Author Archives: Nicola Gozzoli

Attoniti e sconcertati nell’apprendere la notizia diffusa da Askanews esprimiamo tutta la nostra perplessità. “Il combinato disposto di cervellotiche norme europee e delle delibere sconclusionate della Giunta Zingaretti ha prodotto un risultato sconcertante. Nel Comitato di garanzia del Piano di Sviluppo rurale (Psr) deve sedere un ‘rappresentante degli interessi Rom’. Parliamo di un comitato che gestisce la bellezza di 780 milioni di euro”. Lo denuncia Francesco Storace, vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio e segretario nazionale de La Destra. “Che c’entrano i Rom ad accertare l’attuazione del Psr? Per la Giunta ‘ce lo chiede l’Europa’. Ma quali competenze ci sono – argomenta Storace – per inserirli in un organo istituzionale? Perché, a partire dalla Mogherini fino a Zingaretti, non si è chiesto conto di questa stupidaggine comunitaria? Nessuna regione italiana ha i Rom nel comitato di sorveglianza. Chi non è riuscita a resistere all’imperativo (fasullo) dell’Europa al massimo ha il…

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In un periodo di totale smarrimento sociale, di assenza di tutele sindacali, di predominio e sopruso delle multinazionali agroalimentari e della grande distribuzione organizzata, la nostra Associazione ha deciso di elaborare una serie di linee guida non solo per focalizzare gli attuali problemi ma anche per accendere una luce in fondo a questo interminabile tunnel. Questa bozza di linee guida abbiamo deciso di chiamarla Piano Agricolo Nazionale. Vogliamo parlare di: -Biodiversità; -Regolamento per la tutela e valorizzazione dei prodotti tipici locali e per l’istituzione della Denominazione Comunale di Origine (De.C.O.); -Green Economy; -Organismi Geneticamente Modificati (OGM); -Giovani; -Imprenditoria agricola femminile; -Principio della Localizzazione; -Mercati contadini; -Tutela idrogeologica del territorio; -Sburocratizzazione ed informatizzazione; -Riduzione costi aziendali; -Crif, Equitalia / Agenzie o Enti con attività similare e Tribunali; -Banche; -Mass Media; -Grande Distribuzione Organizzata (GDO); -Consorzi Agrari; -Politica Agricola Comune (PAC); -Pagamenti agricoli; -Terremoti e calamità naturali; -Ministero delle Politiche Agricole; -Comitato Agricolo…

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A leggere quanto pubblicato nel sito della Coldiretti con l’articolo “Lavoro: Coldiretti, al via 20mila posti per giovani in agricoltura” porta la mia mente a ripercorrere quanto detto da Senofonte: la povertà concettuale e di espressione, l’atteggiamento incivile, la smania di accattivarsi a tutti i costi il consenso, accompagnata da una rozza e ridicola ostentazione di sé si colgono in modo più evidente negli altri quando ascoltiamo che non quando parliamo. La descrizione paradisiaca di questi PSR, trascurando i costi anticipati richiesti da Coldiretti, lasciano veramente sgomenti per non dire totalmente increduli. La mancanza della descrizione di tutta l’infinità dei requisiti richiesti per l’accesso ai finanziamenti permette da una parte di scrivere un’articolo gioioso o meglio tragicomico e dall’altra nascondere la realtà amara della fuga dei nostri giovani dal settore primario. Di questo paradiso sinceramente non ce ne facciamo nulla! Ci sono opportunità di insediamento nell’ agricoltura italiana per almeno…

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Tutti i cittadini sicuramente hanno percepito come gli Amministratori comunali siano stanchi della “svalutazione” dei prodotti del proprio territorio, partendo proprio da quelli agroalimentari. A Mantova, capitale gastronomica europea e capitale della cultura anno 2016, il Capogruppo di Forza Italia Dr. Pierluigi Baschieri ha presentato un’interrogazione urgente con risposta scritta all’Assessore della Pubblica Istruzione per conoscere quali e quanti prodotti lattiero caseari vengono utilizzati nelle mense scolastiche mantovane. Baschieri ravvisa la necessità di: -tutelare i prodotti locali, il latte italiano, gli allevatori mantovani e quindi rispettare la filiera produttiva agricola locale; -di salvaguardare la salute dei più piccoli attraverso una alimentazione sana e costituita perlopiù da prodotti locali; -di tutelare il lavoro creato dalla filiera agroalimentare mantovana coinvolgendo le istituzioni pubbliche ed in particolare il comune capoluogo di provincia. Per sostenere gli allevatori mantovani Baschieri propone: a) la possibilità di verificare l’esistenza di prodotti lattiero caseari (latte fresco, latte UHT,…

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Mentre il “club” sindacale festeggia la firma della svalutazione del latte italiano i giovani agricoltori scappano per disperazione ed esasperazione dal lavoro agricolo. Portiamo alla vostra attenzione un’articolo, assolutamente condivisibile dalla nostra Associazione, apparso su Verona In. Per gli under 35 l’agricoltura è una strada tutta in salita: in Italia dal 2010 al 2015 il 27,4% dei giovani ha dovuto chiudere l’azienda, a Verona nei primi 6 mesi del 2015 ha abbandonato l’attività il 4,8%. «Boom di giovani che tornano in campagna», «Non finisce gli studi per dedicarsi alla pastorizia», «Ritornano gli antichi mestieri». Sono solo alcuni dei titoli che capita di vedere sui giornali o in molti programmi televisivi che la domenica raccontano l’agricoltura. Un’agricoltura molto bucolica, spesso romantica, che fin dagli anni ’80, quando debuttò nei piccoli schermi il film cult di Renato Pozzetto, Il Ragazzo di Campagna, propone un modello che però è lontano dalla realtà. Non…

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Ricoperti di ridicolo, sbeffeggiati ad oltranza e percorsi da un brivido d’indecenza. E’ quello che noi allevatori abbiamo provato oggi pomeriggio nell’appendere la notizia Ansa relativa al prezzo del latte. (ANSA) – ROMA, 26 NOV – Al Mipaaf è stato siglato anche l’accordo di filiera tra Ministero delle politiche agricole e organizzazioni agricole, cooperative, industria e Gdo per il sostegno al settore lattiero. Da quanto apprende l’ANSA, è previsto l’impegno del Ministero a utilizzare i 25 mln di euro europei direttamente a favore degli allevatori con un impatto di 1 centesimo in più per litro venduto nel prossimo trimestre. Si possono raggiungere così i 37 cent al litro. (ANSA) Le promesse sindacali di Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri di non firmare accordi sotto i 40 centesimi al litro si sono volatilizzate come burro sciolto al sole. Siamo fermamente contrari a questo accordo che porterà al suicidio di molte Aziende Agricole…

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A dare la notizia sulla nuova tempesta politica in agricoltura è l’Ufficio Stampa dell’Assessore lombardo Fava che racconta i retroscena della conferenza Stato-Regioni svoltasi poche ore fa. (Milano, 25 novembre) “Alle promesse del ministro Martina e alla banda del governo ormai non crede più nessuno. Non sono l’unico che si è stancato di farsi prendere in giro con annunci finalizzati solo a finire sul giornale”. Così l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava, commenta il fatto che oggi alla Commissione Politiche Agricole nell’ambito della Conferenza delle Regioni fossero presenti solamente sette assessori regionali. L’assessore Fava, come aveva già anticipato questa mattina, ha preferito “rimanere accanto agli allevatori e al mondo produttivo, partecipando all’assemblea del consorzio del Parmigiano-Reggiano, in una fase delicata per le Dop e il comparto lattiero caseario”. “Ho disertato la Conferenza delle Regioni – ha commentato l’assessore lombardo – ma evidentemente anche molti altri non prendono più in seria…

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Pubblichiamo la versione integrale del discorso del Nutrizionista – Dottore in Ricerca Daniele Degl’Innocenti fatto alla manifestazione “Te lo do io il Made in Italy” di Verona. La manifestazione di oggi sancisce il malessere del settore agricolo. Si tratta di una malattia il cui sintomo è la mancanza di un reddito dignitoso per chi fa l’agricoltore e, soprattutto, per quegli agricoltori che producono prodotti di qualità. Come quelli del vero Made in Italy, delle produzioni sostenibili e biologiche del territorio. Il sintomo di una malattia di lungo corso, cronica, pluridecennale. Il 26 gennaio 2013 a Veronamercato, nella Tavola rotonda tra esperti ed il Ministro di allora, Catania, organizzata dal Consorzio Ortofrutticolo Padano, emergevano le seguenti considerazioni da parte di Fausto Bertaiola, presidente del Consorzio Ortofrutticolo Padano,: “Le priorità su cui dovrebbero concentrasi gli sforzi del comparto ortofrutticolo e della politica sono la competitività delle aziende agricole in un mercato europeo…

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Poche ore fa Teatro Naturale ha fatto sul suo sito gli auguri di buon compleanno alla varietà di frumento più famosa al mondo. “Ha 100 anni, ma non li dimostra il grano duro più celebre d’Italia: la varietà Senatore Cappelli. Frutto del genio di Nazareno Strampelli, fu rilasciata nel 1915 e deve il suo nome a Raffaele Cappelli, il senatore che mise a disposizione dello scienziato per le sue attività di ricerca e sperimentazione la “Masseria Manfredini” a Foggia. Proprio lì, nel 1919, l’Istituto Nazionale di Genetica per la Cerealicoltura avrebbe costituito formalmente la Stazione Fitotecnica per le Puglie, oggi Centro di Ricerca per la Cerealicoltura del CREA. La varietà Cappelli è stata selezionata per linea pura (cioè con le piante migliori) dalla varietà locale tunisina “Jean Rhetifah” e si caratterizza per un contenuto proteico elevato. Molto diffusa sul territorio fino agli anni sessanta e largamente utilizzata negli incroci, è…

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Oggi pubblichiamo due proposte inviate 15 giorni fa ad alcuni esponenti di diversi partiti della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica con l’obbiettivo di adottare misure atte a sostenere i prezzi delle nostre eccellenze agroalimentari. La prima proposta riguarda i derivati del latte: vietare espressamente che nello stesso sito produttivo possano essere ottenuti prodotti certificati DOP (per es: Grana Padano) e prodotti similari (senza tutela e controlli del Consorzio, fatti principalmente con latte straniero) così da evitare la concorrenza sleale sul latte e sul formaggio. Molti industriali approfittano di questo vuoto legislativo per produrre nello stesso stabilimento questi due diversi prodotti usando anche gli stessi magazzini di stoccaggio e la stessa catena distributiva. Con questo “stop” gli industriali sarebbero costretti di fatto ad usare solo latte italiano evitando di produrre “patacche”. La seconda proposta riguarda la Grande Distribuzione Organizzata: imporre alla GDO (supermercati, ipermercati, catene…

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