati finanziari è infatti arrivato il primo Minibond garantito da forme di Parmigiano Reggiano. Non c’è in effetti da stupirsi, dato che l’emittente si chiama 4 Madonne…
Progetto #Sicilia: il sistema #Grano comunale come funziona ?
Amici di Insieme per la Terra iniziamo l’anno 2016 parlando del sistema Grano comunale grazie all’illustrazione del progetto con 13 slide. Come non aderire al Progetto Sicilia? Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra
#Xylella fastidiosa: approvato schema decreto per l’Italia come area indenne
Torniamo sul discorso Xylella fastidiosa per riportare novità dal Comunicato stampa sul sito del MIPAAF datato 04/02/2016, dove si annuncia che l’Italia è nuovamente un territorio “Xylella free” (indenne da Xylella) e quindi potranno essere nuovamente esportati materiali vivaistici senza timore di essere respinti. Ecco le parole del Ministro Martina: “Il provvedimento – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – che è stato approvato oggi dalle Regioni ci consente di certificare tutta l’Italia come Area Xylella free, ad eccezione delle zone già interessate. È il frutto di un anno intenso di monitoraggi che ha visto tutti i territori impegnati e che vogliamo ulteriormente rafforzare. Dobbiamo proseguire con il massimo di collaborazione istituzionale per la gestione di una delle più complesse emergenze fitosanitarie d’Europa. È necessario per la tutela in primis del nostro patrimonio olivicolo e anche per un comparto come quello florovivaistico che è stato fortemente penalizzato. Il Piano nazionale va avanti…
#Arance a 7 centesimi, tonfo delle misure anti-caporalato di #Coldiretti e #Martina
Mentre la politica romana si interroga se può lavorare in aula parlamentare più di 2,5 giorni a settimana, l’Italia che lavora affonda silenziosa in una palude. E’ il caso delle arance pagate a 7 centesimi al kg in campagna che tolgono ai nostri agricoltori perfino la voglia di pensare al domani. Come avevamo accennato nel nostro precedente articolo il fenomeno del caporalato potrà essere stroncato solo in caso di un’adeguata remunerazione del prodotto in campagna; in caso contrario inevitabile sarà il continuo, per non dire maggiore, ricorso a questa pratica per riuscire nella raccolta, evitando così di vedere per mesi alberi carichi di frutta marcita. Parole, tante parole. Dei fatti nemmeno l’ombra. Abbandonati dalle Istituzioni, dai pseudo-sindacati ed anche dai media nazionali, gli agricoltori cosa possono fare? Ancora una volta le politiche degli annunci di Coldiretti – Martina si sono dimostrate fallimentari con il risultato che chi ci rimette è…
#Grano duro italiano: prezzi ai #minimi storici
Questa sera ha fatto eco l’allarme lanciato dai produttori di grano duro (ma tutto il comparto ne sta risentendo pesantemente), il prezzo ha fatto un ulteriore tonfo rendendo praticamente inutile, se non infruttuoso, la coltivazione dello stesso, di seguito l’articolo di Terra e Vita: L’allarme era lanciato nelle scorse settimane da Confagricoltura: «Con questi prezzi, seminare grano non conviene più». Nel frattempo la situazione è peggiorata ulteriormente, con le quotazioni del grano duro in caduta libera. Mercoledì scorso, dopo aver perso il 10% nella seduta precedente, alla Borsa merci di Foggia il prezzo è scivolato a 195 euro a tonnellata, mentre a Bologna ha toccato un minimo di 183 euro. E così, alla vigilia delle semine, è facile prevedere un nuovo crollo delle superfici dopo la fuga dal grano scattata lo scorso anno quando le quotazioni avevano già imboccato una discesa di cui ancora non si vede la fine. In…
Come rallentare la raccolta differenziata dei #rifiuti
Oltre alla cucina straordinaria a Lucca potete anche ascoltare barzellette tragicomiche come quella relative alla raccolta differenziata. Non ci credete? Provate a leggere questo articolo. Cinque euro, sei al massimo. Tanto risparmia una famiglia di quattro persone con una casa sui 100 metri quadrati nell’arco di un intero anno se si adopera nel ridurre a meno della metà il numero dei conferimenti – e quindi delle esposizioni – del bidone grigio, quello dei rifiuti non riciclabili. Ecco il premio che spetta a chi si impegna nel differenziare i rifiuti di casa. Il conto non premia affatto chi si adopera e comunque permette un tangibile risparmio nel sistema: meno materiale indifferenziato significa meno cassoni in movimento, meno impiego di personale di Sistema Ambiente, meno costi di conferimento in discarica. L’equazione non avvantaggia, se non di un’inezia, il contribuente volenteroso. Dr. Nicola Gozzoli Presidente Insieme per la Terra










