Il TTIP porterà 82 #pesticidi sulle nostre #tavole
Nell’articolo di Qui Finanza vengono descritti sinteticamente i gravissimi pericoli che noi europei andremmo ad avere con l’eventuale approvazione del TTIP. Sinceramente troviamo vergognoso ed indecente il silenzio accondiscendente delle sindacali agricole sull’argomento oltre ovviamente alla consueta incapacità politica di vedere le gravi conseguenze sui cittadini. Quanto è stato pagato per avere questo silenzio? Il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), il trattato tra Unione europea e Stati Uniti, condotto lontano dagli occhi indiscreti dell’opinione pubblica e dei Parlamenti, propone la creazione di un mercato che armonizzi le regole sugli standard produttivi e rimuova i dazi residui, a patto che le tutele europee siano abbassate per consentire l’accesso di prodotti americani meno controllati. Ed è proprio su questo punto che i negoziati in corso fra USA e UE fanno registrare al momento una fase di stallo. Per gli Stati Uniti l’intesa commerciale “è uno strumento di aiuto anche per il…
Quattro #chiacchiare con Enrico Miceli di coltivazionebiologica.it
Volete vivere un’esperienza agricola concreta? Oggi abbiamo l’onore di parlare con Enrico Miceli, cofondatore di coltivazionebiologica.it. Come e perché nasce il blog Coltivazionebiologica.it? Il blog nasce più che altro dal nostro desiderio di diffondere le buone pratiche dell’agricoltura biologica. In giro c’è molta confusione sull’argomento, e spesso si commette l’errore di credere a leggende metropolitane che di biologico hanno poco o nulla. Per cercare di dare quindi, in materia di biologico, informazioni corrette e serie, abbiamo deciso di mettere in piedi questo blog. In pratica è una guida alle corrette prassi dell’agricoltura bio. Abbiamo deciso, insomma, di regalare le nostre conoscenze a chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e creare un proprio orto senza veleni, anche utilizzando semplicemente il proprio terrazzo o il balcone di casa. Questo perché, sia nei grandi che nei piccoli spazi, è oramai necessario agire biologico. Da chi è composta la redazione? Siamo in due.…
Boom di #import, crolla il #prezzo del #latte ovino
Questa è un chiaro esempio di cosa significa Europa: povertà e svalutazione del nostro sudore e dei nostri prodotti. Quando capiremo che il settore primario italiano sarà completamente eliminato da Bruxelles ? L’articolo di Agronotizie non lascia dubbi in merito. Ovviamente le Istituzioni tacciono ! Tempi duri per il latte ovino, entrato in una spirale di prezzi bassi che sembra emulare la difficile situazione del latte vaccino. Il forte aumento dell’export registrato nel 2015, con uno straordinario più 23%, ha consentito al latte di raggiungere quotazioni che sino a pochi mesi fa superavano in alcuni casi i 100 euro per ettolitro, un euro al litro. Un aumento che per il latte ovino prodotto in Sardegna ha sfiorato il 16% in più rispetto all’anno precedente. Poi da marzo di quest’anno i prezzi hanno iniziato a precipitare senza sosta. Per il latte prodotto in Lazio Ismea riporta il 17 giugno quotazioni di…
Il settore primario inglese ha votato in massa contro l’#Europa
Il settore agricolo di tutta Europa è oramai diventato insofferente verso la UE della finanza e delle banche. Gli agricoltori e gli allevatori inglesi si sono compattati per dire “basta” a questa Europa oramai malata ed al collasso. In Italia gli operatori del primario cosa voterebbero se gli fosse data la possibilità? Il Brexit ha vinto, e il Regno Unito è fuori dalla UE, per decisione dei suoi cittadini. Analizziamo ora i risultati di questo storico voto in base alle zone in cui il referendum ha avuto luogo. Il Regno Unito è diviso in quattro stati, Inghilterra, Galles, Scozia e Irlanda del Nord. Il “Leave” ha trionfato in Inghilterra, con 15,188,406 voti (53.4%). Il “Remain” riceve 13,266,996 voti (46.6%). Affluenza al 73%. Anche in Galles il Leave ha vinto con 854,572 voti (52,5%) contro 772,347 voti (47,5%) per il Remain. Affluenza al 71,7%. L’Irlanda del Nord ha visto un prevalere…
Tracollo dei #pomodori, fuga dei #giovani all’estero
Vi ricordate quante volte la Coldiretti ha annunciato il ritorno dei giovani in agricoltura? Solita politica degli annunci per poi vedere il nulla! Nell’articolo di Today 24 viene descritta la drammatica realtà del pomodoro. Dall’oro rosso siamo passati ai conti correnti in rosso! Cosa hanno fatto le sindacali agricole per bloccare le importazioni di prodotto straniero non controllato? Ai sindacalisti lasciamo le scuse, a noi produttori rimangono le ceneri di anni di duro lavoro. Con buona pace della ripresa tanto promessa. «Ogni fine stagione – afferma Buccheri – si fanno i conti e nel comparto agricolo delle serre, accade che i conti sono in rosso come i pomodori che si producono. Da gennaio a maggio il prezzo dell’oro verde non ha superato i 50 centesimi al chilogrammo. Non riuscendo a vendere nel mercato ortofrutticolo di Vittoria, molti produttori si sono spostati a Catania dove al massimo una cassetta di pomodori di 13 chili si…
Invasione di #pecorino taroccato, la rivolta dei produttori
Continuano gli antipasti del TTIP. Ora tocca al pecorino. Come fanno i nostri politici a non vedere la distruzione delle nostre eccellenze agroalimentari? Il menefreghismo verso le produzioni del primario, condito da incapacità amministrativa, ha trasformato la politica nostrana in una vera e propria barzelletta. Perchè il nostro Ministero, attraverso le ambasciate, non opera un’azione di controllo e di tutela del Made in Italy nel mondo? A voi la risposta, a noi la certezza della vergogna. Grazie all’articolo de Il Giornale potremmo appendere uno scorcio sulla realtà delle patacche. Sulla busta il nome “pecorino” e una mucca sorridente a fare da accompagnamento. Cosa c’entri un bovino con il pecorino romano, non si capisce. Ma è quello che si vede sulle confezioni dei prodotti “taroccati” negli Usa, in Cina e nell’Est Europa e poi venduti come italiani. Anche se di nostrano non hanno nulla. Pecorino, il made in italy in ginocchio Oggi…
Xylella: la #Puglia deve pagare gli errori dell’#UE
Alla fine la terra pugliese deve pagare per l’incapacità dell’UE di assicurare confini chiusi a materiale vegetale infetto. In Europa tutto può entrare senza alcun controllo e/o comunque con controlli che fanno ridere perfino i polli. Alla fine chi ci rimette sono sempre i nostri produttori con un devastante impatto sociale ed economico sul territorio. I sindacati, in questa drammatica situazione, fanno praticamente quasi finta di nulla perchè, in definitiva, i propri soci non vengono nemmeno ascoltati. Olivicoltori lasciati soli. A leggere l’articolo di Repubblica faremo volentieri a meno, specie per chi ama questa straordinaria terra. Gli ulivi del Salento colpiti da xylella fastidiosa, e quelli sani nel raggio di 100 metri, potranno essere abbattuti. La Corte di giustizia Europea spegne le speranze della Puglia di riuscire a salvare gli alberi infettati dal batterio killer, pronunciandosi sulla questione sottoposta da alcuni proprietari di uliveti salentini e inoltrata per questioni di…
#Latte: persi 17.000 posti di #lavoro, i #sindacati agricoli dormono
C’è chi snobba l’argomento, c’è chi se ne frega, c’è chi ci guadagna, c’è chi non ne capisce niente e c’è chi dorme. Di quale settore sto parlando? Ovviamente l’agricoltura, comparto latte. Nessuna protesta, nessuna manifestazione e nessuna levata di scudi da parte Coldiretti, Confagricoltura e Cia. Sinceramente viene da domandarsi per quale motivo i sindacati vivono nell’oro mentre gli allevatori affogano; avete ancora intenzione di tesserarvi a queste strutture che non tutelano gli interessi dei produttori? Sicuramente l’articolo di Repubblica vi farà riflettere. Con il latte a 30 centesimi al litro il settore caseario ha dovuto subire un’emarrogia di 17mila posti di lavoro, tra i 10mila persi direttamente negli allevamenti e altri 7mila “bruciati” nell’indotto. “Un enorme calo dell’occupazione legato soprattutto al prezzo del latte, che oscilla attorno ai 30 centesimi di euro al litro ed è più basso di oltre il 25% rispetto ai costi, di poco superiori ai…
Un mese di #mangiamoItaliano, un meraviglioso successo
Eccoci qui, dopo un mese di #mangiamoItaliano possiamo dire di essere abbastanza soddisfatti! La vostra risposta alla nostra iniziativa è stata più che ottima, si naviga da un minimo di 500 a oltre 2000 visualizzazioni per ogni immagine che abbiamo pubblicato, ma questo non perchè siamo stati bravi noi di Insieme per la Terra, ma perchè ciò che presentiamo è ciò che siamo: L’Italia! L’Italia a tavola, il nostro meraviglioso patrimonio enogastronomico che nulla sarebbe senza le nostre incredibili varietà agroalimentari, ogni parte del nostro Paese ha delle peculiarità, ha una propria specie autoctona di quella tal verdura che è diversa dall’altra. Non potevamo, in questo mondo fatto di immagine, non usare l’immagine stessa per rilanciare, ancora una volta ciò che è invidiato e copiato in tutto il mondo, la nostra cucina! Che è la migliore del mondo, non siamo noi a dirlo ma le miriadi di recensioni fatte dalle più disparate…










