Monthly Archives: Ottobre 2016

A volte è veramente necessario scomodare anche i nostri defunti per riuscire ad incassare un’assegno circolare. Non è uno scherzo, non è una battuta. La Signora Nella, una pensionata agricola di 78 anni, ha avuto la bella idea di farsi venire un infarto il 30 luglio 2005. Dopo tre anni le condizione di salute del marito, che attualmente ha 94 anni, si sono così aggravate tanto da costringere i figli a trasferirlo presso il proprio domicilio così da poter fornire tutte le cure necessarie. Con la casa vuota inutile quindi procedere con l’abbonamento telefonico alla Telecom (ora Tim), ancora intestato alla Signora Nella. Il nipote ha proceduto pertanto all’invio di tutta la documentazione necessaria alla Telecom, certificato di morte compreso, per disdettare l’abbonamento. Pensate che la vicenda si sia così conclusa? Magari! L’Azienda telefonica ha deciso di inviare una raccomandata, con ricevuta di ritorno, alla defunta per restituirle la cauzione, versata…

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Tutti sappiamo non solo che la burocrazia, la regolina di turno, non ci abbandona mai, ma addirittura la supremazia dei cavilli fanno si che la voglia di lasciare abbandonato il proprio piccolo pezzo di terra si faccia largo. Il caso che ci sottopone Roberto Bartolini nel suo articolo lascia veramente perplessi. Come può un piccolo imprenditore sopportare costi di questo genere ? Tutto è organizzato per dare lavoro ad un plotone di impiegati e burocrati che, magari, non hanno mai visto e non hanno mai lavorato in un’azienda agricola. Il regime Pac per i piccoli agricoltori prevede un pagamento annuale forfettario che sostituisce tutti i pagamenti diretti, per un importo massimo di 1250 euro. Se un agricoltore ha aderito al regime dei piccoli agricoltori, non può stipulare un contratto di affitto di terra e titoli, a meno che non receda dal regime dei piccoli agricoltori per poi affittare la sua…

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Secondi piatti SALSICCIA ACCOMODATA CON CIPOLLA DI TROPEA Introduzione Non sarebbe autunno senza il rosso della cipolla di Tropea! E’ proprio in questo periodo che questo meraviglioso ortaggio inizia  stufare nella mia cucina. Dolce e deliziosa accomodata con la salsiccia di maiale delle nostre valli bergamasche. Che incontro tra regioni, signori!!! Volete provare? Tempo di preparazione : 5 minuti Tempo di cottura: circa 40 minuti Ingredienti  400 gr. di salsiccia n. 1 cipolla grande di Tropea  n. 1 bicchiere di vino rosso q.b. di olio extravergine d’oliva q.b. di brodo vegetale (o acqua) Preparazione Affettate la cipolla di Tropea.  In una pentolina mettiamo un po’ d’olio extravergine e facciamo appassire la cipolla di Tropea.   Dopo circa 8 minuti aggiungiamo il bicchiere di vino rosso e continuiamo a stufare la cipolla. Prendiamo la salsiccia e tagliamola a tocchetti da circa 3/4 cm.  Aggiungiamo alla cipolla di Tropea la salsiccia e continuiamo la cottura con il coperchio. Dopo circa 10 minuti controlliamo…

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In un contesto sociale di arrivismo spietato, di sgomitatori seriali, di imbucati e imbucatori, di partitismo che annienta la meritocrazia, di sovrastrutture finanziarie che giocano con l’economia reale e di perdita di valori, la fiaba bucolica del “ritorno alla terra” riscuote enorme successo. Nell’immaginario collettivo, infatti, la figura del giovane agricoltore rappresenta la fuga dal degrado, dall’omologazione culturale, una sorta di eremitismo depurativo. Lo sanno bene i burattinai dei media, colletti bianchi che da anni succhiano linfa dall’agricoltura e che, data la chiusura massiccia delle partite iva agricole, si vedono costretti a usare degli escamotage per reperire nuovi adepti, freschi e ingenui. Già, perché il bilancio dell’economia agricola italiana è tutt’altro che roseo: dal 2013, chiudono 60 aziende al giorno. Una crisi che sta mietendo vittime in tutti i comparti agricoli. Dalla frutticoltura, che vede sparire agrumeti in zone vocate come la Sicilia, alla cerealicoltura, ostaggio di mercati impietosi che…

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Un carico di vitamine in autunno ed inverno In questa stagione, lontana ormai dall’estate, ci troviamo a bruschi e veloci cambi di temperatura e magari ci facciamo cogliere impreparati. Non siamo pronti perché abbiamo sempre troppa fretta, lo stress quotidiano, l’alimentazione spesso sbilanciata e poco attenta. Perché è importante assumere sempre buone dosi di verdure ai pasti? Che siano crude o cotte, sotto forma di insalata o di minestrone non dovrebbero mai mancare ai due pasti principali perché forniscono vitamine e minerali necessari per il metabolismo, per il sistema immunitario, al sostegno ed energia per tutta la giornata: in questo modo non avremo difficoltà a sopportare anche ritmi frenetici ed incalzanti e temperature basse. Cosa non far mai mancare? Una buona colazione con dei cereali integrali (grano saraceno, farro, kamut, miglio…), frutta, magari sotto forma di una spremuta di agrumi, una parte proteica come frutta secca o uno yogurt vaccino…

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Rieccoci alla nuova “puntata” del nostro viaggio nelle etichette alimentari, proviamo questa volta a fare degli esempi concreti, anche per poter avere un termine di paragone tangibile. Ecco qualche esempio di etichetta: uova, passata di pomodoro, carne, acqua minerale Etichetta delle Uova Parlando di uova, non fermatevi a ciò che trovate scritto sulla patinata confezione, quella è frutto di uno studio di Marketing, non rispecchia necessariamente quello che troverete dentro, sulle uova, sicuramente ci avrete fatto caso, c’è un codice stampato sul guscio (che in pochi sanno tradurre) ora Vi spieghiamo cosa significa e come leggerlo: Facciamo un esempio non basato sulla realtà: 3 IT 001 VR 036 La prima cifra indica il tipo di allevamento: 0 corrisponde al biologico, 1 a quello all’aperto, 2 a terra e 3 in batteria. Sappiate che lo 0 del biologico, indica sia l’alimentazione della gallina che lo spazio che ha a disposizione per razzolare, nel senso…

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L’atroce punizione è avvenuta a Saletta una frazione di Amatrice . Un pastore il padrone del cane, ha voluto punire la povera bestiola perché preferiva giocare con i cani della protezione civile piuttosto che dargli retta. Quindi lo ha legato ad una corda e lo ha trascinato per oltre un chilometro. La scena è stata vista dalle forze dell’ordine presenti sul territorio dopo il terremoto: Guardia di Finanza, del Corpo Forestale, della Protezione Civile e dalla Polizia Locale di Milano. Il pastore, vistosi inseguito, ha pure accelerato ma è stato costretto a fermarsi. Il cane era ancora in vita, ed è stato subito visitato da un veterinario che ha riscontrato difficoltà respiratorie, polpastrelli gravemente danneggiati e sanguinanti e ipotermia per cui è stato subito scaldato con un telo termico. L’uomo, è un pastore conosciuto nella zona che ha già inflitto patimenti del genere ad altri animali che ha avuto. Per…

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Oramai la speculazione ha toccato ogni punto della nostra economia, soprattutto da quando c’è stata la globalizzazione e l’apertura dei mercati sul fronte europeo. Ne abbiamo avuto ulteriore conferma nei vari TG di questi ultimi giorni ed anche dai media della carta stampata con articoli come questo de “Il Giornale” dove viene evidenziato il crollo, già più e più volte denunciato con largo anticipo, dai nostri amici del gruppo Facebook “Pescatori professionisti italiani” gestito dall’ottimo Sig. Salvatore Tredici. Incredibile come si lasci che il prezzo del pescato crolli fino al ridicolo prezzo di 10 centesimi di Euro al KG per le Triglie e 50 centesimi per le Gallinelle! Non ci si stupisce se il mercato ha avuto una perdita di oltre 18.000 posti di lavoro in 30 anni e non è frutto della automazione o delle nuove tecniche di pesca, ne tantomeno dei giovani che preferiscono carriere in ufficio rispetto alla fatica…

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Oggi con Roberto Bartolini faremo un viaggio nel mondo del biologico per capire sia l’andamento di mercato sia la presenza di opportunità concrete per il futuro. I consumatori ci credono e gli agricoltori rispondono. Il mercato totale del biologico vale 4.310 milioni di euro, con una crescita in un solo anno del 16%, e offre lavoro a 60 mila operatori (nostro record in Europa), che sono aumentati in un anno del 8,2%. Già oltre 1,5 milioni di ettari coltivati Negli ultimi dieci anni hanno chiuso 1,5 milioni di aziende agricole convenzionali, mentre le biologiche crescono: siamo già a 1,5 milioni di ettari coltivati (+7,5% rispetto allo scorso anno), che vuol dire +37% rispetto al 2011. Al Sana di Bologna, la più importante manifestazione del settore, girando tra gli stand si è visto che il “bio” è un settore sempre più vivace e che stimola l’agricoltore, che si impegna ad aumentare…

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(Reggio Emilia, 28 settembre 2016) “L’apertura del mercato cinese per la Macroregione del Nord, notificata all’Ambasciata Italiana a Pechino dalle autorità della Repubblica Popolare, è un traguardo significativo, che potrebbe dare stabilità al mercato suinicolo italiano per i prossimi mesi. Finalmente ha prevalso il buon senso, in quanto non era possibile che la presenza circoscritta della malattia vescicolare suina in alcune Regioni del Sud continuasse ad essere un vincolo per chi da anni è certificato come indenne”. A dirlo è Lorenzo Fontanesi, presidente di Unapros, realtà alla quale aderiscono le organizzazioni di produttori Assocom, Opas, Asser, Aps Piemonte e Suinmarche, per una produzione annuale vicina ai 2 milioni di suini, pari a oltre il 20% del totale nazionale. “Ora occorre velocizzare i tempi perché il nostro Paese chiuda il prima possibile l’accordo con la Cina per ridurre lo svantaggio competitivo rispetto al resto d’Europa che è già presente in questi…

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